Splinter Cell Conviction

di Davide Bartoccelli
Splinter Cell Conviction, dopo una gestazione lunga e difficoltosa, ha una data d'uscita ufficiale, fissata per 15 aprile. Ma se per la campagna single player ancora regna la segretezza, abbiamo avuto la possibilità di cimentarci nella modalità multiplayer cooperativa, che promette faville in particolare per l'estrema giocabilità, adatta anche un pubblico meno esperto, unita ad un comparto tecnico di prim'ordine. La qualità del nuovo lavoro di Ubisoft Montreal che si mostra chiaramente nella cura stilistica delle ambientazioni di gioco e nella sopraffina intelligenza artificiale dei nemici , che daranno filo da torcere se non si adotta la giusta strategia, favorendo senza dubbio un approccio stealth rispetto ad un atteggiamento aggressivo, che può penalizzare gravemente l'esperienza di gioco, se abusato.



D'altronde la saga di Splinter Cell ha sempre prediletto uno stile ragionato e attento, ed é da evitare per chi cerca un eroe supermuscoloso che si fa strada a suon di mitra e sparatorie kamikaze. E questo nuovo capitolo non fa differenza, puntando forte sulle ambientazioni e sull'utilizzo delle luci e delle ombre, che influenzeranno il gameplay a tal punto da diventare l'aspetto primario di ogni missione, che spesso e volentieri sarà giocata con un surreale bianco e nero, eliminando tutte le fonti di illuminazione per non essere scoperti dagli avversari che incontreremo, sempre numerosi e pronti a cogliere la minima sbavatura del giocatore.

Infatti l'alternanza di luci e tenebre ha un risvolto decisivo nella giocabilità del nuovo Splinter Cell: nell'oscurità infatti i nemici non potranno vederci e sarà possibile impostare un attacco preventivo, mentre se si passa sotto una luce gli avversari attaccheranno subito con cattiveria ed efficacia, costringendo il giocatore ad una fase action che spesso si tramuta in una brutta fine. E questo per confermare l'anima fondamenta mentalmente stealth di Splinter Cell, che si tramuta in un gioco in cui copertura e appostamento sono le parole d'ordine e l'arma utilizzata più di frequente é stata la pistola con silenziatore, unita ad un'esplorazione attenta e strategica degli scenari di gioco, da vivere come ambienti pericolosi in cui appostarsi silenziosamente e concordare con il proprio compagno le manovre di accerchiamento dei nemici, se non si vuole avere vita breve.

Le modalità multiplayer che garantiranno lunga vita a Splinter Cell Convinction sono numerose e piuttosto varie e si concretizzano in un due categorie principali: la campagna cooperativa chiamata “Missioni di Third Echelon” e le modalità Deniable Ops, 4 modalità multiplayer divise in tre cooperative, Hunter, Last Stand e Infiltration, giocabili sia in uno che in due giocatori e la competitiva Face Off.
Le modalità testate con mano sono state la campagna cooperativa “Missioni di Third Echelon” e la modalità Hunter. La versione testata con mano é stata la Xbox 360, in compagnia di un giocatore in cooperativa in carne e ossa, con il quale abbiamo subito compreso che é necessaria una comunicazione frequente per ottenere risultati proficui nell'avventura.




La campagna cooperativa é decisamente corposa, é stata calcolata in sei ore di gameplay e consiste in un vero e proprio prequel della storia principale. Non impersoneremo il protagonista di sempre Sam Fisher bensì due agenti segreti, l'americano Archer e il russo Kestrel. Il loro obiettivo é stato commissionato da Third Echelon, ex datore di lavoro di Sam Fisher, che é venuto a sapere che una testata nucleare russa é stata rubata e sta per essere venduta al miglior offerente. All'interno delle quattro mappe previste, ambientate in Siberia, sarà necessario collaborare con il proprio alter ego e trovare le testate, anche se tra i due é subito chiaro che non scorre buon sangue. Una delle caratteristiche più interessanti del gameplay é il sistema "mark and execute" (segna ed elimina), che consente di segnare preventivamente gli avversari da eliminare e poi seccarli con la semplice pressione del tasto Y.

L'operazione é da effettuare in collaborazione con il giocatore in cooperativa, altrimenti non sarà aperto il fuoco e la segnalazione dei nemici non avrà effetto. Ma non sarà sempre disponibile, per guadagnare il “mark and execute” é necessario uccidere un nemico a mani nude, soltanto successivamente sarà possibile attivare questa modalità cinematografica ed efficace nello stesso tempo, che consentirà di prendere sul tempo il nemico e utilizzare l'effetto sorpresa per abbattere il nemico. Curioso che il mark and execute si può attivare anche da dietro una porta chiusa: basterà sbirciare sotto la porta con un tecnologico visore e marcare i nemico o le fonti di luce presenti nello scenario successivo. Poi basterà aprire la porta e effettuare l'attacco, semplice da utilizzare e molto utile nell'azione di gioco.

La modalità Hunter é una modalità multiplayer in cui ci si trova nei panni di Archer e Kestrel in una mappa di gioco di dimensioni medio-piccole in cui sono presenti dieci nemici. Bisognerà eliminarli tutti senza farsi scoprire, se soltanto uno dei nemici scoprirà unodegli agenti, arriveranno nello scenario altri dieci nemici, per un totale massimo di venti nemici nello scenario. Anche in questo caso, in mancanza di collaborazione costante e proficua, questa modaltà può anche diventare infinita, ma anche infinitamente divertente.