Ritorno a Ixion: lo spazio è sempre spietato?
Il gestionale spaziale sotto la lente di ingrandimento, dopo un anno dalla sua uscita
Ixion: quanto è difficile salvare la razza umana?
La terra non se la sta passando bene e se vogliamo fidarci delle previsioni che sentiamo spesso fare, ci stiamo muovendo a rapidi passi verso un futuro ancora più scuro di quanto potremmo immaginare. Restando su questo tema, a fine 2022 veniva lanciato per PC Ixion, un particolare gestionale che ci portava in un futuro a dir poco distopico e ci metteva a capo di una stazione orbitante chiamata Tiqqun in cui il nostro compito era gestire i pochi esseri umani superstiti, con il pianeta Terra rimasto ormai inabitabile e devastato. All'epoca il gameplay di Ixion era stato capace di attirare l'attenzione dei giocatori grazie a un interessante mix tra una classica impostazione gestionale, elementi fortemente improntati sulla trama e la possibilità di compiere scelte in stile ruolistico.
Quello che però frenava l'entusiasmo verso Ixion era una problematica gestione della difficoltà, con diversi parametri da tenere sotto controllo che, andando avanti nella propria partita, tendevano a peggiorare drasticamente in modo poco prevedibile portando all’inesorabile game over. Insomma, una situazione che spesso portava a una frustrazione non indifferente perché, ricordiamolo: per quanto ormai lo stile "souls" si possa trovare applicato a qualsiasi tipologia di gioco, non tutti amano un'esperienza eccessivamente punitiva. Battute a parte, ciò che ha sempre tarpato le ali a Ixion non è la difficoltà in se stessa, ma il suo derivare da chiari problemi di bilanciamento.
Ad ogni modo, andiamo per gradi: il titolo sviluppato dal team Bulwark ci mette a capo di una stazione orbitante che dovremo gestire e ampliare per riuscire a dare un futuro a quel poco che è rimasto dell'umanità, cercando di sfruttare tutto quello che abbiamo a disposizione per far si che gli ultimi esseri umani possano sopravvivere e, col tempo, riuscire a guadagnare un certo livello di serenità e stabilità. Naturalmente non mancano strutture da costruire con relativi impatti sui parametri della vita della colonia, ma a differenza di altri titoli, Ixion porta tutto questo su più livelli.
Il più interno è quello classico dove controllare i vari "spicchi" della stazione in cui costruire edifici e gestire la vita dei superstiti, al cui esterno c'è tutta la gestione dello scafo, dei pannelli ad energia solare e del motore necessario per spostare la Tiqqun grazie alla tecnologia Ixion, che è quello attorno cui ruota il nostro gioco. C'è poi un ulteriore strato, cioè la gestione spaziale che ci mostra la mappa stellare su cui muovere la stazione e le navi che costruiremo e daranno forma alla nostra flotta che servirà per procurarci materie prime e esplorare pianeti, satelliti e altro ancora. Il gameplay gestionale è davvero pregevole e dopo più di un anno continua a offrire interessanti spunti, esattamente come alla sua uscita.
La presenza di una trama interessante di diversi eventi in cui potremo scegliere come comportarci rende il tutto ancora più intrigante e il comparto tecnico fa il suo dovere, per quanto non sia certo all'avanguardia, ma riesca a rendere a dovere ogni elemento. Ciliegina sulla torta, a oggi c'è anche una patch che traduce tutti i testi in italiano, cosa che al lancio di Ixion mancava e che naturalmente abbiamo gradito.
Quello che purtroppo le varie patch rilasciate non sono riuscite a mitigare è il principale problema del gioco, cioè un precario bilanciamento della difficoltà. Anche partendo a difficoltà base si arriva ad un certo punto del gioco in cui si devono fare i conti con alcuni elementi che possono portare rapidamente al game over, come la soddisfazione dei nostri cittadini (se possiamo parlare di cittadini di una stazione orbitante) o la resistenza dello scafo.
Ancora oggi ci si ritrova in situazioni in cui in maniera repentina tutto sembra crollare davanti ai nostri occhi e anche una gestione che poteva sembrarci oculata finirà in un insuccesso. Il passaggio tra una gestione apparentemente oculata e il disastro è sin troppo spesso labile e la frustrazione è sempre dietro l'angolo, sebbene la possibilità di salvare in qualsiasi momento permette di muoversi con una certa tranquillità, anche se a volte sarà necessario tornare a un "save" abbastanza indietro nel tempo. Insomma, il problema atavico del gioco è ancora presente, ma allo stesso tempo lo sono anche i tanti pregi che continuano a rendere Ixion non certo un capolavoro, ma comunque un titolo da tenere da conto se amate i city builder e vi intriga una pregevole trama sci-fi. Tra l'altro attualmente potete acquistare Ixion su Steam a poco meno di 8 euro, cifra che potrebbe valere la pena di dare una occasione al titolo dei Bulwark. Sarete voi a trovare una nuova casa per la razza umana?
Versione Testata: PC
Ixion
Nonostante sia passato più di un anno dalla sua uscita, Ixion continua a mostrare gli stessi pregi e difetti. Il gioco sviluppato dai Bulwark Studio è un titolo davvero interessante e di grandissimo fascino con tanto di traduzione di tutti i testi in italiano, fattoresempre gradito. La scelta di inserire tanti elementi di trama con relative opzioni di scelta in un sistema gestionale è vincente, ma avrebbe potuto fare ancora meglio se ci fosse stata maggiore attenzione nella calibrazione della difficoltà, che anche con le impostazioni più base risulta davvero frustrante. Arrivati ad un certo punto ci si rende conto che tutto quello che abbiamo costruito può cadere a pezzi in pochissimo tempo e spesso le misure per correre ai ripari non bastano. Ad ogni modo è impossibile negare quanto di buono ci sia in Ixion e anche se ci si arrabbia facilmente a causa dell'ennesima partita andata a rotoli, si trova sempre un motivo per ricominciare e scoprire cosa ci aspetta nello spazio profondo. Cercare di salvare quel che resta dell'umanità non è affatto facile, ma se la sfida e un po' di frustrazione non vi spaventano, la galassia ha in serbo molte sorprese per voi… chissà che fra queste ci sia anche una nuova patch di bilanciamento!