PS4 - i servizi prima di tutto
di
Massimiliano Balistreri
Un aspetto é stato subito evidente nel corso della presentazione al Manhattan Center: PS4 non sarà soltanto una console da gioco ma un apparato multimediale che metterà il social al primo posto. Appare quantomeno evidente che nella fase di gestazione della console la casa nipponica si sia guardata attorno, accettando i feeback degli sviluppatori e dei producer di terze parti, per capire quali linee guida seguire nel concepimento della sua nuova creatura.
E se da un lato l'architettura pc-like fa contenti gli sviluppatori, che potranno lavorare sui propri titoli concentrandosi di più sul lato creativo che non sul mero aspetto tecnico, evitando di scervellarsi come in passato per sfruttare a dovere le potenzialità hardware, dall'altro l'aspetto social e la cura dei nuovi servizi network oriented dovrebbe far felici parecchi producer, Ubisoft in primis a quanto pare, che hanno consigliato fortemente a Sony una virata in questo senso.
Condivisione é la parola d'ordine. E non é solo così per dire, basti guardare il nuovo pad, il Dualshock 4, l'unica parte della nuova console mostrata, che presenta in bella mostra il pulsante Share. Basta guardarsi intorno per capire che chiunque nella società odierna faccia qualsiasi cosa, chi più chi meno, per dare dimostrazione di sé verso il mondo esterno: le foto delle vacanze su Facebook, i video delle proprie imprese su Youtube, il pensiero di un istante pubblicato su Twitter. La gente sente il bisogno di trasmettere notizie di sé, in ogni sfera e quindi perché non estendere questa necessità al mondo dei videogiochi? Deve essere questo quello che hanno pensato i designer Sony quando hanno implementato il pulsante Share sul pad, che darà la possibilità ai giocatori di condividere con i propri amici online praticamente qualsiasi cosa: spezzoni video delle proprie gesta ludiche, foto, trofei sbloccati: insomma, tutto alla portata di tutti. I sostenitori della privacy a tutti i costi sono autorizzati ad avere i brividi lungo la schiena fin da ora.
Ma oltre a soddisfare la voglia di apparire sotto i riflettori degli ego moderni, Sony ha fatto molto di più. Ha deciso di lavorare alacremente su quello che era stato uno degli aspetti più deboli della sua offerta con Ps3, ovvero il Playstation Network, che solo nell'ultimo periodo, con l'introduzione degli interessanti contenuti del Plus, sta conoscendo una seconda rigogliosa giovinezza.
Il primo indizio in tal senso é stata l'acquisizione di Gaikai, la compagnia guidata da Dave Perry (che ero di fatto fa parte di Sony), specializzata nel cloud gaming, ovvero della fruizione di gameplay renderizzato non sulla macchina locale ma su server remoti. Chi ha provato Gaikai in passato ne può senz'altro parlare bene ma quello che questa nuova joint venture promette di realizzare su Ps4 ha quasi qualcosa di fantascientifico.
Tramite il Playstation Cloud (il nuovo nome di Gaikai), secondo le parole di Perry, i giocatori saranno in grado di provare qualsiasi gioco per Ps4 in forma di demo, senza di fatto doverlo scaricare sulla propria macchina, visto che lo potranno giocare direttamente in streaming. Ci sarà inoltre una stretta integrazione con Facebook e Ustream, che permetterà agli utenti di condividere i propri contenuti di gioco, filmati ed immagini, praticamente in real-time.
Ma il concetto di condivisione Sony non si ferma qui: addirittura sarà possibile fare streaming della propria partita in diretta sulla console di un amico, che potrà guardarci giocare e, all'occorrenza, intervenire per darci eventualmente una mano nel superare i punti più intricati di un livello. Ora come ora sembrano possibilità davvero fantasmagoriche: vedremo come Sony riuscirà a metterle in pratica.
Grazie allo streaming in real-time dovrebbe essere sciolto anche il nodo della retrocompatibilità, visto che Ps4, forte della sua “nuova” architettura X86 non potrà certo eseguire nativamente i giochi per Ps3 e farlo tramite emulazione software sarebbe stato probabilmente troppo complesso ed oneroso in termini di sviluppo. Questa possibilità non dovrebbe limitarsi unicamente ai giochi Ps3 ma a tutti i i titoli Playstation della ludoteca degli utenti, che dovrebbero essere fruibili tramite Playstation Cloud. Resta da capire se l'utente dovrà riacquistare in qualche modo il diritto a giocare i giochi in suo possesso in streaming oppure se ci sarà la possibilità di una sorta trasferimento di proprietà dal supporto fisico a quello digitale.
Decisamente interessante anche l'estensione dell'uso del Playstation Cloud a Ps Vita, una console davvero promettente ma che stenta a decollare a causa della cronica mancanza di giochi di spessore. Ps Vita quindi potrà essere utilizzata non solo come monitor della propria Ps4, sfruttando il remote play, ma grazie alla rete approntata da Sony permetterà di fruire di contenuti per Ps4 e Ps3 in streaming sul fantastico display di cui é equipaggiata.
Tutto molto interessante insomma, anche se ancora resta un alone di mistero su quali tipi di offerte verranno create per permettere ai giocatori di fruire di questi contenuti e senvizi. L'ipotesi più concreta perà rimane quella di una sorta di nuovo Playstation Cloud Plus che a fronte di un canone mensile permetta l'accesso all'utenza a tutti questi servizi avanzati. Pare che sia stata per ora smentita la voce sull'impossibilità di giocare con titoli usati su Ps4, anche se più probabilmente Sony aspetterà di osservare le mosse della diretta rivale Microsoft in tal senso, quantomeno prima di prendere una decisione definitiva.
E se da un lato l'architettura pc-like fa contenti gli sviluppatori, che potranno lavorare sui propri titoli concentrandosi di più sul lato creativo che non sul mero aspetto tecnico, evitando di scervellarsi come in passato per sfruttare a dovere le potenzialità hardware, dall'altro l'aspetto social e la cura dei nuovi servizi network oriented dovrebbe far felici parecchi producer, Ubisoft in primis a quanto pare, che hanno consigliato fortemente a Sony una virata in questo senso.
Condivisione é la parola d'ordine. E non é solo così per dire, basti guardare il nuovo pad, il Dualshock 4, l'unica parte della nuova console mostrata, che presenta in bella mostra il pulsante Share. Basta guardarsi intorno per capire che chiunque nella società odierna faccia qualsiasi cosa, chi più chi meno, per dare dimostrazione di sé verso il mondo esterno: le foto delle vacanze su Facebook, i video delle proprie imprese su Youtube, il pensiero di un istante pubblicato su Twitter. La gente sente il bisogno di trasmettere notizie di sé, in ogni sfera e quindi perché non estendere questa necessità al mondo dei videogiochi? Deve essere questo quello che hanno pensato i designer Sony quando hanno implementato il pulsante Share sul pad, che darà la possibilità ai giocatori di condividere con i propri amici online praticamente qualsiasi cosa: spezzoni video delle proprie gesta ludiche, foto, trofei sbloccati: insomma, tutto alla portata di tutti. I sostenitori della privacy a tutti i costi sono autorizzati ad avere i brividi lungo la schiena fin da ora.
Ma oltre a soddisfare la voglia di apparire sotto i riflettori degli ego moderni, Sony ha fatto molto di più. Ha deciso di lavorare alacremente su quello che era stato uno degli aspetti più deboli della sua offerta con Ps3, ovvero il Playstation Network, che solo nell'ultimo periodo, con l'introduzione degli interessanti contenuti del Plus, sta conoscendo una seconda rigogliosa giovinezza.
Il primo indizio in tal senso é stata l'acquisizione di Gaikai, la compagnia guidata da Dave Perry (che ero di fatto fa parte di Sony), specializzata nel cloud gaming, ovvero della fruizione di gameplay renderizzato non sulla macchina locale ma su server remoti. Chi ha provato Gaikai in passato ne può senz'altro parlare bene ma quello che questa nuova joint venture promette di realizzare su Ps4 ha quasi qualcosa di fantascientifico.
Tramite il Playstation Cloud (il nuovo nome di Gaikai), secondo le parole di Perry, i giocatori saranno in grado di provare qualsiasi gioco per Ps4 in forma di demo, senza di fatto doverlo scaricare sulla propria macchina, visto che lo potranno giocare direttamente in streaming. Ci sarà inoltre una stretta integrazione con Facebook e Ustream, che permetterà agli utenti di condividere i propri contenuti di gioco, filmati ed immagini, praticamente in real-time.
Ma il concetto di condivisione Sony non si ferma qui: addirittura sarà possibile fare streaming della propria partita in diretta sulla console di un amico, che potrà guardarci giocare e, all'occorrenza, intervenire per darci eventualmente una mano nel superare i punti più intricati di un livello. Ora come ora sembrano possibilità davvero fantasmagoriche: vedremo come Sony riuscirà a metterle in pratica.
Grazie allo streaming in real-time dovrebbe essere sciolto anche il nodo della retrocompatibilità, visto che Ps4, forte della sua “nuova” architettura X86 non potrà certo eseguire nativamente i giochi per Ps3 e farlo tramite emulazione software sarebbe stato probabilmente troppo complesso ed oneroso in termini di sviluppo. Questa possibilità non dovrebbe limitarsi unicamente ai giochi Ps3 ma a tutti i i titoli Playstation della ludoteca degli utenti, che dovrebbero essere fruibili tramite Playstation Cloud. Resta da capire se l'utente dovrà riacquistare in qualche modo il diritto a giocare i giochi in suo possesso in streaming oppure se ci sarà la possibilità di una sorta trasferimento di proprietà dal supporto fisico a quello digitale.
Decisamente interessante anche l'estensione dell'uso del Playstation Cloud a Ps Vita, una console davvero promettente ma che stenta a decollare a causa della cronica mancanza di giochi di spessore. Ps Vita quindi potrà essere utilizzata non solo come monitor della propria Ps4, sfruttando il remote play, ma grazie alla rete approntata da Sony permetterà di fruire di contenuti per Ps4 e Ps3 in streaming sul fantastico display di cui é equipaggiata.
Tutto molto interessante insomma, anche se ancora resta un alone di mistero su quali tipi di offerte verranno create per permettere ai giocatori di fruire di questi contenuti e senvizi. L'ipotesi più concreta perà rimane quella di una sorta di nuovo Playstation Cloud Plus che a fronte di un canone mensile permetta l'accesso all'utenza a tutti questi servizi avanzati. Pare che sia stata per ora smentita la voce sull'impossibilità di giocare con titoli usati su Ps4, anche se più probabilmente Sony aspetterà di osservare le mosse della diretta rivale Microsoft in tal senso, quantomeno prima di prendere una decisione definitiva.
PS4 - i servizi prima di tutto
PS4 - i servizi prima di tutto
Nonostante la nuova generazione del colosso giapponese non abbia ancora un volto identificativo i suoi servizi innovativi per ora parlano per lei e se davvero manterranno le promesse fatte importerà davvero poco dietro a quale chassis si nasconderanno le mirabolanti prestazioni di Ps4. L'E3 di Los Angeles senz'altro porterà nuove e succose informazioni a partire, ce lo auguriamo, dal prezzo di cotanta tecnologia.