Speciali E3 2009 - La conferenza Microsoft

di Fabio Fundoni
Non tutti forse avrebbero invece scommesso sulla presenza di una demo giocabile di Alan Wake, survival horror da troppo tempo annunciato e mai mostrato a dovere. Il gioco si é invece dimostrato decisamente valido e degno dell'hype che lo circonda, nonostante l'uscita rimanga segnata per il 2010. In una ambientazione che ricorda Twin Peaks di David Lynch, il povero Alan si ritrova con presenze oscure che lo braccano da ogni lato. Sue armi principali sono una pistola e una torcia, visto l'effetto mortale che la luce sembra avere sui mostri. Tecnicamente pregevole, soprattutto nell'uso delle tinte scure a contrasto con l'illuminazione in tempo reale, il titolo del team Remedy si propone per diventare un caposaldo dei giochi d'orrore, forte di una atmosfera opprimente e colma di tensione. “Alan... Wake...up...”, come recita la voce fuori campo al termine della prova pad alla mano.



Non solo giochi
Se per voi la console non é semplicemente una macchina da gioco, allora sono state presentate delle novità che non potranno altro che farvi piacere. La musica si accende su Xbox Live, grazie alla partnership siglata con Last.fm, che permetterà di ascoltare tantissime stazioni radio di tutto il modo tramite il semplice collegamento alla rete. Sono anche previsti specifici canali suddivisi per genere musicale che dovrebbero rimanere gratuiti (almeno per quest'anno) per tutti gli utenti Gold. Anche dal punto di vista dell'offerta di film la situazione dovrebbe migliorare, visto l'accordo siglato con Sky, che renderà possibile anche vedere le partite di calcio. Unico neo é che attualmente il servizio sembrerebbe limitato al Regno Unito, ma attendiamo novità per conoscere i particolari a riguardo.

Se amate la compagnia, sarà possibile accedere ai film anche in gruppo con i vostri amici di Xbox Live, in modo da condividere la visione in quello che si presenta come un vero e proprio cinema virtuale, per avere la vicino anche chi sta a molti chilometri di distanza. Se poi siete appassionati dell'alta definizione, sarà disponibile vedere film e programmi tv in 1080p tramite la linea multimediale Zune, sfruttando uno streaming che, a detta di Microsoft, sarà immediato e non richiederà nessuna attesa o download.

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Se siete rimasti “vittime” del dilagante fascino dei social network gioite, perché tramite la vostra console potrete interagire con Twitter e Facebook, i due veri fenomeni nella grande rete di questi ultimi mesi. Estremamente interessanti sembrano le possibilità date dall'utilizzo di Facebook, che va a creare una commistione tra contatti su Xbox Live e amicizie del famoso sito. Vedere foto e video, parlare o persino di sfruttare opzioni di alcuni videogame pensati appositamente per interfacciarsi con questa nuova accoppiata. Pioniere della lista sarà il nuovo Tiger Woods PGA Tour, che ci trasformerà tutti in provetti golfisti.

Finale a sorpresa
Se c'é un personaggio che difficilmente ci saremmo aspettati di vedere sul palco di Microsoft, questo é Hideo Kojima. Ma la casa americana é riuscita a far cadere anche l'ultimo tabù o, come ha detto lo stesso Don Mattcik (vicepresidente senior di Microsoft Interactive), si é finalmente aggiunto il pezzo finale del puzzle raffigurante il parco titoli Xbox 360. Un trailer ci mostra Raiden, protagonista di Metal Gear Solid 2 e, alla fine, lo stemma della console statunitense ci conferma che non stiamo sognando: Metal Gear Solid arriva su Xbox 360 e lo fa con l'episodio, di cui attualmente sappiamo solo il nome, Metal Gear Solid Rising. Solo un marchio, ma tanto ci basta, perché Kojima é da sempre sinonimo di qualità e genialità. Si consuma in pochi attimi il via di quello che si annuncia come uno dei giochi più chiacchierati dei prossimi mesi.

Nonostante il cuore batta ancora forte, le emozioni non sono certo finite. E proprio quando credi di aver visto tutto, arriva l'ennesima sorpresa: Project Natal o meglio un nuovo modo per vivere il videogame. Grazie ad una periferica da posizionare sopra o sotto il proprio televisore, l'era dei controller potrebbe volgere verso il viale del tramonto. Alla base di Project Natal c'é infatti una filosofia mirata a liberare il giocatore dalla presenza di qualsiasi gamepad (parola di Steven Spielberg, salito sul palco proprio per sostenere che nel futuro non avremo bisogno di periferiche), facendo diventare lo stesso utente il controller migliore per qualsiasi gioco. Perché premere un pulsante per colpire un nemico quando sarebbe più naturale sferrargli un pugno? Perché non calciare direttamente un pallone virtuale? Naturalmente, perché sino a ieri nessuno aveva mai proposto una tecnologia in grado di rendere possibile e credibile una tale opportunità.

Natal é composto da una telecamera, un microfono, un sensore per la profondità e un processore interno, capace di gestire il tutto tramite un software apposito. Obiettivo é mappare completamente il corpo dell'utente, riprodurne ogni movimento e azione, senza contare la possibilità di scannerizzare oggetti di ogni tipo. Non solo, offrire un elevato sistema di riconoscimento vocale, capace di percepire qualsiasi variazione nella nostra voce. Discorso simile per la nostra faccia, che verrà riconosciuta e legata al nostro account per sfruttare un grande numero di possibilità. Immaginate di navigare nella dashboard semplicemente muovendo le mani, o accedere al servizio Live soltanto salutando la console. Inutile dirlo, la mente potrebbe correre al Wiimote o alla Eyetoy, ma quello a cui siamo davanti sembra aver preso entrambi i concetti per migliorarli all'ennesima potenza e superarli per elevarli dove in pochissimi avrebbero mai pensato.

Per districarci tra dubbi e voli pindarici arriva Kudo Tsunoda, direttore creativo del progetto. Kudo ci mostra un applicativo artistico in cui, davanti ad una grande tela virtuale, inizia a dipingere muovendo le mani come pennelli per gettare la vernice sulla superficie e chiamando i colori voluti unicamente con la propria voce. Una prova davvero divertente, che culmina con la realizzazione di un quadro, grazie anche all'uso di alcune simpatiche opzioni presenti nella utility. Ludicamente parlando, viene anche mostrato un semplice gioco in cui si deve colpire una palla con qualsiasi parte del proprio corpo. La sensibilità di Natal sembra essere realmente soddisfacente, lasciando impressionato tutto il pubblico presente alla fiera.

Oltre la comune immaginazione
Ma davanti ad una simile innovazione, chi poteva dare il massimo se non un genio come Peter Molyneux? Il papà di Fable, sembra aver visto nella nuova periferica il modo per raggiungere e realizzare i propri sogni videoludici di tutta una vita. Stiamo parlando di “Milo”, un ragazzo virtuale che interagisce totalmente con il proprio interlocutore reale. Milo non solo segue gli ordini vocali, ma risponde, capisce il tono della voce e le intonazioni dell'umore, guardando persino i nostri movimenti. Arriva anche a “raccogliere” un oggetto da noi tenuto in mano e trasformato in virtuale grazie allo scanner di Nadal , per poi condurci sulle rive di un lago a muovere le mani per vedere come le nostre azioni fanno increspare l'acqua facendo fuggire i pesci. Tutto risulta semplicemente spettacolare, lasciandoci qualche secondo a domandarci sino a che punto é arrivata la tecnologia umana per toccare questo livello. Se ciò non bastasse, tecnicamente tutto é superbo, offrendo una grafica di primo livello ai limiti del fotorealismo, per quanto non sia decisamente il comporto visivo quello che più colpisce.

Lo stesso Molyneux é visibilmente emozionato per quello che ci sta mostrando e non facciamo fatica a comprenderlo, visto che sembra essere arrivato alla programmazione di un vero e proprio “Pinocchio” virtuale. Il burattino però questa volta é fatto da texture e poligoni, tanto precisi da lasciare interdetto lo spettatore che, rispetto alla creatura di Collodi, sente così labile il distacco dalla realtà, che quasi non si stupirebbe a sentir dire a Milo la fatidica frase “diventerò mai un bambino vero?”.

La conferenza Microsoft si chiude qui, lasciando ben più che un motivo per essere ottimisti sul futuro della casa di Redmond, senza contare la vivida idea che, Project Nadal potrebbe rappresentare un salto generazione mai visto prima. Noi, saremo ben felici di farci giudici e parte attiva di questo futuro che, giorno dopo giorno, sembra sempre più prossimo.

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