Xbox One

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Una delle maggiori critiche -insieme alla questione usato- che i fan rivolgono a Microsoft é quella di non aver mostrato le potenzialità di Xbox One in ambito gaming, dando troppo risalto alle funzioni della console definite "accessorie".

L'argomento giochi, con riferimento alle 15 esclusive promesse (di cui 8 nuove IP), é stato sostanzialmente rimandato con un: abbiamo tanto da mostrarvi ma per vederlo dovrete aspettare l'E3; lasciando sostanzialmente a Forza Motorsport 5 e Quantum Break il compito di anticipare "il piatto forte" delle esclusive, conosciute oggi solo nel numero.

Uno scenario in parte prevedibile che, consapevoli dell'intenzione di Microsoft di dividere il reveal in due eventi separati, tuttavia non é bastato a "ridimensionare" le aspettative dei quasi 9 milioni di fan che hanno seguito l'evento in diretta e nell'arco delle prime 24 ore.

Numeri impressionanti con i quali oggi Microsoft si trova costretta a confrontarsi, numeri che rivelano giocatori in attesa di risposte precise e dettagliate in grado di smontare pezzo per pezzo le tante perplessità, condivise e condivisibili, fino ad oggi emerse.

Un disastro comunicativo a cui gli executive Microsoft hanno iniziato a mettere le prime "pezze" e su cui noi, scavando nella rete, cercheremo di far luce. L'obiettivo é quello di capire cosa possiamo aspettarci dal “secondo tempo” di un film ad oggi decisamente poco riuscito.

Il punto da cui partire é una tavola rotonda organizzata da Microsoft e a cui hanno partecipato una serie di colleghi della stampa internazionale; occasione ghiotta in cui Don Mattrick & Co, pur senza scendere nel dettaglio, hanno ribadito il loro impegno, finora fatto di promesse, in ambito gaming.


"Stiamo per svelare nel dettaglio questo [i giochi], le persone diranno, 'Oh mio Dio, sono stati concentrati e hanno reso i core il loro obiettivo principale'. Ci sono grandi nomi, innovazione e sviluppatori di classe mondiale".


Il “colorito” Craig Davidson, direttore globale del marketing di Microsoft, per ribadire il concetto tira in ballo addirittura Sony, compagnia che ha ovviamente colto la palla al balzo per rigirare a proprio vantaggio lo scivolone mediatico dei rivali americani:


“Xbox One sorprenderà il mondo durante l'E3” ha dichiarato in una recente intervista rilasciata ai colleghi di IGN Spagna; aggiungendo "uccideremo Sony all'E3".


A supportare i proclami di Microsoft (e a far ben sperare i giocatori) ci sono senz'altro i numeri: oltre alle 15 esclusive poco sopra menzionate, il gigante di Redmond ha investito 1 miliardo di dollari nello sviluppo di videogames e aperto/acquisito una serie di studi interni, oggi ben 23.

Studi nuovi -uno addirittura in Giappone- che, pur non permettendo di fare ipotesi sui giochi in sviluppo (ne sul talento dei team), sono certamente indicativi della volontà di Microsoft di puntare ancora forte al gaming. Una conferma che -ahinoi- sembra arrivare anche dal forte interesse, condiviso da alcuni publisher e sviluppatori, di iniziare a monetizzare anche dalla vendita dell'usato.

Tutti elementi che, piuttosto che l'intenzione di "puntare ad altro", evidenziano una pianificazione ben precisa: affrontare prima "la parte noiosa della presentazione" -per usare le parole di Microsoft- e rimandare all'E3 l'argomento giochi.

Puntando sui propri team interni e sulle vociferate/confermate collaborazioni con alcuni team esterni, Microsoft cercherà quindi di rispondere alle critiche piovute in questi giorni.

LA FORZA DEI TEAM INTERNI:

Rare:

Con il passaggio da Nintendo a Microsoft, il talentuoso team inglese non é riuscito a replicare lo straordinario successo che di fatto l'ha consacrato durante gli "anni passati a Kyoto". Dopo l'ottimo remake di Conker sulla prima Xbox e una serie di titoli di valore (Banjo, Kameo e Viva Pinata) su Xbox 360, Kinect Sport e la creazione degli Avatar hanno di fatto segnato il declino del team. Con l'arrivo di Xbox One - e la suddivisione in tre team separati - la speranza é quella che Microsoft rilanci in grande stile il team inglese.

Progetti in lavorazione:


  • Nuova IP
  • Nuovo episodio di una IP storica (Killer Instinct, Banjo, Conker, Perfect Dark sono solo alcuni dei possibili candidati)

Lionhead:

Divenuto celebre per aver creato Fable, l'ex team di Peter Molyneux si trova oggi ad offrontare la difficile sfida di dover ripartire da John Needham, nuovo CEO della sofware house con una forte esperienza nel campo degli MMO online, abilità che molto probabilmente verrà utilizzata per il primo gioco di Lionhead per Xbox One.

Presunti progetti in lavorazione:

  • Un MMO ambientato nell'universo di Fable
  • Fable IV o uno spin-off
  • IP storica
343 Industries:

Se il compito del nuovo CEO di Lionhead può definirsi arduo, quello di 343 Industries spaventerebbe chiunque. La nuova software house é infatti stata creata da Microsoft per raccogliere le fortunatissime sorti di Halo nel dopo Bungie.
Halo 4 rappresenta, qualitativamente e commercialmente, una scommessa vinta e il team é sicuramente a lavoro su un nuovo titolo della serie; ma un Halo 5, almeno nell'immediato, potrebbe non essere così scontato. Il team ha infatti dichiarato come la serie si presti a “nuove interpretazioni” aprendo probabilmente a nuovi generi o ad eventuali spin-off, lidi già esplorati da Halo Wars e Halo ODST.
Di pochi giorni fa é invece la notizia di Halo Bootcamp, progetto confermato da Microsoft (al momento solo su PC) e che da molti viene indicato come un TPS ambientato nel mondo di Halo.


Presunti progetti in lavorazione:


  • Nuovo titolo legato ad Halo (Halo 5, spin-off o il rumoreggiato remake del secondo capitolo)

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Il 10 giugno, dopo un primo evento non certo esaltante per i videogiocatori, Microsoft si gioca una fetta importantissima della propria credibilità. Gli elementi raccolti in questo articolo, nonostante le ipotesi più pessimistiche di alcuni fan, sono (almeno sulla carta) tutti a favore della società di Redmond.
L'immagine del dispositivo “tuttofare”, trasmessa con orgoglio solo pochi giorni fa, é paradossalmente la prima da smontare; in quanto, é inutile girarci intorno, non piace ai fan storici di Xbox né, a maggior ragione, ai videogiocatori che Microsoft non é riuscita ancora a conquistare. Un ruolo importantissimo lo giocheranno infine la questione online e il blocco usato, argomenti che Microsoft non può nuovamente prendersi il lusso di affrontare nuovamente con superficialità. L'appuntamento con “Xbox: A new Generation of Games Revealed” é fissato per il 10 giugno alle ore 18: 30. E diciamolo pure: il nome promette decisamente bene...