Sam & Max: The Devil's Playhouse
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Gli scheletri nascosti nello scantinato dell'ufficio ben presto si riveleranno essere quelli di Sameth e Maximus, avi di Sam e Max. Il proiettore magico posizionato di fianco a loro ci aiuterà a rivivere le loro eroiche gesta accadute 100 anni prima, dalla partenza in Egitto al recupero della “scatola da giochi del diavolo” per conto di un misterioso mandante. Cosa ci faceva la scatola nello scantinato? Da quanto tempo era lì? Ma soprattutto, é un caso che fosse nascosta proprio sotto la casa di Sam e Max? E a cosa serve riunire tutti i giocattoli? Perché il loro potere fa gola a tutti i più grandi criminali della galassia? The Tomb of Sammun-Mak rivelerà questo ed altro. Capolavoro di trama e di gameplay, si rivela essere - a sorpresa - uno dei migliori capitoli dell'intera saga. Qual é il suo segreto? Il fatto che abbia messo apposto molti degli storici punti deboli della serie, ad esempio. Dite addio a qualsivoglia riciclo di ambientazioni, per dirne una: il numero di scenari visitabili e la loro varietà é a dir poco esorbitante. Si passa da teatri americani alle strade cittadine, da interni casalinghi a treni in corsa, da tombe egizie a scontri con boss sempre sul filo del rasoio. L'atmosfera da vecchio film d'avventura é palpabile, e tutto questo amalgamato ad una sceneggiatura ricca di spunti interessanti e di rivelazioni sul passato di alcuni personaggi, come Jurgen o gli stessi Sam e Max. A corredo, nuovi interessanti giocattoli, come il pupazzo da ventriloquo o il “barattolo di noccioline”, una sorta di borsa multiuso alla Mary Poppins. Viaggiando avanti e indietro a piacimento nella pellicola tramite i quattro nastri a disposizione, non possiamo non citare la geniale parodia fatta ad Agatha Christie e al suo “Assassinio sull'Orient Express”.
La pausa toilette di Sam si rivela letale. Mentre il compagno é via, e mentre Max é impegnato a vedere lo scontro finale nel film, Skunkape - che in qualche modo si é liberato dalla morsa della Zona Penale - riesce finalmente a mettere le mani sul coniglio. Più precisamente sul suo cervello, fonte di tutti quei misteriosi poteri. They Stole Max's Brain, Sam non riesce a pensare ad altro. Max é ora lì, morto e con il cranio aperto, e il suo partner non può fare nulla per riportarlo indietro. Tranne che recuperare il pezzo rubato, forse. Non é così facile visto che Sam, accecato dall'ira, decide di abbandonare i buoni modi da poliziotto per dei metodi più rudi e violenti. Il protagonista in versione “noir” é quanto di più impagabile si possa vedere, con i suoi deprimenti monologhi interiori e le sue passeggiate nelle nebbiosa New York illuminata solo dalle insegne al neon dei locali. Interrogando i vari testimoni (interessante infatti anche questa nuova possibilità di gameplay), si arriverà ben presto al Museo di Storia Nazionale, dove Skunkape e Paperwaite, vecchia conoscenza dal secondo capitolo, si battagliano per il possesso del cervello di Max. Qui Sam stringerà amicizia con un antico faraone che lo aiuterà nella missione di salvataggio dell'amico. A differenza di quanto si possa pensare, questo fantomatico recupero arriverà a metà gioco, e non alla fine. Non vi sveliamo cosa accadrà nella seconda parte dell'episodio, ma il cambio sorprendente (e forse anche un po' troppo repentino) non mancherà di lasciarvi a bocca aperta, con l'apparizione di un nuovo, inaspettato nemico ed una serie di scontri finali assolutamente indimenticabili.
La pausa toilette di Sam si rivela letale. Mentre il compagno é via, e mentre Max é impegnato a vedere lo scontro finale nel film, Skunkape - che in qualche modo si é liberato dalla morsa della Zona Penale - riesce finalmente a mettere le mani sul coniglio. Più precisamente sul suo cervello, fonte di tutti quei misteriosi poteri. They Stole Max's Brain, Sam non riesce a pensare ad altro. Max é ora lì, morto e con il cranio aperto, e il suo partner non può fare nulla per riportarlo indietro. Tranne che recuperare il pezzo rubato, forse. Non é così facile visto che Sam, accecato dall'ira, decide di abbandonare i buoni modi da poliziotto per dei metodi più rudi e violenti. Il protagonista in versione “noir” é quanto di più impagabile si possa vedere, con i suoi deprimenti monologhi interiori e le sue passeggiate nelle nebbiosa New York illuminata solo dalle insegne al neon dei locali. Interrogando i vari testimoni (interessante infatti anche questa nuova possibilità di gameplay), si arriverà ben presto al Museo di Storia Nazionale, dove Skunkape e Paperwaite, vecchia conoscenza dal secondo capitolo, si battagliano per il possesso del cervello di Max. Qui Sam stringerà amicizia con un antico faraone che lo aiuterà nella missione di salvataggio dell'amico. A differenza di quanto si possa pensare, questo fantomatico recupero arriverà a metà gioco, e non alla fine. Non vi sveliamo cosa accadrà nella seconda parte dell'episodio, ma il cambio sorprendente (e forse anche un po' troppo repentino) non mancherà di lasciarvi a bocca aperta, con l'apparizione di un nuovo, inaspettato nemico ed una serie di scontri finali assolutamente indimenticabili.