Sam & Max: The Devil's Playhouse
di
Davide Ottagono
Bosco - Biografia di un mito
Ci prendiamo un attimo di pausa per regalare un paragrafo a quello che - senza ombra di dubbio - é il miglior personaggio secondario dell'intera Stagione 1 (ma anche della successiva, nonostante abbia meno spazio, fino alla totale assenza nella Stagione 3). Riposate il cervello, perché di seguito vi posteremo una sua biografia, oltre che la lista delle frasi e scene più assurde scaturite da lui e dal suo leggendario negozietto. Attenti, perché potrebbero esserci spoiler sulle prime due serie.
- Bosco é il gestore dell'Inconvenience Store all'angolo di Straight e Narrow. Il nome del negozio é tutto un programma, visto che la poca convenienza dei suoi articoli porta il negozio ad essere sempre vuoto. La sua unica fonte di guadagno sono gli stessi Sam e Max.
- E' doppiato da Joey Camen, ugola piuttosto famosa nel mondo dello spettacolo. Oltre ad aver dato la voce a personaggi dei videogiochi, sia in Spiderman che in Tony Hawk, si é occupato anche di lungometraggi (Space Jam) e di cartoni animati (Darkwing Duck, i Puffi).
- Come già citato in precedenza, Bosco é la paranoia fatta persona. É perennemente in guardia, cronologicamente, da ladri, missili atomici del Governo, alieni che tentano di rapirlo e dalla sua stessa madre. Ironia della sorte: buona parte delle sue paure sono spesso fondate.
- Per sviare i suoi possibili inseguitori, ricorre sempre a travestimenti nuovi. Nel bagno del suo negozio, infatti, possiede dei veri e propri kit per “cambiare aspetto” in mille modi diversi. Peccato che spesso non faccia altro che mettersi un paio di baffi o un cappello, cambiare accento e fingersi un perfetto sconosciuto a cui Bosco ha affidato la sua bottega, pur rimanendosi addosso la targhetta di riconoscimento.
- Il primo episodio della Stagione 1 é l'unico in cui non si spaccia per qualcun altro. Dal secondo in poi, diventa (in ordine): un lord inglese, un francese in terra straniera, un russo che porta alta la causa comunista e - dulcis in fundo - sua madre. In Bright Side of the Moon, infatti, Bosco dà il meglio di sé spacciandosi per la sua stessa madre. Impagabile quando dice a Max di correre a fare i compiti, o a Sam di evitare le cattive compagnie.
- Sebbene Bosco possieda un negozio, non ha mai quello che Sam e Max chiedono. Infatti, quasi tutte le volte che lo incontrerete, potrete portare avanti le discussioni all'infinito chiedendogli gli articoli più inconcepibili. Richieste a cui lui, senza batter ciglio, risponde negativamente. Solo in Bright Side of the Moon, quando si é ormai ribattezzato sotto il nome di “Mamma Bosco”, dà un colpo di spugna al passato. Nell'ultimo capitolo della Stagione, infatti, sembra avere dietro al bancone qualunque oggetto al mondo, esistente o inventato. Le condizioni, però, vogliono che i poliziotti freelance possano prendere UNA sola tra tutte le meraviglie. Alla fine, colti da una pesante indecisione, Sam e Max non acquisteranno più nulla.
- Una chicca segreta sulla proverbiale “inconvenienza” del negozio. Sugli scaffali vicino all'entrata c'é del cibo in offertissima: prendi 2, paghi 2.
- Le condizioni sanitarie all'interno del negozio non sono di certo delle migliori. Sul bancone principale, infatti, sono esposte delle salsicce di dubbia provenienza che - con il proseguire dei capitoli - scopriremo risalenti all'era del paleolitico. Questo renderà il negozio di Bosco un monumento nazionale.
- Oltre che venditore, Bosco é anche “rinomato” per le sue invenzioni, che registra sotto il marchio di BoscoTech. Le virgolette sono d'obbligo, considerato che Bosco é un cialtrone anche in questo campo. C'é da dire che é sempre lui a salvare i protagonisti grazie ad un'invenzione dell'ultima ora, ma é altrettanto vero che queste ultime non sono altro che oggetti banalissimi spacciati per speciali. Il problema principale é che, spesso e volentieri, richiede svariati milioni di dollari a pezzo.
- Il gadget di Culture Shock é forse quello lontanamente più decente: un marchingegno capace di bloccare le onde ipnotiche. Alla fine consiste in uno scolapasta con un'antenna da TV montata in cima, ma poco conta. Già da Situation: Comedy in poi le cose si fanno divertenti. Capiterà di spendere i soldi di multe astronomiche appena fatte, o milioni di dollari di tasse dei contribuenti, nelle invenzioni più rozze, dal modulatore vocale (un palloncino pieno d'elio) alla cimice spia (una vera cimice, non un microfono), dal siero della verità (una banale bottiglia di Vodka) al virus letale (semplice moccio residuo su un fazzoletto dopo una soffiata di naso). Ultimo ma non ultimo il generatore di terremoti, un telecomando capace di spegnere i satelliti orbitanti attorno al pianeta e di farli cadere al suolo, con conseguente boato.
- Ironicamente, non tutte le invenzioni di Bosco si rivelano fallimentari. Ad esempio, il suo negozio monta sul serio una griglia di difesa missilistica. Infatti, se in Abe Lincoln Must Die provate a lanciargli contro un'atomica dalla Casa Bianca, il razzo verrà prontamente distrutto dal laser di uno dei suoi satelliti.
- Con i guadagni ottenuti, nella Stagione 2 Bosco decide di trasformare il negozio in un vero e proprio bunker iper-protetto. Smetterà quindi di vendere roba e di ricorrere a buffi travestimenti per nascondersi, affidando la sua incolumità a dei veri sistemi difensivi. La nuova “minaccia”? Una razza aliena (L.O.R.O.) che, secondo lui, lo sta spiando da oltre l'atmosfera...
- Ancora una volta, le incomprensibili paure di Bosco si riveleranno vere. In Chariot of the Dog, infatti, verrà rapito da LORO e portato a bordo della nave madre, un mezzo capace di viaggiare attraverso il tempo e lo spazio. É proprio grazie alla loro macchina del tempo che, per sbaglio, riuscirà a incontrarsi con la madre, in un'epoca antecedente alla nascita di Bosco stesso.
- Bosco, sempre in Chariot of the Dog, si rivelerà essere figlio di un Presidente degli Stati Uniti. Pare che le sue manie di persecuzione su fantomatici attentati terroristici derivino proprio dall'essere figlio diretto del “primo uomo” per eccellenza.
- In Chariot of the Dog potremmo finalmente dare una sbirciata dietro al suo bancone. Sorpresa delle sorpresa, ha nascosto oggetti utilissimi. Oggetti che, se avesse mostrato fin dall'inizio, avrebbero fatto concludere il gioco stesso senza alcun giro di trama.
- Alla fine di Chariot of the Dog, Bosco morirà di paura durante il fatidico incontro con LORO. Sam e Max riusciranno poi a recuperare la sua anima (e quindi a riportarlo in vita) durante una visita all'Inferno.
- La mente dietro tutte le cospirazioni che vedono invischiato Bosco é sua madre. Come già detto prima, a bordo di una nave aliena, Bosco viaggia indietro nel tempo giungendo da sua madre, ancora giovane. Spaventato, le distruggerà il negozio. La donna, per vendicarsi, sguinzaglierà contro quel “tizio misterioso” ogni tipo di calamità, dando al governo e agli investigatori privati il suo identikit, ignorando per decenni interi che si trattasse di quello che - in futuro - sarebbe stato suo figlio.
- Bosco non compare neanche una volta nella Stagione 3 ma, tramite le parole di Bluster Blaster, suo nuovo compagno di ventura, scopriamo che si é trasferito a Las Vegas per fare fortuna. Lì si é sposato, ma é stato colpito da pesanti debiti. Inutile dire che ci aspettiamo di rivederlo in una probabile Stagione 4.
Sam & Max: The Devil's Playhouse
Sam & Max: The Devil's Playhouse
Considerazioni finali sulla Stagione 3 [Spoiler]
Sappiamo che tra voi girano sicuramente dei curiosoni che non dovrebbero leggere questo paragrafetto, quindi evitiamo lo stesso di scrivere qui il grande colpo di scena finale. Ovviamente, daremo lo stesso le ultime considerazioni su questa Stagione appena conclusa, quindi siete avvertiti. Possiamo dire con certezza che, qualitativamente, potrebbe tranquillamente piazzarsi sopra le precedenti due, se non fosse che - dopo ben 11 capitoli - sia davvero difficile sorprendere ancora. Telltale ci é riuscita alla grande, calando di stile in qualche frangente ma regalando decine e decine di perle che rimarranno impresse negli annali videoludici. Il parere finale, quindi, concorda totalmente con quello della recensione (il voto globale della Stagione é 8.5, nel caso ve lo foste perso). Sam e Max tornano alla ribalta nella loro più appassionante avventura di sempre, chiusa da un finale epocale che non mancherà di far parlare nei mesi a venire, almeno fino all'uscita di una (non ancora annunciata, precisiamo) Stagione 4. Gli unici rimpianti? La ventata di freschezza é stata totale, a tratti fin troppo. Per far spazio al rinnovato gameplay, son state messe da parte la storica colonna sonora jazz, i saltuari musical che ci hanno deliziato nelle stagioni antecedenti e alcuni personaggi che, detto sinceramente, ci é dispiaciuto non vedere neanche una volta, Bosco su tutti. Per il resto, entrambi i pollici alzati per The Devil's Playhouse, assolutamente imperdibile per chiunque osi definirsi fan del cane e del coniglio più simpatici di sempre.
Sappiamo che tra voi girano sicuramente dei curiosoni che non dovrebbero leggere questo paragrafetto, quindi evitiamo lo stesso di scrivere qui il grande colpo di scena finale. Ovviamente, daremo lo stesso le ultime considerazioni su questa Stagione appena conclusa, quindi siete avvertiti. Possiamo dire con certezza che, qualitativamente, potrebbe tranquillamente piazzarsi sopra le precedenti due, se non fosse che - dopo ben 11 capitoli - sia davvero difficile sorprendere ancora. Telltale ci é riuscita alla grande, calando di stile in qualche frangente ma regalando decine e decine di perle che rimarranno impresse negli annali videoludici. Il parere finale, quindi, concorda totalmente con quello della recensione (il voto globale della Stagione é 8.5, nel caso ve lo foste perso). Sam e Max tornano alla ribalta nella loro più appassionante avventura di sempre, chiusa da un finale epocale che non mancherà di far parlare nei mesi a venire, almeno fino all'uscita di una (non ancora annunciata, precisiamo) Stagione 4. Gli unici rimpianti? La ventata di freschezza é stata totale, a tratti fin troppo. Per far spazio al rinnovato gameplay, son state messe da parte la storica colonna sonora jazz, i saltuari musical che ci hanno deliziato nelle stagioni antecedenti e alcuni personaggi che, detto sinceramente, ci é dispiaciuto non vedere neanche una volta, Bosco su tutti. Per il resto, entrambi i pollici alzati per The Devil's Playhouse, assolutamente imperdibile per chiunque osi definirsi fan del cane e del coniglio più simpatici di sempre.