Virtua Fighter 4

Virtua Fighter 4
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I precedenti episodi sono sempre stati contraddistinti da una ricerca ossessiva della tecnica marzialista contrapposta all'effettiva utilità delle mosse. A cosa serve avere decine di attacchi se alla fine la loro utilità in battaglia non é corrispondente alla loro utilità oggettiva? Fortunatamente Virtua Fighter 4 vanta un approccio più pragmatico al combattimento che, oltre ad avere una fisicità maggiore, permette di sfruttare appieno le capacità dei combattenti e rende necessario un serio approfondimento per giocare a buoni livelli. Ogni secondo che passa permette di pianificare una mossa o di piazzare un colpo particolare come se si trattasse di una sorta di gioco a incastro e, con tutta probabilità, ci troviamo di fronte alla versione più somigliante alla trasposizione più fedele, non tanto delle arti marziali, ma piuttosto della filosofia che sta alla base di un combattimento
Virtua Fighter 4
La resa della neve sul suolo è ancora eccezionale

Come in Virtua Fighter 3 é possibile cambiare la postura di combattimento alterando la velocità e il tipo di mosse eseguibili, una possibilità sfruttata egregiamente dalla nuova arrivata, Vanessa Levis. Una novità riguarda invece il sistema di spostamento 3D che prevede l'uso diretto della croce direzionale per lo spostamento sui vari piani di gioco. Il salto ha quindi cambiato totalmente di modalità d'uso essendo delegato principalmente per attacchi aerei a corto raggio, perdendo ogni valenza di spostamento. Sulle prime si rimane un po' disorientati, ma la possibilità di muoversi liberamente senza dover usare "passettini" e altre amenità permette di sfruttare meglio la terza dimensione. Nel complesso il sistema di gioco di Virtua Fighter 4 é eccellente e manca della "casualità" che contraddistingue la maggior parte dei picchiaduro 3D, traguardo raggiunto grazie anche a una maggiore accortezza nella temporizzazione delle mosse che hanno una loro ben precisa priorità come avviene nei picchiaduro 2D
MODALITA' DI GIOCO
Sebbene Virtua Fighter 4 manchi di una storia e di finali per ogni personaggio che ne valorizzi la longevità, é presente tutta una serie di modalità che permettono di affinare il proprio livello di gioco oltre che a divergere dal classico arcade mode. Il training mode é tra i migliori mai visti in un gioco del genere per quel che riguarda la completezza e, se non bastasse, é presente una piccola collection di replay che mostrano scontri a livello avanzato che valorizzano le capacità di ogni personaggio
Virtua Fighter 4
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Virtua Fighter 4

Se si escludono alcuni scivoloni sul fronte della realizzazione tecnica, Virtua Fighter 4 è un titolo ineccepibile. La precisione e la solidità del sistema di gioco lo rendono il miglior picchiaduro 3D presente su PlayStation 2 e, con tutta probabilità, ci vorrà molto tempo per scalzarlo da tale vetta. La possibilità di giocarlo su più livelli di abilità permette anche ai neofiti di giocarci senza troppi problemi, ma un approccio superficiale non permette di apprezzare appieno la profondità di Virtua Fighter 4, lato in cui il gioco eccelle a dir poco.

Alessandro Casini

SECONDO COMMENTO
Ci sono picchiaduro a incontri più spettacolari, più ricchi di effetti "next-generation" o magari di personaggi femminili evidentemente poco vestiti. Ma se cercate la quintessenza del combattimento, o un gioco che vi faccia letteralmente "sentire" ogni singolo impatto, dovete necessariamente inserire nella vostra lista della spesa l'ultimo titolo di Yu Suzuki. Virtua Fighter 4, pur con tutti i difetti inerenti alla conversione (comunque trascurabili se puntiamo al settore giocabilità), è la migliore esperienza che si possa avere su PlayStation 2 nel campo beat'em up a incontri. Il sistema di combattimento, che sui primi momenti appare indecifrabile, dopo poche partite si rivela come un altro colpo di genio degli sviluppatori Sega, premiando non solo la pressione rapida dei tasti ma tempismo, senso della posizione e capacità del giocatore nel "leggere" le mosse dell'avversario. Un ottimo punto di inizio per Sega su PlayStation 2 e una ragione in più per lasciare agli altri il conteggio delle scalettature dopo aver afferrato il joypad e premuto Start...

Alessandro Martini

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