Savage Moon

di Davide Ottagono
Si sa, a Natale siamo tutti più buoni. E proprio in segno della nostra bontà, oggi abbiamo deciso di vivisezionare quello che é il nuovo baluardo del “Tower Defense”, ultima esclusiva dello Store PS3. Come dite? Ne siamo obbligati perché é il nostro lavoro?

Pignoleria a parte, iniziamo con lo specificare come il suddetto Savage Moon sia un prodotto per pochi, senza mezzi termini. Per chi non lo sapesse, il Tower Defense é un sotto-genere nato dalla costola degli strategici in tempo reale, quegli RTS che da decenni impazzano sui nostri computer di casa. Qual é la differenza? Principalmente il distacco risiede nell'essere impossibilitati ad attaccare, essendo costretti quindi a respingere numerose ondate di nemici edificando solo strutture difensive (da qui il nome). Esatto, un po' come Pixel Junk Monsters, altro famoso titolo digital-delivered. Ma bando alle ciance, e scopriamo assieme cosa Savage Moon sia in grado di offrirci.




Il nostro fine ultimo sarà proteggere la postazione mineraria di turno dall'assalto di famelici insetti alieni, il tutto per un certo tot di ondate. Come facilmente intuibile, l'ambientazione generale ripescherà a piene mani da stra-abusati classici del cinema hollywoodiano (mai sentito Starship Troopers?), proponendo bestiacce extra-terrestri da sopprimere, pianeti indifesi da salvare e qualunque altra terza cosa sia in linea con la moda del momento. Armati di ... cursore, dovremo decidere in tutta fretta dove posizionare le nostre roccaforti, per impedire al meglio l'avanzata ostile e per cercare di giungere alla fine del livello in corso con meno danni possibili. Da tenere in considerazione la struttura stessa delle varie zone, in modo così da prevedere gli spostamenti insettoidi e creare di conseguenza tattiche maggiormente efficaci. Come lecito aspettarsi, l'eterogeneità degli avversari ci spingerà a ponderare per benino prima di costruire qualsiasi torre, categoricamente suddivise per l'effetto che hanno sui diversi tipi di rivali.

Torrette di terra, contraerea, raggi laser, posti di blocco: insomma, tutto il necessario per sopravvivere anche alla più apocalittica delle invasioni. Naturalmente, tenere sott'occhio il numero di fondi disponibili sarà cosa buona e giusta, soprattutto se non ci si vuol trovare a corto di materiale nel bel mezzo di una battaglia. Centellinare le spese é quindi la regola fissa per ambire alla vittoria, mai troppo scontata, anche grazie ad un livello di difficoltà che, seppur aperto a tutti (ringraziamo il chiarissimo tutorial in-game, a riguardo), ascenderà vertiginosamente conflitto dopo conflitto.
Citiamo anche il supporto alle classifiche online, sufficiente sprono per riprovare allo spasmo ogni livello già ultimato nel tentativo di migliorarsi sempre più.

Se proprio dovessimo trovare un difetto in Savage Moon, questo risiederà proprio nella sua natura consolara. Se i Real Time Strategy sono da sempre motivo di vanto dei PC, un motivo ci sarà. Mouse e tastiera, a conti fatti, risultano essere come al solito più immediati e precisi degli analogici del SixAxis (come se non lo sapessimo già). Rimanere lucidi anche nelle situazioni più caotiche, pad alla mano, non sarà mai una godibile passeggiata, proprio a causa dei motivi sopraccitati. Per il resto, fila liscio come l'olio; esattamente come il motore di gioco, che, nonostante passi in secondo piano in giochi simili, svolge egregiamente il proprio lavoro, proponendo un'apprezzabile fluidità anche con centinaia di elementi su schermo e vantando al contempo texture naturali di ottima caratura e profondità.

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