Tales of Arise Beyond the Dawn, la recensione delle nuove avventure di Alphen!
Andiamo a scoprire cosa ci ricerva nel capitolo aggiuntivo di Tales of Arise
Tales of Arise: la trama si evolve, il gameplay si cristallizza
Se anche voi come il sottoscritto siete stati rapiti da Tales of Arise, il JRPG di casa Namco Bandai che nel 2021 ha saputo conquistare sia il pubblico che la critica (di cui potete leggere qui la nostra recensione), molto probabilmente avete drizzato le orecchie all’annuncio di una espansione a lui dedicata. Eccoci quindi pronti per la recensione di Tales of Arise Beyond the Dawn, che ci porta esattamente una anno dopo la fine dell’episodio principale. Grazie all’impegno di Alphen, Shionne e compagni, la profonda divisione che separava Renani e Dahnani è ormai superata o, quantomeno, è quello che i nostri eroi speravano che succedesse. Basta un cambiamento nelle politiche di una società per cambiare la percezione sociale dei suoi abitanti e abbattere realmente le barriere che separano i popoli?
Ovviamente solo uno sprovveduto penserebbe che tutto possa andare a posto con lo schiocco delle dita e i nostri protagonisti lo sanno bene. Sin dalle prime battute della nuova storia possiamo notare come ci sia ancora tanta strada da fare per riuscire a far vivere in armonia Dahnani e Renani, con quest'ultimi da molti visti con sospetto a causa del loro passato di dominatori. D'altro canto non è facile passare dalla posizione dominante a quella di rifugiati, con malcontento e tensioni sempre più palpabili che rischiano di essere una polveriera pronta a esplodere. In tutto questo la molla che farà scattare il ricongiungimento di tutti i protagonisti del party di Tales of Arise è la presenza di Nazamil, una giovane ragazza di padre Renano e madre Dahnana che ha alle spalle una storia estremamente complicata fatta di soprusi, maltrattamenti dovuti al suo essere di sangue misto e dall'identità del padre, che scopriremo con il passare delle ore. Come sempre non voglio spoilerarvi nulla che non sia necessario, ma sappiate che Nazamil dimostrerà di avere dei poteri che avranno un ruolo importantissimo con il passare delle ore di gioco.
Riguardo alla trama di Tales of Arise Beyond the Dawn bisogna porre una particolare attenzione perché, sia chiaro, questa espansione è un prodotto che espande, scusate il gioco di parole, unicamente la storia e la lore del gioco principale. Se stavate attendendo Beyond the Dawn per vedere nuova linfa instillata in Tales of Arise dal punto di vista delle meccaniche e del gameplay, sappiate che resterete molto delusi. Nulla è stato cambiato rispetto al passato, con tanto di tutorial che ancora una volta torneranno a spiegarci quello che già ci era stato insegnato nel 2021, fattore che risulta quanto mai ridondante e capace di spezzare i ritmi delle fasi iniziali di gioco. Certo, qualcuno potrebbe trovarli utili visto che sono passati due anni dall'uscita dell'episodio principale, ma va detto che per i più smemorati il gioco ha sempre previsto una sezione dedicata, raggiungibile in qualsiasi momento.
Ora, dato per assunto il fatto che è proprio la trama l'elemento trainante di Beyond the Dawn, possiamo ritenerla un motivo adatto a mettere mano al portafogli per continuare a combattere insieme ad Alphen, Shionne e compagnia? Sì e no, visto che la sceneggiatura vive di alti e bassi. Le prime fasi del gioco mostrano gli interessanti cambiamenti socio politici delle nazioni, ma il personaggio di Nazamil risulta davvero troppo stereotipato nel suo atteggiamento, al punto da diventare un po' troppo "pesante" nel suo piangersi addosso. Le fasi finali sono invece molto più interessanti ed è chiaro che gli spunti migliori siano stati tenuti per le ultime battute di gioco, ma qualcuno potrebbe fare fatica ad arrivarci. In una ventina di ore potrete portare a termine sia l'avventura principale che le quest secondarie, per quanto alcune sia davvero un mero riempitivo, e per fortuna tornano gli zeugle opzionali, mostri giganti da sconfiggere solo una volta che ci saremo equipaggiati a dovere e che avremo fatto salire di livello il nostro party.
Proprio a riguardo c'è un altro fattore da segnalare, cioè che Beyond the Dawn non permette di importare tutti i progressi fatti con il proprio parti di Tales of Arise. Sia che si sia terminata la storia principale (condizione altamente consigliata) sia che ci si sia fermati in qualsiasi altro punto del gioco, verremo catapultati con un livello standard di esperienza e di equipaggiamento, dovendo nuovamente assegnare punti ai vari alberi delle abilità. Se da un lato la scelta è stata fatta per dare equilibrio alla difficoltà del gioco, dall'altra piange un po' il cuore a dover lasciare indietro tutto il lavoro che avevamo compiuto, magari per abbattere gli zeugle più coriacei. I combattimenti, come detto, seguono senza aggiungere altro il combat system già visto, dove una volta incontrato un gruppo di avversari verremo trasportati un una arena dove muovere in tempo reale il personaggio scelto, mentre i compagni saranno gestiti dall'intelligenza artificiale.
Ancora una volta sarà nostra la gestione dei colpi speciali di tutto il party, sino ad arrivare agli attacchi più potenti, all'uso degli oggetti e via dicendo. Si poteva fare qualche aggiunta? Assolutamente si, ma evidentemente si è preferito non toccare un sistema che funziona bene ancora oggi, ma che lascia un po' di amaro in bocca nei gamer che lo avevano spolpato all'epoca e che speravano di vedere qualche nuova meccanica. Le stesse aree di gioco sono spesso prese dalle ambientazioni già viste, soprattutto per le missioni secondarie, mentre si vede qualche novità nella storia principale, anche se non c'è sempre una grande varietà, vedi i dungeon che tendono a ripetersi.
Dal punto di vista tecnico, indubbiamente l'ottimo lavoro svolto nel 2021 continua a essere apprezzabile, così come il sonoro e il doppiaggio nipponico, mentre ancora una volta ci beiamo dei testi in italiano. Così, alla fine del nostro percorso non possiamo che segnalare come Tales of Arise Beyond the Dawn sia una espansione in senso stretto, capace di aumentare il monte ore di gioco del capitolo originale, ma di non aggiungere nulla dal punto di vista del gameplay. Ci si poteva attendere di più, ma la storia prosegue e farà la felicità di chi ha serbato un ottimo ricordo delle avventure di Alphen e i suoi amici e sognava di poter tornare nel fantastico mondo di Tales of Arise. Chi invece è alla ricerca di qualcosa di nuovo, passi tranquillamente oltre.