Sim & Racing Corner - Puntata 2
di
Francesco Romagnoli
SIMULATORI, QUESTI PRESUNTI TALI.
Per simulazione, in ambito videoludico, di solito si intende un videogame od un software in grado di ricreare in termini fondamentalmente realistici le dinamiche che possiamo osservare ogni giorno nel mondo concreto.
In questa puntata della rubrica sui simulatori ed i racing gamesdesidero approfondire un aspetto, una distinzione, per far chiarezza su di unparticolare sul quale spesso l'utenza cade in errore quando confondela simulazione fisica, ovvero quella che riproduce in termini virtuali aspetti tangibili quali il comportamento di una vettura, la risposta di un mezzo alle sollecitazioni a cui viene indotto attraverso l'engine fisico rispondente a parametri numerici precisi, con la simulazione “situazionale”, ovvero tutti gli aspetti che cercano di ricreare una situazione rassomigliante alla realtà ma senza appoggiarsi a motori fisici o dati parametrabili, bensi agghindando l'esperienza virtuale con effetti grafici o di contorno in grado di far “percepire” aspetti che ricordano l'esperienza reale e aiutano nell'immedesimazione, ad esempio tramite l'offuscamento della vista di un pilota o la possibilità di compiere azioni molto approfondite nel dettaglio, come l'azionamento dei tergicristalli o delle frecce di svolta.
Coglieremo l'occasione per parlarne attraverso due giochi che hanno “acceso i loro motori” proprio in questi giorni, ovvero una bizzarra simulazione su PC, ed il tanto atteso titolo rallystico di Codemasters, Dirt 3.
Per chi fosse interessato prettamente al mio hands-on su questo gioco, consiglio quindi di saltare la parte sottostante epassare direttamente al capitolo dedicato.
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UNA PICCOLA INTRO
Non appena mi sono re-impossessato di un PC prestazionale, dopo decadi di astinenza dal gaming su di questa piattaforma, la prima cosa che ho fatto é stato recuperare tutta la lista di simulatori di guida che da quell' aprile di diversi anni fa (quando l'ennesimo crash software del mio notebook si era tramutato in un “crash hardware” operato sullo stesso da parte mia) non avevo potuto possedere (ma solo provare ed esaminare attraverso la strumentazione offerta dagli amici appassionati).
Qualcosa avevo già in casa, dato che le offerte editoriali rintracciate in edicola od altrove ( capolavori imprescindibili quali GTR, GT Legends, rFactor) non me le ero lasciate sfuggire, conscio che prima o poi sarei tornato a calcare la scena. Il resto invece me lo sono recuperato in questi giorni, tramite acquisto on-line ma soprattutto attraverso un'odissea che mi ha portato a visitare 7 gamestop, 6 negozietti privati, ed altrettanti distributori di elettronica all'ingrosso, in un solo giorno assieme ad un amico (esperienza che magari vi racconterò in un prossimo podcast di Onda Ludica).
Ovviamente ho fatto incetta dei giochi Simbin, ho recuperato vecchi MOD di GP Legends, ho acquistato Netkar...poi, come al solito, ésuccesso che il mio spirito completista ha preso il sopravvento su di me, e la ricerca mi ha portato a conoscenza di altri simulatori “alternativi” in campo motoristico.
Simulatori di camion (Truck Simulators, 18 Wheels of steel..) di autobus, di mezzi escavatori.
Di molti di questi ve ne parlerò in futuro, dato che me ne sono già procurato una notevole scorta, ma ho cominciato ad esaminarli ed approfondirli con calma.
In questo caso invece vi voglio parlare dell'esponente che da subito ha colpito la mia attenzione, quello che mi ha fatto pensare “ora simulano davvero di tutto”. Non sto parlando del simulatore dei mezzi di manutenzione delle strade (spargi catrame, e rullo compressore), né di quello che simula i mezzi di demolizione (una bella gru con la palla da frantumare i grattacieli può sembrare persino da blockbuster come attrattiva). Per ora posticipo persino il simulatore di mezzi di campagna, sebbene il mietitrebbia e le immagini del suo funzionamento mi avessero fatto vacillare.
No, questa volta vi voglio parlare del “simulatore di camion della spazzatura”.
GARBAGE TRUCK SIMULATOR
Ebbene si. Nonostante lo sbeffeggiamento dei colleghi, le prese in giro da parte degli amici, quando gli raccontavo che il titolo di cui ero alla ricerca in questi giorni era un simulatore “di netturbino”, sono riuscito a portare a termine l'operazione, e non appena il gioco é uscito sul suolo italiano, mi sono fiondato in un Gamestop ad acquistarne una copia (rigorosamente fisica), l'unica di cui era stato dotato quel negozio (maledetti distributori che non capiscono il grosso potenziale di un simile titolo!).
Come al solito, dopo l'installazione provvedo ad effettuare le regolazioni di rito, rigorosamente PRIMA di scendere in pist...ehm, in strada.
Il mio spirito plug'n'play subisceun pocoil ritorno ai settaggi grafici, e soprattutto lamenta la mancanza di uno standard un po' più affermato in merito alla compatibilità ed alla facilità di settaggio dei comandi quando si ha a che fare con controllers, per non parlare dei volanti.
Subito noto che il gioco ha gli inevitabili bug di inizio carriera: immagini dei camion che in alcuni elenchi presentano una definizione sgranata, che poi tornano visibili se si modifica il setting dello schermo, per poi tornare indistinguibiliin una prova successiva...uff..vabbene tralasciamo la polemica su questi glitch, in fondo si tratta di una piccola software house, cerchiamo di resettare le nostre pretese e vediamo di scendere in strada.
Nel frattempo scopriamo che si tratta in realtà di un gestore di un'impresa di raccolta della spazzatura a tutto tondo, in cui le missioni in strada non sono che l'attuazione pratica della strategia di controllo messa in piedi scegliendo quali contratti adempiere, di quali mezzi avvalersi nella propria flotta...si sceglie persino la tipologia di bidoni ed il loro colore...anche se ad influire veramente sonole poche scelte di base,tra le quali, ovviamente,la scelta delmezzo adatto la fa da padrone.
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Sistemate anche queste formalità, finalmente ci troviamo in cabina, pronti ad avviare il motore, ingranare le marce e partire.
La prima missione da noi selezionata, che consiste nella raccolta di un tot di spazzatura da appositi bidoni porta a porta, implica una prima fase di trasferimento.
Già da questa prima sezione capiamo che forse la simulazione non va nella direzione che noi auspicavamo.
Cercherò di esser chiaro. E' palese che il guidare un camion della spazzatara, od un autobus, od un treno, potrà sembrare a molti un'incombenza noiosa, senza alcuna attrattiva.
Tuttavia il fascino che certi mezzi meccanici sanno suscitare é clamoroso. Basta pensare a quanti appassionati esistono riguardo i complicati simulatori di volo o, appunto, i mezzi su rotaia.
Personalmente, la parte che più mi affascina nel controllo di questi mezzi (e credo che la cosa coincida con molti altri appassionati del genere) é la sensibilità e la coordinazione richiesta nei comandi.
Il poter gestire la virata di un bestione dei cieli mentre si percepisce tutta la sua pesantezza e la delicatezza della manovra per non tramutarla in tragedia.
In un treno bisogna invece gestire potenza, velocità e programmare il percorso in modo oculato, per non arrivare in ritardo, o per fermare il mezzo negli spazi prescritti, senza ricorrere a brusche manovre.
Ecco, in un simulatore di camion la maggiore attrattiva dovrebbe essere quello di guidare avendo la giusta sensibilità, spingendo sul gas ma con la consapevolezza degli spazi di frenata che potrebbero occorrere al mezzo pesante, effettuando le manovre di parcheggio e di svolta con la giusta perizia, senza avere incidenti.
Magari persino effettuare quelle operazioni delicate come l'aggancio del rimorchio.
Qui invece ci si accorge sin dai primi chilometri percorsi che guidare il mezzo é sin troppo facile. Si, c'é una certa pesantezza, ma il camion frena in spazi sin troppo limitati per il suo peso. Risente in minima parte di eventuali aspetti come gli spostamenti di carico o il bloccaggio dei pneumatici.
Tuttavia non é questo il lato dolente del gioco, che in fondo dal punto di vista della guida in mezzo al traffico si difende anche: un minimo di soddisfazione nel cercare di mantenere la giusta velocità di crociera, nel prendere le misure per evitare brusche frenate e lenti riavvii tra un semaforo e l'altro, c'é.
Purtroppo, una volta arrivato alla fase di raccolta ho ricevuto la delusione maggiore.
Si perché se c'é una cosa che caratterizza il camion della spazzatura come mezzo é proprio la sua fase di raccolta. La parte intrigante potrebbe essere quella di riuscire a manovrare il mezzo in modo da allinearsi bene con i bidoni, evitando perdite di tempo eccessive o danni al mezzo, alle proprietà od ai bidoni stessi nella manovra.
Il brivido, se così possiamo definirlo, dovrebbe essere quello di avere un tempo limitato e di dover gestire le operazioni suddette con la giusta sensibilità e coordinazione.
Esattamente come in una Formula 1: si deve accelerare ed andare il più forte possibile, senza però sbagliare e provocare un incidente. Acceleratore, freno, sterzo, cambio: sono tutti gli strumenti che ci vengono forniti per la ricerca della traiettoria migliore, per l'evitare il pattinamento od il bloccaggio delle gomme.
Qui, con un camion della spazzatura si sarebbe potuto ricreare lo stesso la pressione per il raggiungimento di un obiettivo: al posto della traiettoria in pista c'é il posizionamento nei pressi del bidone, con tanto di “staccata all'ultimo” , al posto del sorpasso c'é la gestione del braccio manovratore in modo delicato, per non rompere nulla, ma senza prendersela troppo comoda con il tempo che scorre.
Invece nulla di tutto ciò: arrivati nei pressi di un bidone l'unica cosa spettante al guidatore é l'azionamento del freno di stazionamento per poter passare così al comando in prima persona del netturbino che scede dal camion, “aggancia” il bidone in modo automatico, semplicemente attraverso un semplice click di conferma del mouse, lo avvicina al camion in una posizione approssimativa, quel tanto che basta per stare nel riquadrino, e noi attraverso il camion non dovremo far altro che attivare il meccanismo in modo totalmente routinario, senza il bisogno di prestare attenzione ad alcun eccesso, senza la preoccupazione di poter effettuare alcuna manovra azzardata. Dobbiamo solo ricordarci la banale sequenza di azioni da compiere.
Ecco che quindi la raccolta di spazzatura tra un bidone e l'altro diventa un'azione questa volta sì, davvero noiosa, senza alcuna attrattiva, se non quella di individuare il percorso migliore per impiegare meno tempo, ed il posizionamento del camion per riuscire a far raccogliere più bidoni al netturbino senza dover ogni volta effettuare le lente e noiose operazioni di rientro del meccanismo prima di ripartire.
La delusione permane nel tragitto di ritorno, dove lo sconforto ci porta a “bruciare” qualche semaforo rosso, dato che la multa é minima, e guidare con poca attenzione, senza nemmeno preoccuparci di assegnare i tasti per l'accensione delle frecce di direzione, dato che all'atto pratico non servono a nulla, se non a complicare la disposizione dei tasti.
Parcheggiamo e scendiamo affranti da una dura e noiosa “sessione di lavoro”. Il mio completismo mi porterà a continuare l'esperienza del guidatore di camion della spazzatura? La cosa si fa poco probabile, dato che fortunatamente il mondo PC offre una tale schiera di simulazioni davvero emozionanti da utilizzare, ed una tale mole di Mod da esplorare, che questa impresa non sembra valere la pena.
E' duro il mestiere del netturbino...quando non é simulativo!
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Per simulazione, in ambito videoludico, di solito si intende un videogame od un software in grado di ricreare in termini fondamentalmente realistici le dinamiche che possiamo osservare ogni giorno nel mondo concreto.
In questa puntata della rubrica sui simulatori ed i racing gamesdesidero approfondire un aspetto, una distinzione, per far chiarezza su di unparticolare sul quale spesso l'utenza cade in errore quando confondela simulazione fisica, ovvero quella che riproduce in termini virtuali aspetti tangibili quali il comportamento di una vettura, la risposta di un mezzo alle sollecitazioni a cui viene indotto attraverso l'engine fisico rispondente a parametri numerici precisi, con la simulazione “situazionale”, ovvero tutti gli aspetti che cercano di ricreare una situazione rassomigliante alla realtà ma senza appoggiarsi a motori fisici o dati parametrabili, bensi agghindando l'esperienza virtuale con effetti grafici o di contorno in grado di far “percepire” aspetti che ricordano l'esperienza reale e aiutano nell'immedesimazione, ad esempio tramite l'offuscamento della vista di un pilota o la possibilità di compiere azioni molto approfondite nel dettaglio, come l'azionamento dei tergicristalli o delle frecce di svolta.
Coglieremo l'occasione per parlarne attraverso due giochi che hanno “acceso i loro motori” proprio in questi giorni, ovvero una bizzarra simulazione su PC, ed il tanto atteso titolo rallystico di Codemasters, Dirt 3.
Per chi fosse interessato prettamente al mio hands-on su questo gioco, consiglio quindi di saltare la parte sottostante epassare direttamente al capitolo dedicato.
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UNA PICCOLA INTRO
Non appena mi sono re-impossessato di un PC prestazionale, dopo decadi di astinenza dal gaming su di questa piattaforma, la prima cosa che ho fatto é stato recuperare tutta la lista di simulatori di guida che da quell' aprile di diversi anni fa (quando l'ennesimo crash software del mio notebook si era tramutato in un “crash hardware” operato sullo stesso da parte mia) non avevo potuto possedere (ma solo provare ed esaminare attraverso la strumentazione offerta dagli amici appassionati).
Qualcosa avevo già in casa, dato che le offerte editoriali rintracciate in edicola od altrove ( capolavori imprescindibili quali GTR, GT Legends, rFactor) non me le ero lasciate sfuggire, conscio che prima o poi sarei tornato a calcare la scena. Il resto invece me lo sono recuperato in questi giorni, tramite acquisto on-line ma soprattutto attraverso un'odissea che mi ha portato a visitare 7 gamestop, 6 negozietti privati, ed altrettanti distributori di elettronica all'ingrosso, in un solo giorno assieme ad un amico (esperienza che magari vi racconterò in un prossimo podcast di Onda Ludica).
Ovviamente ho fatto incetta dei giochi Simbin, ho recuperato vecchi MOD di GP Legends, ho acquistato Netkar...poi, come al solito, ésuccesso che il mio spirito completista ha preso il sopravvento su di me, e la ricerca mi ha portato a conoscenza di altri simulatori “alternativi” in campo motoristico.
Simulatori di camion (Truck Simulators, 18 Wheels of steel..) di autobus, di mezzi escavatori.
Di molti di questi ve ne parlerò in futuro, dato che me ne sono già procurato una notevole scorta, ma ho cominciato ad esaminarli ed approfondirli con calma.
In questo caso invece vi voglio parlare dell'esponente che da subito ha colpito la mia attenzione, quello che mi ha fatto pensare “ora simulano davvero di tutto”. Non sto parlando del simulatore dei mezzi di manutenzione delle strade (spargi catrame, e rullo compressore), né di quello che simula i mezzi di demolizione (una bella gru con la palla da frantumare i grattacieli può sembrare persino da blockbuster come attrattiva). Per ora posticipo persino il simulatore di mezzi di campagna, sebbene il mietitrebbia e le immagini del suo funzionamento mi avessero fatto vacillare.
No, questa volta vi voglio parlare del “simulatore di camion della spazzatura”.
GARBAGE TRUCK SIMULATOR
Ebbene si. Nonostante lo sbeffeggiamento dei colleghi, le prese in giro da parte degli amici, quando gli raccontavo che il titolo di cui ero alla ricerca in questi giorni era un simulatore “di netturbino”, sono riuscito a portare a termine l'operazione, e non appena il gioco é uscito sul suolo italiano, mi sono fiondato in un Gamestop ad acquistarne una copia (rigorosamente fisica), l'unica di cui era stato dotato quel negozio (maledetti distributori che non capiscono il grosso potenziale di un simile titolo!).
Come al solito, dopo l'installazione provvedo ad effettuare le regolazioni di rito, rigorosamente PRIMA di scendere in pist...ehm, in strada.
Il mio spirito plug'n'play subisceun pocoil ritorno ai settaggi grafici, e soprattutto lamenta la mancanza di uno standard un po' più affermato in merito alla compatibilità ed alla facilità di settaggio dei comandi quando si ha a che fare con controllers, per non parlare dei volanti.
Subito noto che il gioco ha gli inevitabili bug di inizio carriera: immagini dei camion che in alcuni elenchi presentano una definizione sgranata, che poi tornano visibili se si modifica il setting dello schermo, per poi tornare indistinguibiliin una prova successiva...uff..vabbene tralasciamo la polemica su questi glitch, in fondo si tratta di una piccola software house, cerchiamo di resettare le nostre pretese e vediamo di scendere in strada.
Nel frattempo scopriamo che si tratta in realtà di un gestore di un'impresa di raccolta della spazzatura a tutto tondo, in cui le missioni in strada non sono che l'attuazione pratica della strategia di controllo messa in piedi scegliendo quali contratti adempiere, di quali mezzi avvalersi nella propria flotta...si sceglie persino la tipologia di bidoni ed il loro colore...anche se ad influire veramente sonole poche scelte di base,tra le quali, ovviamente,la scelta delmezzo adatto la fa da padrone.
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Sistemate anche queste formalità, finalmente ci troviamo in cabina, pronti ad avviare il motore, ingranare le marce e partire.
La prima missione da noi selezionata, che consiste nella raccolta di un tot di spazzatura da appositi bidoni porta a porta, implica una prima fase di trasferimento.
Già da questa prima sezione capiamo che forse la simulazione non va nella direzione che noi auspicavamo.
Cercherò di esser chiaro. E' palese che il guidare un camion della spazzatara, od un autobus, od un treno, potrà sembrare a molti un'incombenza noiosa, senza alcuna attrattiva.
Tuttavia il fascino che certi mezzi meccanici sanno suscitare é clamoroso. Basta pensare a quanti appassionati esistono riguardo i complicati simulatori di volo o, appunto, i mezzi su rotaia.
Personalmente, la parte che più mi affascina nel controllo di questi mezzi (e credo che la cosa coincida con molti altri appassionati del genere) é la sensibilità e la coordinazione richiesta nei comandi.
Il poter gestire la virata di un bestione dei cieli mentre si percepisce tutta la sua pesantezza e la delicatezza della manovra per non tramutarla in tragedia.
In un treno bisogna invece gestire potenza, velocità e programmare il percorso in modo oculato, per non arrivare in ritardo, o per fermare il mezzo negli spazi prescritti, senza ricorrere a brusche manovre.
Ecco, in un simulatore di camion la maggiore attrattiva dovrebbe essere quello di guidare avendo la giusta sensibilità, spingendo sul gas ma con la consapevolezza degli spazi di frenata che potrebbero occorrere al mezzo pesante, effettuando le manovre di parcheggio e di svolta con la giusta perizia, senza avere incidenti.
Magari persino effettuare quelle operazioni delicate come l'aggancio del rimorchio.
Qui invece ci si accorge sin dai primi chilometri percorsi che guidare il mezzo é sin troppo facile. Si, c'é una certa pesantezza, ma il camion frena in spazi sin troppo limitati per il suo peso. Risente in minima parte di eventuali aspetti come gli spostamenti di carico o il bloccaggio dei pneumatici.
Tuttavia non é questo il lato dolente del gioco, che in fondo dal punto di vista della guida in mezzo al traffico si difende anche: un minimo di soddisfazione nel cercare di mantenere la giusta velocità di crociera, nel prendere le misure per evitare brusche frenate e lenti riavvii tra un semaforo e l'altro, c'é.
Purtroppo, una volta arrivato alla fase di raccolta ho ricevuto la delusione maggiore.
Si perché se c'é una cosa che caratterizza il camion della spazzatura come mezzo é proprio la sua fase di raccolta. La parte intrigante potrebbe essere quella di riuscire a manovrare il mezzo in modo da allinearsi bene con i bidoni, evitando perdite di tempo eccessive o danni al mezzo, alle proprietà od ai bidoni stessi nella manovra.
Il brivido, se così possiamo definirlo, dovrebbe essere quello di avere un tempo limitato e di dover gestire le operazioni suddette con la giusta sensibilità e coordinazione.
Esattamente come in una Formula 1: si deve accelerare ed andare il più forte possibile, senza però sbagliare e provocare un incidente. Acceleratore, freno, sterzo, cambio: sono tutti gli strumenti che ci vengono forniti per la ricerca della traiettoria migliore, per l'evitare il pattinamento od il bloccaggio delle gomme.
Qui, con un camion della spazzatura si sarebbe potuto ricreare lo stesso la pressione per il raggiungimento di un obiettivo: al posto della traiettoria in pista c'é il posizionamento nei pressi del bidone, con tanto di “staccata all'ultimo” , al posto del sorpasso c'é la gestione del braccio manovratore in modo delicato, per non rompere nulla, ma senza prendersela troppo comoda con il tempo che scorre.
Invece nulla di tutto ciò: arrivati nei pressi di un bidone l'unica cosa spettante al guidatore é l'azionamento del freno di stazionamento per poter passare così al comando in prima persona del netturbino che scede dal camion, “aggancia” il bidone in modo automatico, semplicemente attraverso un semplice click di conferma del mouse, lo avvicina al camion in una posizione approssimativa, quel tanto che basta per stare nel riquadrino, e noi attraverso il camion non dovremo far altro che attivare il meccanismo in modo totalmente routinario, senza il bisogno di prestare attenzione ad alcun eccesso, senza la preoccupazione di poter effettuare alcuna manovra azzardata. Dobbiamo solo ricordarci la banale sequenza di azioni da compiere.
Ecco che quindi la raccolta di spazzatura tra un bidone e l'altro diventa un'azione questa volta sì, davvero noiosa, senza alcuna attrattiva, se non quella di individuare il percorso migliore per impiegare meno tempo, ed il posizionamento del camion per riuscire a far raccogliere più bidoni al netturbino senza dover ogni volta effettuare le lente e noiose operazioni di rientro del meccanismo prima di ripartire.
La delusione permane nel tragitto di ritorno, dove lo sconforto ci porta a “bruciare” qualche semaforo rosso, dato che la multa é minima, e guidare con poca attenzione, senza nemmeno preoccuparci di assegnare i tasti per l'accensione delle frecce di direzione, dato che all'atto pratico non servono a nulla, se non a complicare la disposizione dei tasti.
Parcheggiamo e scendiamo affranti da una dura e noiosa “sessione di lavoro”. Il mio completismo mi porterà a continuare l'esperienza del guidatore di camion della spazzatura? La cosa si fa poco probabile, dato che fortunatamente il mondo PC offre una tale schiera di simulazioni davvero emozionanti da utilizzare, ed una tale mole di Mod da esplorare, che questa impresa non sembra valere la pena.
E' duro il mestiere del netturbino...quando non é simulativo!
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Sim & Racing Corner - Puntata 2
Sim & Racing Corner - Puntata 2
La rubrica sui videogames automobilistici e sulle simulazioni in genere, a cura del pilota redazionale Francesco "Viperfritz" Romagnoli.