Resident Evil - Monografia
di
Roberto Vicario
L'era PS1: Resident Evil 2 e Resident Evil 3: Nemesis.
Il successo del primo Resident Evil fu davvero incredibile, tanto che Capcom si appresto ad annunciare un seguito. Sfortunatamente i tempi di sviluppo si allungarono più del previsto, e l'azienda giapponese - per tenere buona la massa che chiedeva a gran voce il gioco - fece uscire la già citata Director's Cut del primo gioco.
Ma questo periodo sarà ricordato principalmente per la versione preliminare del gioco che Capcom portò al Tokio Game Show 1996 subito dopo l'uscita del capitolo originale, chiamata Resident Evil 1.5.
Questo nuovo capitolo prevedeva un'ambientazione decisamente più urbana, con due nuovi personaggi: Leon Scott Kennedy poliziotto dal classico comportamento da duro e la studentessa universitaria Elza Walker, oltre a tutta una serie di personaggi secondari che nella versione finale del gioco avranno ruoli totalmente differenti.
A ridosso dell'uscita, fissata per il mese di marzo 1997, Mikami non era per nulla soddisfatto del gioco dato che la storia non prevedeva sbocchi narrativi, ma sembra quasi un capitolo auto conclusivo. Per questo motivo, il publisher prese la decisione di cancellare il progetto e ricominciare da zero. Mikami diventerà producer, mentre come nuovo direttore fu preso Hideki Kamiya.
La prima cosa che fece Kamiya fu quella di prendere Noboru Sugimura come scrittore della storia (manterrà questa posizione sino a Resident Evil 4). Il cambio di direzione trasformò quindi il titolo in quello che tutti noi conosciamo oggi. L'arrivo di Claire Redfield al posto di Elza Walker, la possibilità di giocatore con due personaggi diversi, e una serie di ambientazioni che, pur conservando lo stesso gameplay, offrivano spazi decisamente più aperti.
Anche in questo caso l'accoglienza fu ottima, con un totale di copie vendute che ammonta a 5, 83 milioni di copie. Questo gioco, inoltre, verrà ricordato in Italia per la famosa sentenza del tribunale di Roma datata 1999 riguardante la versione pc, che prendeva in esame la scritta sulla confezione “sconsigliato ai minori e alle persone impressionabili”.
La sentenza aveva fatto ritirare dal mercato tutte le copie del gioco, pensando che potesse arrecare conseguenze negative nei confronti dei giocatori più giovani. Fortunatamente l'appello diede ragione al distributore e i giochi tornarono sugli scaffali.
Con il successo del secondo capitolo, la sete di Resident Evil non si placava, e così arrivò nel 1999, Resident Evil 3: Nemesis.
Anche in questo caso, pur mantenendo un gameplay simile al passato, le novità ci sono e si fanno sentire. La trama si svolge quasi parallelamente a quella del secondo capitolo, con la storia che inizia un giorno prima e finisce un giorno dopo.
La protagonista del gioco é ancora una volta Jill Valentine, e a differenza di Resident Evil 2, qui non si poteva sceglire un secondo personaggio con cui giocatore. Ci sarà tuttavia un nuovo protagonista che in alcune sezioni si alternerà a Jill, chiamato Carlos Oliveira. Inoltre, questo terzo capitolo vide il ritorno di un altro grande personaggio: Barry.
La particolarità di Residen Evil 3: Nemesis, stava ovviamente in Nemesis stesso. Una boss che troveremo più volte nel corso della nostra avventura e che altro non era che l'evoluzione del Tyrant visto in passato.
Questo terzo capitolo getterà inoltre le basi per molte novità che verranno poi riprese in futuro. Avremo la prima vera interazione con l'ambiente, l'introduzione della schivata di emergenza, la possibilità di ruotare di 180 il proprio personaggio nella fase di mira e soprattutto le live selection.
Punti in cui il giocatore era chiamato a fare delle scelte che andavano a modificare in piccola parte la trama. Da ricordare anche la possibilità di creare delle munizioni che combinate tra di loro davano artiglieria ancora più efficace.
Anche in questo caso il gioco non ebbe uno sviluppo semplice, concepito come una side story (Resident Evil 1.9) solo successivamente diventò il terzo capitolo ufficiale.
Sia per il secondo che per il terzo capitolo, non mancarono ovviamente conversioni per altre console. Residen Evil 2 vide la luce anche su PC, Nintendo 64 (che prevedeva l'introduzione della visuale in prima persona), Dreamcast, Game Cube e PS3, mentre Residen Evil 3 fu reso giocabile su: PC, Dreamcast e Game Cube.
Resident Evil - Monografia
Resident Evil - Monografia
Il fenomeno Resident Evil, o più precisamente il brand Resident Evil dalla sua nascita ad oggi ha vissuto di costanti evoluzioni che l'hanno portato ad avere circa 60 milioni di copie vendute dalla serie nell'arco di 18 anni di vita. Al di là di pro e contro, o critiche ed elogi, la saga di Capcom rientra di diritto nell'Olimpo dei videogiochi, ed in fondo, se ancora oggi ci spaventiamo davanti ad uno schermo mentre giochiamo, buona parte del merito lo dobbiamo a questi titoli e a quello che hanno rappresentato nell'evoluzione del videogioco.