Shank 2
di
Davide Ottagono
L'originale Shank era un prodotto intrigante, bello a vedersi e dalle mille pretese. Almeno apparentemente faceva tutto bene, offrendo ad un prezzo molto contenuto un gioiello di grafica e giocabilità davvero raro ai giorni d'oggi. La verità, però, é che dopo qualche ora cominciava a mostrare il fianco a decine di difetti. Il gameplay poco profondo faticava ad innovarsi già dopo la prima ora di gioco, finendo per affossare e rendere ripetitivo un titolo che - sulla carta - puntava molto più in alto. Generalmente, un seguito serve proprio a questo: avere una seconda possibilità.
Che Shank 2 sia la ribalta? Sì e no, ad essere sinceri. Anzi, a dirla tutta, ad un primo impatto sembra di ritrovarsi di fronte allo stesso identico gioco. Un'espansione, insomma, un mero continuo che non sembra distaccarsi per nulla da quanto già visto in precedenza. Proseguendo un po', però, ci si rende conto che, in parte, era solo un preconcetto infondato. Il gameplay é più veloce, c'é qualche mossa in più, é stata aggiunta l'interattività con gli ambienti e - soprattutto - tanti extra aiutano ad incrementare la longevità del titolo, una volta che l'avventura principale é stata portata al termine. Sotto una carrozzeria che sembra totalmente immutata, insomma, ci sono dei cavalli che pian piano iniziano a dire la loro.
La trama riprende svariati anni dopo gli accadimenti del capostipite. Shank ha vendicato la morte della sua fidanzata, si é liberato del suo mentore e ha cambiato vita. Ora é finalmente libero dal fardello che tanto gli era pesato, poteva tornare alle sue origini, al luogo che gli aveva dati i natali. Shank, infatti, non ha genitori e, assieme a tanti altri, é stato cresciuto in un orfanotrofio limitrofo ad una zona di guerra. Dopo tutto questo tempo, il conflitto si é evoluto e ha portato alla creazione di una resistenza locale, composta principalmente dai suoi fratellastri, in lotta contro il tirannico regime che cerca di appropriarsi del luogo. Shank cadrà proprio a fagiolo per aiutare la sua “famiglia” a liberarsi del malvagio dittatore.
La trama, ancora una volta, é raccontata attraverso stilosissimi intramezzi cartoon ricchi di adrenalina e di “gore”. Lo stile, in fin dei conti, é l'aspetto che nuovamente riesce a far risaltare un prodotto dal prezzo così contenuto. Il gameplay, invece, é rimasto in linea di massima lo stesso. Per chi non lo sapesse, Shank é un violentissimo picchiaduro a scorrimento bidimensionale con qualche elemento platform sparso qua e là. Si viaggia da un punto A ad un punto B liberandosi della vagonata di nemici che il boss di turno (come sempre in attesa alla fine di ogni livello) ci sguinzaglierà contro, e si assiste al nuovo filmato. Il concept é semplice, ma bene o male funziona. E, soprattutto, questa volta tende meno ad annoiare.
Neanche Shank 2, come il predecessore, riesce a rinnovarsi granché - mondo dopo mondo - ma il tutto é stato reso più accattivante dall'introduzione di un paio di novità. Il contrattacco, ad esempio. Premendo l'apposito tasto quando un avversario é in procinto di attaccare, potremo rigirargli il colpo con una “counter” sadica come non mai. In più, a volte potrà capitarci di incrociare vari pulsanti utili ad interagire con lo sfondo, così da fare danni extra a chiunque sia nei paraggi (l'attivazione di una determinata trappola, per fare un esempio). Il gameplay di contorno già consolidato fa il resto. Le battaglie con alternanza di armi bianche e da fuoco funzionano ancora alla grande: sono fluide e soddisfacenti come in passato, e concedono tantissimo alla fantasia del giocatore. Da non dimenticare la nuovissima possibilità di raccogliere da terra le armi dei nemici, che andranno ad unirsi al nostro equipaggiamento per un tempo limitato.
L'avventura in singolo, in definitiva, dura ancora poco. Prevedibile, visto il prezzo budget a cui Shank 2 viene venduto. In un pomeriggio sarà possibilissimo arrivare ai titoli di coda, ma fortunatamente una vagonata di extra convinceranno chiunque a non abbandonarlo dopo poco. Parliamo di medagliette, di difficilissimi Trofei e di modalità cooperative da affrontare online o dalla stessa console. La modalità Orda, in questo senso, é una delle novità più interessanti. Per il resto, ci ritroviamo di nuovo di fronte ad un gioco che fa del proprio comparto audio-visivo il suo cavallo di battaglia. L'arte 2D é come sempre epocale, e le canzoni di sottofondo aiutano a ricreare un contesto da film di guerra assolutamente da non sottovalutare.
Che Shank 2 sia la ribalta? Sì e no, ad essere sinceri. Anzi, a dirla tutta, ad un primo impatto sembra di ritrovarsi di fronte allo stesso identico gioco. Un'espansione, insomma, un mero continuo che non sembra distaccarsi per nulla da quanto già visto in precedenza. Proseguendo un po', però, ci si rende conto che, in parte, era solo un preconcetto infondato. Il gameplay é più veloce, c'é qualche mossa in più, é stata aggiunta l'interattività con gli ambienti e - soprattutto - tanti extra aiutano ad incrementare la longevità del titolo, una volta che l'avventura principale é stata portata al termine. Sotto una carrozzeria che sembra totalmente immutata, insomma, ci sono dei cavalli che pian piano iniziano a dire la loro.
La trama riprende svariati anni dopo gli accadimenti del capostipite. Shank ha vendicato la morte della sua fidanzata, si é liberato del suo mentore e ha cambiato vita. Ora é finalmente libero dal fardello che tanto gli era pesato, poteva tornare alle sue origini, al luogo che gli aveva dati i natali. Shank, infatti, non ha genitori e, assieme a tanti altri, é stato cresciuto in un orfanotrofio limitrofo ad una zona di guerra. Dopo tutto questo tempo, il conflitto si é evoluto e ha portato alla creazione di una resistenza locale, composta principalmente dai suoi fratellastri, in lotta contro il tirannico regime che cerca di appropriarsi del luogo. Shank cadrà proprio a fagiolo per aiutare la sua “famiglia” a liberarsi del malvagio dittatore.
La trama, ancora una volta, é raccontata attraverso stilosissimi intramezzi cartoon ricchi di adrenalina e di “gore”. Lo stile, in fin dei conti, é l'aspetto che nuovamente riesce a far risaltare un prodotto dal prezzo così contenuto. Il gameplay, invece, é rimasto in linea di massima lo stesso. Per chi non lo sapesse, Shank é un violentissimo picchiaduro a scorrimento bidimensionale con qualche elemento platform sparso qua e là. Si viaggia da un punto A ad un punto B liberandosi della vagonata di nemici che il boss di turno (come sempre in attesa alla fine di ogni livello) ci sguinzaglierà contro, e si assiste al nuovo filmato. Il concept é semplice, ma bene o male funziona. E, soprattutto, questa volta tende meno ad annoiare.
Neanche Shank 2, come il predecessore, riesce a rinnovarsi granché - mondo dopo mondo - ma il tutto é stato reso più accattivante dall'introduzione di un paio di novità. Il contrattacco, ad esempio. Premendo l'apposito tasto quando un avversario é in procinto di attaccare, potremo rigirargli il colpo con una “counter” sadica come non mai. In più, a volte potrà capitarci di incrociare vari pulsanti utili ad interagire con lo sfondo, così da fare danni extra a chiunque sia nei paraggi (l'attivazione di una determinata trappola, per fare un esempio). Il gameplay di contorno già consolidato fa il resto. Le battaglie con alternanza di armi bianche e da fuoco funzionano ancora alla grande: sono fluide e soddisfacenti come in passato, e concedono tantissimo alla fantasia del giocatore. Da non dimenticare la nuovissima possibilità di raccogliere da terra le armi dei nemici, che andranno ad unirsi al nostro equipaggiamento per un tempo limitato.
L'avventura in singolo, in definitiva, dura ancora poco. Prevedibile, visto il prezzo budget a cui Shank 2 viene venduto. In un pomeriggio sarà possibilissimo arrivare ai titoli di coda, ma fortunatamente una vagonata di extra convinceranno chiunque a non abbandonarlo dopo poco. Parliamo di medagliette, di difficilissimi Trofei e di modalità cooperative da affrontare online o dalla stessa console. La modalità Orda, in questo senso, é una delle novità più interessanti. Per il resto, ci ritroviamo di nuovo di fronte ad un gioco che fa del proprio comparto audio-visivo il suo cavallo di battaglia. L'arte 2D é come sempre epocale, e le canzoni di sottofondo aiutano a ricreare un contesto da film di guerra assolutamente da non sottovalutare.
Shank 2
Shank 2
In definitiva, Shank 2 é Shank, solo con qualche novità in più. I combattimenti sono leggermente più completi ed accattivanti, e la campagna in singolo é accompagnata da modalità multiplayer che promettono di far durare il gioco un pelo in più. Per il resto, se vi é piaciuto il primo, troverete ancora una volta pane per i vostri denti. Non parliamo assolutamente di un gioco chissà quanto migliore, ma di un pacchetto leggermente più completo. Purtroppo, é ancora tutto completamente in inglese.
Voto: 8
Voto: 8