Street Fighter IV

di Tommaso Alisonno
RYU
Prima apparizione: Street Fighter (1987)
Il protagonista dal kimono bianco, la cintura nera e la fascia rossa sulla fronte: Ryu é uno di quei personaggi che ha fatto la storia dei videogiochi e non solo, costantemente imitato nella sua semplicità di abbigliamento e nel suo carattere introspettivo e taciturno. Padroneggia le famose tecniche dello Shoryuken e del Tatsumaki-Senpu-Kyaku, ma é sempre nell'Hadouken che é maestro indiscusso.

KEN
Prima apparizione: Street Fighter (1987)
Originariamente Ken era una variazione grafica su Ryu, ma col passare degli anni i due amici-rivali si sono costantemente discostati come tecnica e peculiarità. Ancora una volta, Ken predilige lo Shoryuken alle altre tecniche speciali, e nonostante sia sempre molto “gasato” la vita coniugale l'ha reso un po' più saggio.

CHUN LI
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
L'anello di congiunzione tra due generazioni di sex-symbol e tra i mondo dell'anime e dei videogiochi, Chun Li ha sconvolto i sensi tanto dei fan di Lamù quanto di quelli di Lara Croft, e poco importa se le sue gambe sono decisamente sproporzionate rispetto al resto del corpo. Sempre impegnata in indagini poliziesche segrete, sferra calci a destra e a manca e oramai é esperta nel lancio delle palle di fuoco kikoken.


GUILE
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
Chi ha fatto il militare sa che quei capelli sono al di fuori di qualsiasi regolamento, ma d'altronde Guile non é mai stato molto ligio ai regolamenti, e se obbedisce ai suoi superiori é solo perché l'hanno messo sulle tracce dell'assassino del suo amico Charlie. Negli anni il suo palco mosse non si é modificato, e ancora una volta si affida ai Sonic Boom e ai Sommersault.

DHALSIM
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
L'asceta indù vorrebbe dedicarsi alla non-violenza, ma per qualche motivo sembra che le organizzazioni militari criminali continuino a portar via l'acqua dal suo paese. Spesso amato dai giocatori alle prime armi per la sua capacità di allungare gli arti, in realtà può emettere fiamme e teletrasportarsi a volontà.

ZANGIEF
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
Un residuo di quella che era la concezione americana dell'URSS degli anni '80: un wrestler lento ed impacciato, talvolta risibile. Adesso Zangief, grazie alle tecniche che lo rendono temporaneamente invulnerabile alle fireball, riesce ad essere pericoloso non solo a distanza ravvicinata ma anche media, anche se sono nel primo caso può esibirsi nelle sue prese letali.


E. HONDA
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
Edmund Honda e il suo sumo hanno guadagnato punti notevoli da quando ha imparato a saltare pesantemente in testa all'avversario, evitando così le fireball contro cui regolarmente si spiaccicava la sua testata. A breve distanza può sempre eseguire la tecnica dei cento schiaffi, e adesso anche effettuare prese speciali, ma ha perso di serietà da quando nei fumetti é stato regolarmente canzonato.

BLANKA
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
Essendo vissuto lungamente nella jungla, Blanka ha assunto diverse caratteristiche degli animali: la forza degli orsi, la grinta dei lupi, la possibilità di emettere elettricità delle torpedini e... la pettinatura dei porcospini. Ad ogni modo, la sua forza, la sua agilità e le sue letali capriole sono ancora tecniche più che valide.

BALROG (nome originale M. BISON)
Prima apparizione: Street Fighter II (1991)
Prima volta giocabile: Street Fighter II Champion Edition (1992)
Il nome originale di questo pugile canzonava un noto campione, pertanto gli americani hanno pensato bene di mischiare un po' le carte scambiando alcuni nomi. Balrog é spesso stato sottovalutato per la sua monotonia, ma i suoi diretti e i suoi uppercut sono in grado di togliere il sorriso ai più scafati, specie da quando alcuni di essi sono uniti a rotazioni che attraversano le fireball.