Ubisoft per Nintendo DS
di
IL MIO COACH - ARRICCHISCO IL MIO VOCABOLARIO
Il primo dei videogames che Ubisoft ci propone su DS va a rimpinguare quel folto novero di titoli che, prescindendo dai canoni ludici tradizionali, strizza sfacciatamente l'occhio ai casual gamers; un genere eterogeneo fiorito negli ultimi anni sul piccolo portatile Nintendo. L'obiettivo dichiarato di "Arricchisco il mio vocabolario", oltre ovviamente ad intrattenere, é infatti quello di migliorare le capacità espressive dell'utente, attraverso l'apprendimento di nuovi vocaboli. Il metodo designato all'insegnamento prevede che, per mezzo del gioco, si acquisisca una spontanea confidenza con termini prima sconosciuti, attinti da un dizionario comprendente circa 16.800 lemmi.
Ed é così che, dietro alla qualifica di studi linguistici, ciò che viene offerto é un campionario di minigames costruito tutto intorno alle parole. Di queste, in particolare, si viene stimolati sia a riprodurne la corretta grafia, che ad associarne il significato ad una definizione consona. L'abilità dell'utente, misurata in parametri come "potenziale espressivo" e "competenza", risulta registrata nel suo profilo: una volta compiuti dei progressi, si avrà accesso a livelli di difficoltà più elevati. Il pennino, unico strumento di controllo, fra l'altro é anche utilizzato per scrivere le lettere sul touch screen (anche se il relativo sistema di riconoscimento dei caratteri non é eccezionale: non a caso, il manuale indica perfino con quali movimenti dello stilo vada eseguita ogni singola lettera, onde evitare incomprensioni). I mancini potrebbero risentire di una impostazione che, all'occorrenza (ossia solo sporadicamente, per fortuna), sembra poco indulgente con la loro diversità. Tuttavia, il numero di minigiochi (una decina) é davvero esiguo.
Alla lunga, si avverte una spiccato senso di ripetitività e pesa l'assenza di una sfida più complicata. In tali incertezze si ravvisano tutti i limiti di "Arricchisco il mio vocabolario", la cui natura ibrida, sospesa fra ludico e didattico, si é manifestata in soluzioni modeste che concedono non troppo spazio al divertimento. Passando alla grafica, si nota la gradevole essenzialità dell'interfaccia visiva, che ben si presta al discernimento degli elementi sullo schermo.
Ritornando all'obiettivo (sopra descritto) che si prefigge il titolo Ubisoft, a tal scopo si é chiaramente orientati a farne un uso breve e quotidiano, che possa apportare benefici (piccoli benefici, non si può certo addossare ad un videogame velleità culturali) gradualmente. Purtroppo, sotto quest'ottica, non si riesce a cogliere un valido motivo per preferire un modico passatempo alla lettura di un buon libro.
IL MIO COACH DI BENESSERE - CONTROLLO IL MIO PESO
Reclamizzato da un testimonial d'eccezione, il sempreverde Carletto Mazzone, questo titolo si discosta ancor più di "Arricchisco il mio vocabolario" dalla concezione classica di videogame. Qui, invece che sulla competenza linguistica, i riflettori sono puntati sulla forma fisica, ad un tempo ossessione e fobia dell'uomo di inizio millennio. Accantonato in un angolino l'elemento strettamente ludico, "Controllo il mio peso" si concentra su alimentazione ed attività fisica dell'utente. Va doverosamente premesso, come del resto fa pure la prima schermata quando si accende la console, che non si intende sostituire o surrogare medici o dietologi con un gioco. Più modestamente, si mira ad instillare buone abitudini attraverso consigli e cambiamenti all'apparenza minimi. Ritorna il tema dei piccoli miglioramenti graduali, che suggerisce ancora, come già fatto in precedenza, di affrontare sessioni brevi e quotidiane.
In via preliminare, recepite le informazioni vitali dall'utente (altezza, peso, età), viene compilata una scheda personale, con tanto di calcolo di indicatori quali l'indice di massa corporea. Una tabella giornaliera propone alcune azioni da portare a compimento; fra gli esercizi fisici, un ruolo di primo piano é riservato a quello fondamentale, ossia camminare. A tal punto che, assieme alla confezione, é allegato uno speciale contapassi da connettere direttamente alla console (tramite lo slot delle cartucce del GBA), che quindi può fornire costantemente al videogame i dati sull'attività motoria. Gli altri esercizi ricorrenti sono saltelli, piegamenti, flessioni ed addominali. Come si può intuire, dopo un inizio "morbido" sarà progressivamente richiesto un maggior impegno all'utente.
Per ciò che concerne l'alimentazione, non interessa la nutrizione nel suo complesso bensì solo l'apporto di calorie all'organismo. A questo proposito, una volta stilato un elenco quotidiano dei cibi consumati (con le dovute approssimazioni), Il DS saprà dire il corrispettivo di calorie immagazzinate e, confrontato col profilo in memoria, sentenzierà se si ha mangiato bene, troppo o troppo poco. Per altro verso il gioco é costellato di piccoli consigli, magari formulati sotto forma di prove da superare, quali ad esempio "quando fai una telefonata, invece di sederti, rimani in piedi" o "assaggia un frutto che non hai mai mangiato prima". C'é poi a corredo qualche quiz, le cui domande restano in tema "salutare".
L'interlocutore virtuale, che dirige le attività giornaliere, é un omino stilizzato. Anche qui si ravvisano scelte visive improntate alla semplicità e all'essenzialità; e ancora, tale indirizzo si rivela azzeccato. L'omino non brillerà per originalità, ma sprizza simpatia da tutti i pixel.
In conclusione, non appena ci si cimenta con "Controllo il mio peso", viene subito da pensare che non sia il solito gioco. Questa affermazione può sembrare banale, se non addirittura un po' retorica, ma nella sua brevità dipinge con dovizia la caratteristica saliente del videogame: richiede un approccio differente, in quanto non adatto a chi cerchi il solito divertimento. Si rivolge a chi della console é disposto a fare un uso particolare, a chi voglia uno stimolo per l'allenamento quotidiano. La qual cosa lo pone in una curiosa posizione: un titolo decisamente di nicchia, aperto però ad una fascia d'utenza che potenzialmente comprende la quasi totalità dei giocatori.
Il primo dei videogames che Ubisoft ci propone su DS va a rimpinguare quel folto novero di titoli che, prescindendo dai canoni ludici tradizionali, strizza sfacciatamente l'occhio ai casual gamers; un genere eterogeneo fiorito negli ultimi anni sul piccolo portatile Nintendo. L'obiettivo dichiarato di "Arricchisco il mio vocabolario", oltre ovviamente ad intrattenere, é infatti quello di migliorare le capacità espressive dell'utente, attraverso l'apprendimento di nuovi vocaboli. Il metodo designato all'insegnamento prevede che, per mezzo del gioco, si acquisisca una spontanea confidenza con termini prima sconosciuti, attinti da un dizionario comprendente circa 16.800 lemmi.
Ed é così che, dietro alla qualifica di studi linguistici, ciò che viene offerto é un campionario di minigames costruito tutto intorno alle parole. Di queste, in particolare, si viene stimolati sia a riprodurne la corretta grafia, che ad associarne il significato ad una definizione consona. L'abilità dell'utente, misurata in parametri come "potenziale espressivo" e "competenza", risulta registrata nel suo profilo: una volta compiuti dei progressi, si avrà accesso a livelli di difficoltà più elevati. Il pennino, unico strumento di controllo, fra l'altro é anche utilizzato per scrivere le lettere sul touch screen (anche se il relativo sistema di riconoscimento dei caratteri non é eccezionale: non a caso, il manuale indica perfino con quali movimenti dello stilo vada eseguita ogni singola lettera, onde evitare incomprensioni). I mancini potrebbero risentire di una impostazione che, all'occorrenza (ossia solo sporadicamente, per fortuna), sembra poco indulgente con la loro diversità. Tuttavia, il numero di minigiochi (una decina) é davvero esiguo.
Alla lunga, si avverte una spiccato senso di ripetitività e pesa l'assenza di una sfida più complicata. In tali incertezze si ravvisano tutti i limiti di "Arricchisco il mio vocabolario", la cui natura ibrida, sospesa fra ludico e didattico, si é manifestata in soluzioni modeste che concedono non troppo spazio al divertimento. Passando alla grafica, si nota la gradevole essenzialità dell'interfaccia visiva, che ben si presta al discernimento degli elementi sullo schermo.
Ritornando all'obiettivo (sopra descritto) che si prefigge il titolo Ubisoft, a tal scopo si é chiaramente orientati a farne un uso breve e quotidiano, che possa apportare benefici (piccoli benefici, non si può certo addossare ad un videogame velleità culturali) gradualmente. Purtroppo, sotto quest'ottica, non si riesce a cogliere un valido motivo per preferire un modico passatempo alla lettura di un buon libro.
IL MIO COACH DI BENESSERE - CONTROLLO IL MIO PESO
Reclamizzato da un testimonial d'eccezione, il sempreverde Carletto Mazzone, questo titolo si discosta ancor più di "Arricchisco il mio vocabolario" dalla concezione classica di videogame. Qui, invece che sulla competenza linguistica, i riflettori sono puntati sulla forma fisica, ad un tempo ossessione e fobia dell'uomo di inizio millennio. Accantonato in un angolino l'elemento strettamente ludico, "Controllo il mio peso" si concentra su alimentazione ed attività fisica dell'utente. Va doverosamente premesso, come del resto fa pure la prima schermata quando si accende la console, che non si intende sostituire o surrogare medici o dietologi con un gioco. Più modestamente, si mira ad instillare buone abitudini attraverso consigli e cambiamenti all'apparenza minimi. Ritorna il tema dei piccoli miglioramenti graduali, che suggerisce ancora, come già fatto in precedenza, di affrontare sessioni brevi e quotidiane.
In via preliminare, recepite le informazioni vitali dall'utente (altezza, peso, età), viene compilata una scheda personale, con tanto di calcolo di indicatori quali l'indice di massa corporea. Una tabella giornaliera propone alcune azioni da portare a compimento; fra gli esercizi fisici, un ruolo di primo piano é riservato a quello fondamentale, ossia camminare. A tal punto che, assieme alla confezione, é allegato uno speciale contapassi da connettere direttamente alla console (tramite lo slot delle cartucce del GBA), che quindi può fornire costantemente al videogame i dati sull'attività motoria. Gli altri esercizi ricorrenti sono saltelli, piegamenti, flessioni ed addominali. Come si può intuire, dopo un inizio "morbido" sarà progressivamente richiesto un maggior impegno all'utente.
Per ciò che concerne l'alimentazione, non interessa la nutrizione nel suo complesso bensì solo l'apporto di calorie all'organismo. A questo proposito, una volta stilato un elenco quotidiano dei cibi consumati (con le dovute approssimazioni), Il DS saprà dire il corrispettivo di calorie immagazzinate e, confrontato col profilo in memoria, sentenzierà se si ha mangiato bene, troppo o troppo poco. Per altro verso il gioco é costellato di piccoli consigli, magari formulati sotto forma di prove da superare, quali ad esempio "quando fai una telefonata, invece di sederti, rimani in piedi" o "assaggia un frutto che non hai mai mangiato prima". C'é poi a corredo qualche quiz, le cui domande restano in tema "salutare".
L'interlocutore virtuale, che dirige le attività giornaliere, é un omino stilizzato. Anche qui si ravvisano scelte visive improntate alla semplicità e all'essenzialità; e ancora, tale indirizzo si rivela azzeccato. L'omino non brillerà per originalità, ma sprizza simpatia da tutti i pixel.
In conclusione, non appena ci si cimenta con "Controllo il mio peso", viene subito da pensare che non sia il solito gioco. Questa affermazione può sembrare banale, se non addirittura un po' retorica, ma nella sua brevità dipinge con dovizia la caratteristica saliente del videogame: richiede un approccio differente, in quanto non adatto a chi cerchi il solito divertimento. Si rivolge a chi della console é disposto a fare un uso particolare, a chi voglia uno stimolo per l'allenamento quotidiano. La qual cosa lo pone in una curiosa posizione: un titolo decisamente di nicchia, aperto però ad una fascia d'utenza che potenzialmente comprende la quasi totalità dei giocatori.