Playstation Network
HIGH SPEED BOWLING
Di base, probabilmente saprete tutti, almeno per grandi linee, in cosa consista il gioco del bowling: impugnata una pesante palla tramite i fori opportunamente praticati, bisogna scagliarla contro un triangolo di dieci birilli cercando di abbatterne quanti più possibile in uno o massimo due colpi. Abbattere l'intero schieramento darà luogo ad uno “spare”, od uno “strike” se eseguito in un unico lancio: questi risultati speciali varranno dieci punti (solitamente i punti sono uno per ogni birillo abbattuto) più i punti del tiro successivo (o dei due tiri successivi per lo strike). Va da sé che il punteggio massimo sul singolo tiro é il “Turkey” da 30 punti (tre strike di seguito), e in una gara sul monte di cento birilli é possibile raggiungere l'ipotetico punteggio di 300. High Speed Bowling é probabilmente una risposta diretta ad uno dei titoli più riusciti di casa Nintendo, il gioco di Bowling di WiiSports.
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Il principale problema che gli sviluppatori devono essersi ritrovati ad affrontare é stato senza dubbio quello di ricreare con il Sixaxis, periferica nata su evoluzione dell'originale Pad PSX e quindi da utilizzare con due mani, il movimento del lanciatore di palle da bowling, notoriamente eseguito con un sola mano. Al problema si é ovviato studiando un'impugnatura alternativa del controller, il quale in questo gioco andrà stretto “dal basso”, con il pollice appoggiato al tasto Croce e l'indice e il mignolo nei pressi dei grilletti L2 ed R2. saranno infatti questi gli unici tasti di cui avrete bisogno: dopo aver selezionato, mediante il sensore di movimento, la posizione da cui volete lanciare, confermerete la scelta con Croce; idem valga per la scelta della traiettoria iniziale. Una volta che comincerà la corsa del vostro alter-ego digitale, sarà vostro compito oscillare il controller prima indietro e poi in avanti, tanto più velocemente quanta più spinta vorrete imprimere alla sfera, ma attenti a non superare il livello di “sforzo” o la traiettoria si farà più erratica. É durante questa esecuzione che, agendo sui grilletti L2 ed R2, potrete imprimere alla palla uno “Spin” in senso orario o antiorario, tanto più accentuato quanto più il tasto sarà premuto (ovviamente compatibilmente alle caratteristiche del personaggio e della palla selezionati).
Le modalità di gioco sono essenzialmente quattro: la partita libera, la sfida contro personaggi pilotati dall'IA (necessaria per sbloccarli, e con loro le loro bocce), il torneo e il cosiddetto “trick shot”. Quest'ultimo sarà una prova di abilità che consisterà nell'abbattere tutti i birilli posizionati (e fin qui...) avendo però cura di evitare ostacoli come coni stradali o seggiole piegevoli piazzate sulla pista: dimenticatevi pertanto, perlomeno ad alti livelli, di poter fare strike con un tiro diretto, e preparatevi ad impratichirvi con lo spin. Il gioco é immediato e divertente, ma l'inadeguatezza ergonomica del Sixaxis emerge piuttosto rapidamente, in quanto l'impugnatura non é comoda quanto vorremmo, e soprattutto l'uso dei trigger (specie col mignolo) é piuttosto difficoltoso; inoltre, a meno di opportune opzioni per ora assenti, i giocatori mancini avranno non pochi problemi ad adattarsi ad un sistema di gioco che sembra prediligere ferocemente la mano destra.
Pregi: presentazione gradevole, personaggi e palle piuttosto vari, si gioca col sensore di movimento.
Difetti: qualche Bug tecnico, il Sixaxis non é anatomicamente adatto a quest'utilizzo, arduo per i mancini.
VOTO: 5,5
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LOCOROCO COCORECCHO
Locoroco é stato certamente uno dei titoli più geniali mai concepiti per la PSP: i simpatici e vocianti protagonisti hanno infatti saputo, con la loro semplicità, aprire una breccia anche nei cuori più “blindati” dall'incessante ricerca del massimo profilo hardware e della grafica più avveniristica. Approdato su PS3, Locoroco si trasforma non nella grafica ma nello spirito, e per quanto lo scopo sia sempre quello di portare i simpatici “sacchetti” alla fine del livello, quello che cambia adesso é il metodo. Se nella controparte PSP, infatti, la conduzione dei Locoroco avveniva mediante l'inclinazione dei loro piani d'appoggio, nella nuova versione PS3 gli esserini seguiranno la scia di una colorata farfalla che voi manovrerete in maniera canonica, ossia tramite lo stick analogico.
“Tutto qui?” Naturalmente no! Sarebbe stato veramente uno spreco se un gioco così dinamico non sfruttasse le potenzialità del sixaxis: saranno presenti infatti alcune piattaforme oscillanti che seguiranno meticolosamente l'inclinazione reale del controller e su cui i Locoroco dovranno volta per volta arrampicarsi o scivolare, più tutta una serie di “marchingegni” la cui attivazione sarà parimenti legata al nostro fedele sensore di movimento. Le stesse “porte” che segnano l'accesso a fasi successive del gioco saranno accessibili solo facendo abbassare un ponte levatoio a furia di agitare il controller, ed ancora sarà possibile svegliare i Locoroco addormentati tra i rami e i viticci “scuotendoli” con tutta la pianta.
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Più che il progenitore PSP, Locoroco Cocoreccho punta al colore su schermo: vi troverete infatti a condurre una migrazione di esseri di vari colori che andranno a comporre un mucchio numeroso e variopinto da scortare attraverso fiumi, pozzanghere e trappole di ogni sorta fino ai punti di raccolta, in modo da accedere alle sessioni seguenti. Il “colore” del gioco si ripercuote anche sulle casse, in quanto la musica di sottofondo conserva il suo charme originale: semplicemente ipnotica, saturante, a tratti assillante, ma indimenticabile, di quelle che non si vede l'ora che finiscano ma che poi dopo si canticchiano per settimane. A questa aggiungete le vocine dei Locoroco, ciascuno dei quali emette il caratteristico verso “Cocoreccho” con un'intonazione differente a seconda del colore.
Innovativo? Forse no: dopotutto é dai tempi dei Lemming, e forse anche prima, che giochiamo a portare alla fine di un livello un'orda di esserini apparentemente innocui, ma in Locoroco l'innovazione sta nella varietà e contemporaneamente nella stessa semplicità. Soprattutto, l'innovazione sta nella simpatia inarrestabile dei protagonisti, che forse arriverete ad odierete ma nonostante ciò non potrete fare a meno di amare. Un must!
Pregi: colorato e simpaticissimo, musica da droga, moltissimi segreti.
Difetti: tende a stancare in fretta, piuttosto breve.
VOTO: 6,5
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Di base, probabilmente saprete tutti, almeno per grandi linee, in cosa consista il gioco del bowling: impugnata una pesante palla tramite i fori opportunamente praticati, bisogna scagliarla contro un triangolo di dieci birilli cercando di abbatterne quanti più possibile in uno o massimo due colpi. Abbattere l'intero schieramento darà luogo ad uno “spare”, od uno “strike” se eseguito in un unico lancio: questi risultati speciali varranno dieci punti (solitamente i punti sono uno per ogni birillo abbattuto) più i punti del tiro successivo (o dei due tiri successivi per lo strike). Va da sé che il punteggio massimo sul singolo tiro é il “Turkey” da 30 punti (tre strike di seguito), e in una gara sul monte di cento birilli é possibile raggiungere l'ipotetico punteggio di 300. High Speed Bowling é probabilmente una risposta diretta ad uno dei titoli più riusciti di casa Nintendo, il gioco di Bowling di WiiSports.
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Il principale problema che gli sviluppatori devono essersi ritrovati ad affrontare é stato senza dubbio quello di ricreare con il Sixaxis, periferica nata su evoluzione dell'originale Pad PSX e quindi da utilizzare con due mani, il movimento del lanciatore di palle da bowling, notoriamente eseguito con un sola mano. Al problema si é ovviato studiando un'impugnatura alternativa del controller, il quale in questo gioco andrà stretto “dal basso”, con il pollice appoggiato al tasto Croce e l'indice e il mignolo nei pressi dei grilletti L2 ed R2. saranno infatti questi gli unici tasti di cui avrete bisogno: dopo aver selezionato, mediante il sensore di movimento, la posizione da cui volete lanciare, confermerete la scelta con Croce; idem valga per la scelta della traiettoria iniziale. Una volta che comincerà la corsa del vostro alter-ego digitale, sarà vostro compito oscillare il controller prima indietro e poi in avanti, tanto più velocemente quanta più spinta vorrete imprimere alla sfera, ma attenti a non superare il livello di “sforzo” o la traiettoria si farà più erratica. É durante questa esecuzione che, agendo sui grilletti L2 ed R2, potrete imprimere alla palla uno “Spin” in senso orario o antiorario, tanto più accentuato quanto più il tasto sarà premuto (ovviamente compatibilmente alle caratteristiche del personaggio e della palla selezionati).
Le modalità di gioco sono essenzialmente quattro: la partita libera, la sfida contro personaggi pilotati dall'IA (necessaria per sbloccarli, e con loro le loro bocce), il torneo e il cosiddetto “trick shot”. Quest'ultimo sarà una prova di abilità che consisterà nell'abbattere tutti i birilli posizionati (e fin qui...) avendo però cura di evitare ostacoli come coni stradali o seggiole piegevoli piazzate sulla pista: dimenticatevi pertanto, perlomeno ad alti livelli, di poter fare strike con un tiro diretto, e preparatevi ad impratichirvi con lo spin. Il gioco é immediato e divertente, ma l'inadeguatezza ergonomica del Sixaxis emerge piuttosto rapidamente, in quanto l'impugnatura non é comoda quanto vorremmo, e soprattutto l'uso dei trigger (specie col mignolo) é piuttosto difficoltoso; inoltre, a meno di opportune opzioni per ora assenti, i giocatori mancini avranno non pochi problemi ad adattarsi ad un sistema di gioco che sembra prediligere ferocemente la mano destra.
Pregi: presentazione gradevole, personaggi e palle piuttosto vari, si gioca col sensore di movimento.
Difetti: qualche Bug tecnico, il Sixaxis non é anatomicamente adatto a quest'utilizzo, arduo per i mancini.
VOTO: 5,5
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LOCOROCO COCORECCHO
Locoroco é stato certamente uno dei titoli più geniali mai concepiti per la PSP: i simpatici e vocianti protagonisti hanno infatti saputo, con la loro semplicità, aprire una breccia anche nei cuori più “blindati” dall'incessante ricerca del massimo profilo hardware e della grafica più avveniristica. Approdato su PS3, Locoroco si trasforma non nella grafica ma nello spirito, e per quanto lo scopo sia sempre quello di portare i simpatici “sacchetti” alla fine del livello, quello che cambia adesso é il metodo. Se nella controparte PSP, infatti, la conduzione dei Locoroco avveniva mediante l'inclinazione dei loro piani d'appoggio, nella nuova versione PS3 gli esserini seguiranno la scia di una colorata farfalla che voi manovrerete in maniera canonica, ossia tramite lo stick analogico.
“Tutto qui?” Naturalmente no! Sarebbe stato veramente uno spreco se un gioco così dinamico non sfruttasse le potenzialità del sixaxis: saranno presenti infatti alcune piattaforme oscillanti che seguiranno meticolosamente l'inclinazione reale del controller e su cui i Locoroco dovranno volta per volta arrampicarsi o scivolare, più tutta una serie di “marchingegni” la cui attivazione sarà parimenti legata al nostro fedele sensore di movimento. Le stesse “porte” che segnano l'accesso a fasi successive del gioco saranno accessibili solo facendo abbassare un ponte levatoio a furia di agitare il controller, ed ancora sarà possibile svegliare i Locoroco addormentati tra i rami e i viticci “scuotendoli” con tutta la pianta.
Più che il progenitore PSP, Locoroco Cocoreccho punta al colore su schermo: vi troverete infatti a condurre una migrazione di esseri di vari colori che andranno a comporre un mucchio numeroso e variopinto da scortare attraverso fiumi, pozzanghere e trappole di ogni sorta fino ai punti di raccolta, in modo da accedere alle sessioni seguenti. Il “colore” del gioco si ripercuote anche sulle casse, in quanto la musica di sottofondo conserva il suo charme originale: semplicemente ipnotica, saturante, a tratti assillante, ma indimenticabile, di quelle che non si vede l'ora che finiscano ma che poi dopo si canticchiano per settimane. A questa aggiungete le vocine dei Locoroco, ciascuno dei quali emette il caratteristico verso “Cocoreccho” con un'intonazione differente a seconda del colore.
Innovativo? Forse no: dopotutto é dai tempi dei Lemming, e forse anche prima, che giochiamo a portare alla fine di un livello un'orda di esserini apparentemente innocui, ma in Locoroco l'innovazione sta nella varietà e contemporaneamente nella stessa semplicità. Soprattutto, l'innovazione sta nella simpatia inarrestabile dei protagonisti, che forse arriverete ad odierete ma nonostante ciò non potrete fare a meno di amare. Un must!
Pregi: colorato e simpaticissimo, musica da droga, moltissimi segreti.
Difetti: tende a stancare in fretta, piuttosto breve.
VOTO: 6,5
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L'estate é alle porte, e nel frattempo il PSn ha provveduto a "caricarsi" di offerte più o meno interessanti per allietare i nostri afosi pomeriggi. Di carne al fuoco ce n'é parecchia, per tutti i gusti: si tratta solo di afferrare con una mano il Sixaxis, con l'altra la carta di credito e... scegliere!