Star Wars: Knights of the Old Republic

di Andrea 'NeOAndY' Cani

Quattromila anni prima delle vicende narrate da Episodio I, le cose non andavano molto diversamente nell'universo di Guerre Stellari, e la battaglia tra le forze del bene e del male imperversava come al solito. Due erano le fazioni perennemente in lotta, fazioni che rappresentavano i due pesi della grande bilancia con la quale si sarebbero dovuti ridefinire gli equilibri nella forza. Da una parte lottavano i cavalieri Jedi, abilissimi combattenti e strateghi formidabili, e dall'altra i Sith, guerrieri oscuri ma altrettanto abili nell'arte del combattimento. Knights of the Old Republic (KotOR da ora in avanti) prende inizio nel bel mezzo di una battaglia combattuta nello spazio tra le forze della Repubblica e quelle dei Sith. Il nostro ruolo, inizialmente marginale, ci vede nei panni di un soldato, in forze alla Repubblica, a bordo di una delle navi spaziali coinvolte nella battaglia. Veniamo ridestati dal sonno dal rumore assordante delle esplosioni, e il nostro primo compito, così come ci viene detto durante le battute iniziali del gioco, sarà quello di trovare e fiancheggiare Bastilia, la guerriera Jedi al comando delle operazioni. Ma le cose non vanno così come dovrebbero. La nave sta per esplodere, e lo ci spirito di sopravvivenza ci spinge a trovare uno dei pod di salvataggio col quale fuggire prima che venga distrutta. Ed è proprio qui che comincia la nuova storia che saremo noi a tracciare con le nostre gesta.


KotOR appartiene ad un genere, quello dei giochi di ruolo, che non aveva ancora fatto capolino tra le produzioni videoludiche dedicate a Star Wars. Chiaramente, mettere in piedi almeno un buon prodotto che basi la sua ossatura sul genere degli rpg, non è arte che si improvvisa dal giorno alla notte. LucasArts, conscia di questo fatto, si è avvalsa della collaborazione di uno degli sviluppatori più esperti nel campo, i BioWare, già autori di gioielli quali i Baldur's Gate per PC, acclamati dagli appassionati come splendidi esempi di rpg di stampo occidentale. E come per ogni buon gioco di ruolo, il primo compito che dovremo sbrigare prima di entrare nell'universo dei cavalieri della repubblica, sarà quello di creare il nostro personaggio. KotOR si poggia sulle regole del noto Dungeons & Dragons, sia per quanto riguarda le regole applicate dalla CPU durante il gioco vero e proprio, e sia per quanto riguarda il sistema di creazione dei personaggi. La procedura di creazione permette a chiunque di plasmare il proprio personaggio così come desidera; per i più pigri c'è sempre la possibilità di utilizzare uno di quelli preconfezionati dai ragazzi della BioWare. La prima cosa che dovremo fare sarà scegliere il sesso e quindi la classe tra le tre disponibili: Soldier, Scout e Scoundrel. È chiaro che dare la preferenza ad una classe piuttosto che ad un'altra si ripercuoterà sulle abilità e sullo sviluppo che il personaggio avrà nel corso dell'avventura. Il Soldier è il tipico guerriero adatto a risolvere le situazioni con l'uso della forza, lo Scoundrel dispone di abilità che gli permettono di risolvere le situazioni con l'ausilio della materia grigia, mentre lo Scout è la classica via di mezzo. La creazione termina con la distribuzione dei punti nelle caratteristiche primarie (forza, destrezza, costituzione, intelligenza, carisma e saggezza) e nelle abilità secondarie (uso delle armi, capacità nell'uso del computer e via dicendo). Si tratta, comunque, di caratteristiche che potremo migliorare nel corso del gioco guadagnando i punti esperienza. Ogni volta che effettueremo un'azione che vada a sfruttare un'abilità peculiare del nostro personaggio, e ogniqualvolta riusciremo ad avere la meglio sul fellone di turno, verremo premiati con dei punti esperienza che ci consentiranno, una volta superata una quota stabilita, di passare di livello. E ad ogni passaggio di livello corrisponde la possibilità di ridistribuire una certa quantità di punti tra gli skill.