Sam & Max: The Devil's Playhouse
di
Davide Ottagono
Gli scheletri nascosti nello scantinato dell'ufficio ben presto si riveleranno essere quelli di Sameth e Maximus, avi di Sam e Max. Il proiettore magico posizionato di fianco a loro ci aiuterà a rivivere le loro eroiche gesta accadute 100 anni prima, dalla partenza in Egitto al recupero della “scatola da giochi del diavolo” per conto di un misterioso mandante. Cosa ci faceva la scatola nello scantinato? Da quanto tempo era lì? Ma soprattutto, é un caso che fosse nascosta proprio sotto la casa di Sam e Max? E a cosa serve riunire tutti i giocattoli? Perché il loro potere fa gola a tutti i più grandi criminali della galassia? The Tomb of Sammun-Mak rivelerà questo ed altro. Capolavoro di trama e di gameplay, si rivela essere - a sorpresa - uno dei migliori capitoli dell'intera saga. Qual é il suo segreto? Il fatto che abbia messo apposto molti degli storici punti deboli della serie, ad esempio. Dite addio a qualsivoglia riciclo di ambientazioni, per dirne una: il numero di scenari visitabili e la loro varietà é a dir poco esorbitante. Si passa da teatri americani alle strade cittadine, da interni casalinghi a treni in corsa, da tombe egizie a scontri con boss sempre sul filo del rasoio. L'atmosfera da vecchio film d'avventura é palpabile, e tutto questo amalgamato ad una sceneggiatura ricca di spunti interessanti e di rivelazioni sul passato di alcuni personaggi, come Jurgen o gli stessi Sam e Max. A corredo, nuovi interessanti giocattoli, come il pupazzo da ventriloquo o il “barattolo di noccioline”, una sorta di borsa multiuso alla Mary Poppins. Viaggiando avanti e indietro a piacimento nella pellicola tramite i quattro nastri a disposizione, non possiamo non citare la geniale parodia fatta ad Agatha Christie e al suo “Assassinio sull'Orient Express”.
La pausa toilette di Sam si rivela letale. Mentre il compagno é via, e mentre Max é impegnato a vedere lo scontro finale nel film, Skunkape - che in qualche modo si é liberato dalla morsa della Zona Penale - riesce finalmente a mettere le mani sul coniglio. Più precisamente sul suo cervello, fonte di tutti quei misteriosi poteri. They Stole Max's Brain, Sam non riesce a pensare ad altro. Max é ora lì, morto e con il cranio aperto, e il suo partner non può fare nulla per riportarlo indietro. Tranne che recuperare il pezzo rubato, forse. Non é così facile visto che Sam, accecato dall'ira, decide di abbandonare i buoni modi da poliziotto per dei metodi più rudi e violenti. Il protagonista in versione “noir” é quanto di più impagabile si possa vedere, con i suoi deprimenti monologhi interiori e le sue passeggiate nelle nebbiosa New York illuminata solo dalle insegne al neon dei locali. Interrogando i vari testimoni (interessante infatti anche questa nuova possibilità di gameplay), si arriverà ben presto al Museo di Storia Nazionale, dove Skunkape e Paperwaite, vecchia conoscenza dal secondo capitolo, si battagliano per il possesso del cervello di Max. Qui Sam stringerà amicizia con un antico faraone che lo aiuterà nella missione di salvataggio dell'amico. A differenza di quanto si possa pensare, questo fantomatico recupero arriverà a metà gioco, e non alla fine. Non vi sveliamo cosa accadrà nella seconda parte dell'episodio, ma il cambio sorprendente (e forse anche un po' troppo repentino) non mancherà di lasciarvi a bocca aperta, con l'apparizione di un nuovo, inaspettato nemico ed una serie di scontri finali assolutamente indimenticabili.
La pausa toilette di Sam si rivela letale. Mentre il compagno é via, e mentre Max é impegnato a vedere lo scontro finale nel film, Skunkape - che in qualche modo si é liberato dalla morsa della Zona Penale - riesce finalmente a mettere le mani sul coniglio. Più precisamente sul suo cervello, fonte di tutti quei misteriosi poteri. They Stole Max's Brain, Sam non riesce a pensare ad altro. Max é ora lì, morto e con il cranio aperto, e il suo partner non può fare nulla per riportarlo indietro. Tranne che recuperare il pezzo rubato, forse. Non é così facile visto che Sam, accecato dall'ira, decide di abbandonare i buoni modi da poliziotto per dei metodi più rudi e violenti. Il protagonista in versione “noir” é quanto di più impagabile si possa vedere, con i suoi deprimenti monologhi interiori e le sue passeggiate nelle nebbiosa New York illuminata solo dalle insegne al neon dei locali. Interrogando i vari testimoni (interessante infatti anche questa nuova possibilità di gameplay), si arriverà ben presto al Museo di Storia Nazionale, dove Skunkape e Paperwaite, vecchia conoscenza dal secondo capitolo, si battagliano per il possesso del cervello di Max. Qui Sam stringerà amicizia con un antico faraone che lo aiuterà nella missione di salvataggio dell'amico. A differenza di quanto si possa pensare, questo fantomatico recupero arriverà a metà gioco, e non alla fine. Non vi sveliamo cosa accadrà nella seconda parte dell'episodio, ma il cambio sorprendente (e forse anche un po' troppo repentino) non mancherà di lasciarvi a bocca aperta, con l'apparizione di un nuovo, inaspettato nemico ed una serie di scontri finali assolutamente indimenticabili.
Sam & Max: The Devil's Playhouse
Sam & Max: The Devil's Playhouse
Considerazioni finali sulla Stagione 3 [Spoiler]
Sappiamo che tra voi girano sicuramente dei curiosoni che non dovrebbero leggere questo paragrafetto, quindi evitiamo lo stesso di scrivere qui il grande colpo di scena finale. Ovviamente, daremo lo stesso le ultime considerazioni su questa Stagione appena conclusa, quindi siete avvertiti. Possiamo dire con certezza che, qualitativamente, potrebbe tranquillamente piazzarsi sopra le precedenti due, se non fosse che - dopo ben 11 capitoli - sia davvero difficile sorprendere ancora. Telltale ci é riuscita alla grande, calando di stile in qualche frangente ma regalando decine e decine di perle che rimarranno impresse negli annali videoludici. Il parere finale, quindi, concorda totalmente con quello della recensione (il voto globale della Stagione é 8.5, nel caso ve lo foste perso). Sam e Max tornano alla ribalta nella loro più appassionante avventura di sempre, chiusa da un finale epocale che non mancherà di far parlare nei mesi a venire, almeno fino all'uscita di una (non ancora annunciata, precisiamo) Stagione 4. Gli unici rimpianti? La ventata di freschezza é stata totale, a tratti fin troppo. Per far spazio al rinnovato gameplay, son state messe da parte la storica colonna sonora jazz, i saltuari musical che ci hanno deliziato nelle stagioni antecedenti e alcuni personaggi che, detto sinceramente, ci é dispiaciuto non vedere neanche una volta, Bosco su tutti. Per il resto, entrambi i pollici alzati per The Devil's Playhouse, assolutamente imperdibile per chiunque osi definirsi fan del cane e del coniglio più simpatici di sempre.
Sappiamo che tra voi girano sicuramente dei curiosoni che non dovrebbero leggere questo paragrafetto, quindi evitiamo lo stesso di scrivere qui il grande colpo di scena finale. Ovviamente, daremo lo stesso le ultime considerazioni su questa Stagione appena conclusa, quindi siete avvertiti. Possiamo dire con certezza che, qualitativamente, potrebbe tranquillamente piazzarsi sopra le precedenti due, se non fosse che - dopo ben 11 capitoli - sia davvero difficile sorprendere ancora. Telltale ci é riuscita alla grande, calando di stile in qualche frangente ma regalando decine e decine di perle che rimarranno impresse negli annali videoludici. Il parere finale, quindi, concorda totalmente con quello della recensione (il voto globale della Stagione é 8.5, nel caso ve lo foste perso). Sam e Max tornano alla ribalta nella loro più appassionante avventura di sempre, chiusa da un finale epocale che non mancherà di far parlare nei mesi a venire, almeno fino all'uscita di una (non ancora annunciata, precisiamo) Stagione 4. Gli unici rimpianti? La ventata di freschezza é stata totale, a tratti fin troppo. Per far spazio al rinnovato gameplay, son state messe da parte la storica colonna sonora jazz, i saltuari musical che ci hanno deliziato nelle stagioni antecedenti e alcuni personaggi che, detto sinceramente, ci é dispiaciuto non vedere neanche una volta, Bosco su tutti. Per il resto, entrambi i pollici alzati per The Devil's Playhouse, assolutamente imperdibile per chiunque osi definirsi fan del cane e del coniglio più simpatici di sempre.