Virtua Fighter 4

Virtua Fighter 4
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Venendo ai personaggi é necessario sottolineare che, sebbene siano ottimamente realizzati, non arrivano alla complessità delle controparti della versione da sala anche se la differenza che intercorre é paragonabile a quella tra i combattenti del coin op di Street Fighter 2 i corrispettivi su SNES. Il livello di dettaglio in alcuni casi é impressionante, a partire dalle espressioni facciali (e qui si nota l'esperienza acquisita durante la lavorazione di Shenmue) proseguendo con la struttura muscolare e i dettagli dei vestiti. Peccato per le "giunture" visibili su gambe e braccia anche se quello era un problema presente anche nella versione da sala
Virtua Fighter 4
Jacky nella sua seconda uniforme \"motociclistica\"

Nel complesso le animazioni sono molto efficaci e rispecchiano piuttosto bene le movenze delle arti marziali presentate. In particolare non aspettatevi movimenti inutili e coreografici da combattenti basati su pose di attesa: Virtua Fighter 4 non a caso é uno dei giochi che più rispetta le vere arti marziali a livello visivo. Poco da dire sugli effetti sonori e le musiche che si dimostrano adeguati e all'altezza della situazione, risultando comunque un elemento di contorno che sottolinea l'azione, ma non spicca nell'insieme. Nel bene e nel male la realizzazione tecnica di Virtua Fighter 4 attira l'attenzione, ma il vero punto in cui la serie é sempre stata controversa é la giocabilità..
PRECISIONE E SOLIDITA'
Virtua Fighter 3, pur rimanendo ancorato alla struttura basata sulla presenza di un ring delimitato, aveva sperimentato molto in fatto di stage irregolari come, per esempio, quello obliquo ambientato su un tetto. A detta di molti l'introduzione di tali varianti, oltre a non aggiungere poi molto alla struttura di gioco, toglieva affidabilità e precisione ai controlli. Non é una sorpresa quindi che in Virtua Fighter 4 si sia tornati al classico ring quadrato completamente piano. Chi si aspettava fondali interattivi rimarrà deluso in quanto gli unici elementi con cui si può effettivamente interagire sono i bordi dei ring in alcuni stage, fatto che lascerebbe ulteriormente perplessi se il sistema di gioco non fosse valido come effettivamente é
Virtua Fighter 4
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Virtua Fighter 4

Se si escludono alcuni scivoloni sul fronte della realizzazione tecnica, Virtua Fighter 4 è un titolo ineccepibile. La precisione e la solidità del sistema di gioco lo rendono il miglior picchiaduro 3D presente su PlayStation 2 e, con tutta probabilità, ci vorrà molto tempo per scalzarlo da tale vetta. La possibilità di giocarlo su più livelli di abilità permette anche ai neofiti di giocarci senza troppi problemi, ma un approccio superficiale non permette di apprezzare appieno la profondità di Virtua Fighter 4, lato in cui il gioco eccelle a dir poco.

Alessandro Casini

SECONDO COMMENTO
Ci sono picchiaduro a incontri più spettacolari, più ricchi di effetti "next-generation" o magari di personaggi femminili evidentemente poco vestiti. Ma se cercate la quintessenza del combattimento, o un gioco che vi faccia letteralmente "sentire" ogni singolo impatto, dovete necessariamente inserire nella vostra lista della spesa l'ultimo titolo di Yu Suzuki. Virtua Fighter 4, pur con tutti i difetti inerenti alla conversione (comunque trascurabili se puntiamo al settore giocabilità), è la migliore esperienza che si possa avere su PlayStation 2 nel campo beat'em up a incontri. Il sistema di combattimento, che sui primi momenti appare indecifrabile, dopo poche partite si rivela come un altro colpo di genio degli sviluppatori Sega, premiando non solo la pressione rapida dei tasti ma tempismo, senso della posizione e capacità del giocatore nel "leggere" le mosse dell'avversario. Un ottimo punto di inizio per Sega su PlayStation 2 e una ragione in più per lasciare agli altri il conteggio delle scalettature dopo aver afferrato il joypad e premuto Start...

Alessandro Martini

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