Stacking
di
Davide Ottagono
Il maestro Schafer poteva essere l'unico a poter pensare di digitalizzare le matrioske, folkloristiche bambole russe, e di renderle protagoniste assolute di un videogioco. Dopotutto, parliamo della mente dietro Monkey Island (o di Brutal Legend e Costume Quest, per citare i più recenti). Con sagome del genere non ci si può aspettare altro che ventate d'aria fresca, sia su disco materiale che in digital delivery. Stacking é l'ennesimo prodotto diverso dal solito, con regole e peculiarità tutte sue capaci di distaccarlo dall'ondata di sangue e violenza dilagante negli ultimi anni.
Di base, Stacking é un gioco ad enigmi dove - per poter proseguire - bisognerà fare in modo di voltare a nostro vantaggio alcune situazioni con l'aiuto dei PNG circostanti. Sulla falsariga di un vecchio film muto, la trama (tutt'altro che banale e bambinesca) narra dello sfruttamento minorile da parte dei ricchi imprenditori industriali. Un'intera famiglia di bambole si é unita alla marea di lavoratori in nero sotto “il soldo” del malvagio Barone e starà a noi, nei panni del figlio più piccolo ed indifeso, salvarla e porre fine al suo regno di sfruttamento. Tramite siparietti più o meno comici, l'avventura ci sbalzerà in varie parti del mondo, comprese navi da crociera, dirigibili e stazioni ferroviarie.
L'interazione con la miriade di matrioske che popolano le varie zone sarà l'elemento principale per proseguire. Ogni bambolina ha dei poteri unici di cui potremo entrare in possesso, ed é proprio grazie a questi ultimi - e ad un bel po' di materia grigia - che supereremo ogni ostacolo tra noi e gli amati parenti. Potrà capitare di dover aggirare la stretta sorveglianza ad un portone distraendo le guardie con la sensualità di una donna, oppure di incantare dei ratti affamati tramite il suono di un piffero, oppure ancora di appestare una stanza adiacente scoreggiando a più non posso nei condotti di ventilazione. I rompicapi saranno tantissimi e molto vari, oltre che impegnativi il giusto.
La regola principale da ricordare é che il nostro piccolo eroe potrà entrare nei corpi altrui per prenderne il controllo in prima persona ma, come ogni matrioska che si rispetti, dovrà fare attenzione alle misure. Una bambola di taglia minuscola non é compatibile con un bestione, ad esempio. Bisognerà procedere per gradi, incastrandosi nelle vesti di personaggi che possono essere esclusivamente di una misura più grandi. Per poter usufruire di un particolare potere di una bambola enorme, insomma, dovremo prima “ingrandirci” pian piano utilizzando altri come veicolo, come se l'incastro facesse parte di una grande scaletta.
Qual é la difficoltà del gioco? Nessuna, se lo si vuole finire senza troppi problemi. Ogni enigma ha soluzioni multiple, quindi per chi vuole tirare diritto ai titoli di coda basterebbe trovarne almeno una per ognuno per semplificarsi la vita. Ma Stacking vince proprio nella completezza dell'offerta secondaria, nella miriade di segreti che faranno la gioia di tutti gli appassionati degli adventure. Infatti, solo risolvendone ogni tassello ed esplorandone ogni anfratto si darà un valore completo all'acquisto. Completarlo per bene includerà trovare tutte le possibili soluzioni per un determinato enigma, portare a termine i mini-incarichi secondari slegati dalla trama e magari anche scovare tutte le bambole uniche sparse in giro per il livello.
Di carne al fuoco ce n'é tanta, e la durata complessiva dipenderà molto anche dall'arguzia del giocatore. Però, non possiamo non citare alcune cose che non ci sono andate a genio. Due, principalmente, e anche correlate tra loro. In primis, alcuni enigmi sono davvero troppo difficili da comprendere col semplice ragionamento, portando il giocatore a vagare senza la minima idea di quello che si deve fare e ad entrare nei corpi di tutti cercando di scoprire l'abilità giusta per l'occasione andando semplicemente a tentativi. Questo porterà al secondo problema: il sistema di aiuti troppo permissivo. Accedendo al menù principale, infatti, potremo benissimo chiedere indizi su indizi - gratuitamente - fino a farci svelare l'intera soluzione. Impantanarsi in qualche punto sarà normale e, lo ammettiamo, avere la risposta a tutto a portata di mano fa davvero gola. Sarebbe sicuramente stata meglio avere qualche restrizione all'uso di questi “aiutini”.
Di base, Stacking é un gioco ad enigmi dove - per poter proseguire - bisognerà fare in modo di voltare a nostro vantaggio alcune situazioni con l'aiuto dei PNG circostanti. Sulla falsariga di un vecchio film muto, la trama (tutt'altro che banale e bambinesca) narra dello sfruttamento minorile da parte dei ricchi imprenditori industriali. Un'intera famiglia di bambole si é unita alla marea di lavoratori in nero sotto “il soldo” del malvagio Barone e starà a noi, nei panni del figlio più piccolo ed indifeso, salvarla e porre fine al suo regno di sfruttamento. Tramite siparietti più o meno comici, l'avventura ci sbalzerà in varie parti del mondo, comprese navi da crociera, dirigibili e stazioni ferroviarie.
L'interazione con la miriade di matrioske che popolano le varie zone sarà l'elemento principale per proseguire. Ogni bambolina ha dei poteri unici di cui potremo entrare in possesso, ed é proprio grazie a questi ultimi - e ad un bel po' di materia grigia - che supereremo ogni ostacolo tra noi e gli amati parenti. Potrà capitare di dover aggirare la stretta sorveglianza ad un portone distraendo le guardie con la sensualità di una donna, oppure di incantare dei ratti affamati tramite il suono di un piffero, oppure ancora di appestare una stanza adiacente scoreggiando a più non posso nei condotti di ventilazione. I rompicapi saranno tantissimi e molto vari, oltre che impegnativi il giusto.
La regola principale da ricordare é che il nostro piccolo eroe potrà entrare nei corpi altrui per prenderne il controllo in prima persona ma, come ogni matrioska che si rispetti, dovrà fare attenzione alle misure. Una bambola di taglia minuscola non é compatibile con un bestione, ad esempio. Bisognerà procedere per gradi, incastrandosi nelle vesti di personaggi che possono essere esclusivamente di una misura più grandi. Per poter usufruire di un particolare potere di una bambola enorme, insomma, dovremo prima “ingrandirci” pian piano utilizzando altri come veicolo, come se l'incastro facesse parte di una grande scaletta.
Qual é la difficoltà del gioco? Nessuna, se lo si vuole finire senza troppi problemi. Ogni enigma ha soluzioni multiple, quindi per chi vuole tirare diritto ai titoli di coda basterebbe trovarne almeno una per ognuno per semplificarsi la vita. Ma Stacking vince proprio nella completezza dell'offerta secondaria, nella miriade di segreti che faranno la gioia di tutti gli appassionati degli adventure. Infatti, solo risolvendone ogni tassello ed esplorandone ogni anfratto si darà un valore completo all'acquisto. Completarlo per bene includerà trovare tutte le possibili soluzioni per un determinato enigma, portare a termine i mini-incarichi secondari slegati dalla trama e magari anche scovare tutte le bambole uniche sparse in giro per il livello.
Di carne al fuoco ce n'é tanta, e la durata complessiva dipenderà molto anche dall'arguzia del giocatore. Però, non possiamo non citare alcune cose che non ci sono andate a genio. Due, principalmente, e anche correlate tra loro. In primis, alcuni enigmi sono davvero troppo difficili da comprendere col semplice ragionamento, portando il giocatore a vagare senza la minima idea di quello che si deve fare e ad entrare nei corpi di tutti cercando di scoprire l'abilità giusta per l'occasione andando semplicemente a tentativi. Questo porterà al secondo problema: il sistema di aiuti troppo permissivo. Accedendo al menù principale, infatti, potremo benissimo chiedere indizi su indizi - gratuitamente - fino a farci svelare l'intera soluzione. Impantanarsi in qualche punto sarà normale e, lo ammettiamo, avere la risposta a tutto a portata di mano fa davvero gola. Sarebbe sicuramente stata meglio avere qualche restrizione all'uso di questi “aiutini”.
Stacking
Stacking
In definitiva, Stacking é un'ottima avventura che non mancherà di appassionare e far scervellare i puristi del genere. Strapieno di enigmi e di sfide secondarie in cui cimentarsi, l'ultimo di Double Fine vince e convince per meccaniche e genialità, pur con qualche riserva. Per quanto opzionale, il sistema di aiuti é fin troppo permissivo, mentre alcuni rompicapi sono risolvibili più con la pazienza che con l'intelligenza, ma é roba di poco conto. Se riuscirete a dedicargli tutto il tempo necessario per liberare il suo potenziale a lungo termine, non potrete restare delusi dell'acquisto.
Voto: 8.5
Voto: 8.5