Sam & Max: The Devil's Playhouse
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Amici, tranquilli che neanche la nostra razza é stata risparmiata. Ovviamente parliamo dei videogiocatori, degli appassionati di aggeggi elettronici e di tutti coloro che - per un motivo o per un altro - non riescono a staccarsi dal PC. La sempre più grande diffusione di Internet dà quindi vita a Reality 2.0, penultimo episodio della prima Stagione interamente basato sulle vicende legate alla grande rete. La continua evoluzione della tecnologia ha voluto che il Web diventasse una sorta di realtà parallela, un mondo a parte in cui poter dimenticare i problemi di tutti i giorni. Almeno fino a quando una figura misteriosa, attratta da cotanto potere, non decide di sottomettere l'utenza sotto il suo giogo, mandando in tilt i sistemi elettronici della Terra e costringendo i nerd ad uscire di casa e a stringere amicizia con le persone in carne ed ossa, seminando il panico per le strade. Lo humor si sposta repentino su altri argomenti, sicuramente meno seri, ma altrettanto divertenti. Qui fanno anche la prima apparizione i C.O.P.S, un quartetto composto da computer e telefoni senzienti di vecchio stampo, che intralceranno ben più di una volta le gesta di Sam e Max. I punti forti del mini-episodio sono le varie citazioni al mondo videoludico, dai giochi di ruolo giapponesi al più classico Dungeons & Dragons, da Super Mario e le sue monetine dorate da raccogliere alle vecchissime avventure testuali. Leggendario lo scontro con lo Slime di Dragon Quest, con tanto di lotta a turni e battle theme.
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The Bright Side of the Moon smaschera definitivamente quella che é la mente dietro tutti i casi di ipnotismo (evitiamo nomi nel caso non l'aveste ancora giocato), lasciando da parte la satira sulla società per riprendere la trama proprietaria, ormai agli sgoccioli. Dopo aver aiutato Max a recuperare la propria personalità ed aver sconfitto il cattivone di turno in una serie di mortali minigiochi, é tempo di tirare finalmente le somme. La Stagione 1 ha ripreso la natura punta e clicca delle vecchie glorie Lucas, ma a conti fatti risulta una collezione di titoli piuttosto semplici, con enigmi mai troppo ostici e capaci di essere superati anche dopo un po' di trial&error. Anche le possibili interazioni con l'ambiente sono state ridotte all'osso (Azione ed Esamina), così come é stata tolta l'opzione di combinare tra loro gli oggetti, per andare incontro ad un mercato sempre meno abituato ad usare la materia grigia. Quindi sì, se dal lato della sceneggiatura c'é ben poco di cui lamentarsi, non possiamo dire lo stesso della sua struttura adventure. La sensazione generale é che comunque i rompicapi siano messi lì solo come contorno, una sorta di collante tra una risata e l'altra, mai pretenziosi di essere i veri protagonisti del gioco.
The Bright Side of the Moon smaschera definitivamente quella che é la mente dietro tutti i casi di ipnotismo (evitiamo nomi nel caso non l'aveste ancora giocato), lasciando da parte la satira sulla società per riprendere la trama proprietaria, ormai agli sgoccioli. Dopo aver aiutato Max a recuperare la propria personalità ed aver sconfitto il cattivone di turno in una serie di mortali minigiochi, é tempo di tirare finalmente le somme. La Stagione 1 ha ripreso la natura punta e clicca delle vecchie glorie Lucas, ma a conti fatti risulta una collezione di titoli piuttosto semplici, con enigmi mai troppo ostici e capaci di essere superati anche dopo un po' di trial&error. Anche le possibili interazioni con l'ambiente sono state ridotte all'osso (Azione ed Esamina), così come é stata tolta l'opzione di combinare tra loro gli oggetti, per andare incontro ad un mercato sempre meno abituato ad usare la materia grigia. Quindi sì, se dal lato della sceneggiatura c'é ben poco di cui lamentarsi, non possiamo dire lo stesso della sua struttura adventure. La sensazione generale é che comunque i rompicapi siano messi lì solo come contorno, una sorta di collante tra una risata e l'altra, mai pretenziosi di essere i veri protagonisti del gioco.