Resident Evil: La storia
di
Massimiliano Pacchiano
Sbarchiamo (appunto) al 2002 ed é la volta del neonato Gamecube, che riceve le attenzioni di Capcom con ben due esclusive di peso: innanzitutto l'ottimo Resident Evil Rebirth, eccezionale remake del primissimo capitolo con notevoli miglioramenti (non ultimi una grafica davvero impressionante ed un nuovo tipo di zombi più dinamico del solito). Poi abbiamo RE Zero, prequel della saga con protagonista la giovane Rebecca Chambers. Purtroppo questo capitolo mostra buone idee ma anche diverse ingenuità, tra cui una gestione dell'inventario veramente fastidiosa. Il 2003 vede l'arrivo di RE Dead Aim, successore spirituale dei vari Gun Survivor. Il gioco, uscito in esclusiva su Ps2, prevedeva l'uso della GunCon2 in alternativa al solo pad, ma addirittura consentiva l'utilizzo di un sistema di controllo ibrido, un mix delle due periferiche che rendeva possibile giocare anche con la vecchia GunCon1 in una mano e il pad nell'altra. Ambientazione interessante (su una nave, come in Gaiden) e precisione balistica maggiore non riuscirono però a risollevare quello che era un gioco dai controlli mediocri e dal ritmo eccessivamente blando.
Saltiamo al 2005 con l'eccellente Resident Evil 4, che ha l'ardire di riscrivere totalmente la formula della serie con risultati sorprendenti. Dal Survival Horror si passa al Survival Action: visuale da dietro le spalle del protagonista Leon Kennedy, mirino laser per colpi di precisione alla “The Devil Inside” e libero approccio agli scontri, durante i quali si doveva spesso fuggire, aggirare, barricarsi e nascondersi dall'ira degli infetti. La trama ci vede indagare in Spagna alla ricerca di un nuovo virus mutogeno chiamato Las Plagas, che trasforma contadini e persone comuni in pazzi assetati di sangue.. e non solo. Inizialmente esclusiva Gamecube, il gioco viene poi convertito anche su Ps2 e Pc, con piccoli tagli alla grafica ed alcune modalità aggiuntive. Più recenti le riedizioni Wii (con controlli reinventati) e per le piattaforme nextgen, stavolta in HD.
Arriviamo alla storia recente con Resident Evil 5, del 2009. Primo titolo della serie ad essere sviluppato appositamente per le piattaforme nextgen, RE5 propone un'inedita ambientazione africana, decisamente solare ma non meno inquietante. L'incipit ci vede stranieri in terra straniera, in un'avanzata circospetta tra sguardi sospettosi, segno di una minaccia latente che di lì a poco si concretizzerà in un vero inferno sotto la luce del sole. Il titolo fu oggetto di numerose controversie già prima della pubblicazione: la presenza di zombie di colore fece adirare parecchia gente che gridò allo scandalo, additando Capcom come razzista.
In realtà é abbastanza normale che in Nord Africa la maggior parte delle persone siano di pelle nera, tuttavia per zittire le polemiche Capcom cedette inserendo nel gioco anche numerosi nemici di etnia diversa, che avevano la pelle più chiara e l'aspetto di uomini tunisini o egiziani. Successivamente alla pubblicazione, ci furono altre polemiche relative ai controlli “legnosi” tipici dei precedenti capitoli: a detta di molti non trovavano spazio in un panorama ludico dove anche il più scarso degli shooter utilizzava configurazioni più snelle e comode. Ma il punto é che Resident Evil non é uno shooter.
Numerosi i DLC rilasciati per il quinto capitolo della saga, tra cui uno votato al multiplayer e due che offrono episodi inediti, persino con un ritorno alla vecchia Villa Spencer. Nel 2010 Capcom pubblica una seconda versione del gioco denominata Gold, con tutti i DLC su disco e con il supporto per il controller PlayStation Move. Il 2012 invece vede l'arrivo del Nintendo 3DS, e di due giochi ad esso dedicati: il primo é The Mercenaries 3D, riproposizione di una delle modalità extra di RE5, con l'aggiunta di 3D stereoscopico, diversi contenuti aggiuntivi ed un sistema di salvataggi automatici “incancellabili” che ha fatto infuriare tanta gente ed ha reso il gioco impossibile da rivendere o da ricominciare daccapo. Successivamente abbiamo RE: Revelations, gioco che mescola la formula degli ultimi capitoli ad atmosfere più simili al primo, e che -per la terza volta- é ambientato principalmente su una nave. I controlli sono un po' macchinosi, ma é possibile utilizzare l'accessorio “Circle Pad Pro”, per avere un secondo pad analogico.
Ultimo arrivato é Operation Raccoon City, ambientato all'epoca di Resident Evil 2 ma con una decisa svolta verso il genere shooter. In sostanza la trama ci vede nelle fila di una task force Umbrella, o in alternativa di un team dell'esercito americano, con il compito di recuperare il G-Virus dalle mani dello scienziato William Birkin (come accadeva verso la fine di RE2). La natura del gioco, così differente dai canoni della serie, ha generato reazioni molto contrastanti da parte di pubblico e critica. Incredibilmente i voti della stampa oscillano tra il 3 e l'8, rendendolo uno dei giochi dall'accoglienza più altalenante degli ultimi anni.
La saga di Resident Evil ci ha regalato grandi emozioni, grossi spaventi ma soprattutto delle esperienze di gioco estremamente appaganti e divertenti. Nonostante alcune “pecore nere”, ed un quinto capitolo che ha diviso pubblico e critica raccogliendo sia ampi consensi che feroci critiche, siamo fiduciosi che l'imminente Resident Evil 6 sarà un ottimo compromesso tra il passato ed il futuro della saga, e che sarà in grado di offrire un'esperienza di gioco valida e coinvolgente. Avremo ragione o siamo troppo ottimisti?
Saltiamo al 2005 con l'eccellente Resident Evil 4, che ha l'ardire di riscrivere totalmente la formula della serie con risultati sorprendenti. Dal Survival Horror si passa al Survival Action: visuale da dietro le spalle del protagonista Leon Kennedy, mirino laser per colpi di precisione alla “The Devil Inside” e libero approccio agli scontri, durante i quali si doveva spesso fuggire, aggirare, barricarsi e nascondersi dall'ira degli infetti. La trama ci vede indagare in Spagna alla ricerca di un nuovo virus mutogeno chiamato Las Plagas, che trasforma contadini e persone comuni in pazzi assetati di sangue.. e non solo. Inizialmente esclusiva Gamecube, il gioco viene poi convertito anche su Ps2 e Pc, con piccoli tagli alla grafica ed alcune modalità aggiuntive. Più recenti le riedizioni Wii (con controlli reinventati) e per le piattaforme nextgen, stavolta in HD.
Arriviamo alla storia recente con Resident Evil 5, del 2009. Primo titolo della serie ad essere sviluppato appositamente per le piattaforme nextgen, RE5 propone un'inedita ambientazione africana, decisamente solare ma non meno inquietante. L'incipit ci vede stranieri in terra straniera, in un'avanzata circospetta tra sguardi sospettosi, segno di una minaccia latente che di lì a poco si concretizzerà in un vero inferno sotto la luce del sole. Il titolo fu oggetto di numerose controversie già prima della pubblicazione: la presenza di zombie di colore fece adirare parecchia gente che gridò allo scandalo, additando Capcom come razzista.
In realtà é abbastanza normale che in Nord Africa la maggior parte delle persone siano di pelle nera, tuttavia per zittire le polemiche Capcom cedette inserendo nel gioco anche numerosi nemici di etnia diversa, che avevano la pelle più chiara e l'aspetto di uomini tunisini o egiziani. Successivamente alla pubblicazione, ci furono altre polemiche relative ai controlli “legnosi” tipici dei precedenti capitoli: a detta di molti non trovavano spazio in un panorama ludico dove anche il più scarso degli shooter utilizzava configurazioni più snelle e comode. Ma il punto é che Resident Evil non é uno shooter.
Numerosi i DLC rilasciati per il quinto capitolo della saga, tra cui uno votato al multiplayer e due che offrono episodi inediti, persino con un ritorno alla vecchia Villa Spencer. Nel 2010 Capcom pubblica una seconda versione del gioco denominata Gold, con tutti i DLC su disco e con il supporto per il controller PlayStation Move. Il 2012 invece vede l'arrivo del Nintendo 3DS, e di due giochi ad esso dedicati: il primo é The Mercenaries 3D, riproposizione di una delle modalità extra di RE5, con l'aggiunta di 3D stereoscopico, diversi contenuti aggiuntivi ed un sistema di salvataggi automatici “incancellabili” che ha fatto infuriare tanta gente ed ha reso il gioco impossibile da rivendere o da ricominciare daccapo. Successivamente abbiamo RE: Revelations, gioco che mescola la formula degli ultimi capitoli ad atmosfere più simili al primo, e che -per la terza volta- é ambientato principalmente su una nave. I controlli sono un po' macchinosi, ma é possibile utilizzare l'accessorio “Circle Pad Pro”, per avere un secondo pad analogico.
Ultimo arrivato é Operation Raccoon City, ambientato all'epoca di Resident Evil 2 ma con una decisa svolta verso il genere shooter. In sostanza la trama ci vede nelle fila di una task force Umbrella, o in alternativa di un team dell'esercito americano, con il compito di recuperare il G-Virus dalle mani dello scienziato William Birkin (come accadeva verso la fine di RE2). La natura del gioco, così differente dai canoni della serie, ha generato reazioni molto contrastanti da parte di pubblico e critica. Incredibilmente i voti della stampa oscillano tra il 3 e l'8, rendendolo uno dei giochi dall'accoglienza più altalenante degli ultimi anni.
La saga di Resident Evil ci ha regalato grandi emozioni, grossi spaventi ma soprattutto delle esperienze di gioco estremamente appaganti e divertenti. Nonostante alcune “pecore nere”, ed un quinto capitolo che ha diviso pubblico e critica raccogliendo sia ampi consensi che feroci critiche, siamo fiduciosi che l'imminente Resident Evil 6 sarà un ottimo compromesso tra il passato ed il futuro della saga, e che sarà in grado di offrire un'esperienza di gioco valida e coinvolgente. Avremo ragione o siamo troppo ottimisti?
Resident Evil: La storia
Resident Evil: La storia
La saga di Resident Evil ci ha regalato grandi emozioni, grossi spaventi ma soprattutto delle esperienze di gioco estremamente appaganti e divertenti. Nonostante alcune “pecore nere”, ed un quinto capitolo che ha diviso pubblico e critica raccogliendo sia ampi consensi che feroci critiche, siamo fiduciosi che l'imminente Resident Evil 6 sarà un ottimo compromesso tra il passato ed il futuro della saga, e che sarà in grado di offrire un'esperienza di gioco valida e coinvolgente. Avremo ragione o siamo troppo ottimisti?