Xbox One

di
Epic Games, Gears of War o bho?:

Il contributo di Gears of War al successo di Xbox 360, che si ami o si odi la serie, é stato indubbiamente determinante; probabilmente a tal punto da spingere Microsoft ed Epic a cercare un nuovo accordo in ottica Xbox One. Samaritan e Infiltrator, le due tech demo utilizzate da Epic per mostrare le potenzialità dell'Unreal Engine 4, potrebbero rivelarsi ben più che un esercizio di stile; replicando il destino di Marcus Fenix che, da sconosciuto ammasso di muscoli utilizzato per mostrare le potenzialità dell'UE3, sarebbe poi diventato uno dei simboli della generazione ormai al tramonto.

Alte quindi le probabilità di vedere una nuova esclusiva Epic Games su Xbox One, senza naturalmente dimenticare la possibilià, tutt'altro che remota visto il successo del brand, di vedere nuovi episodi di Gears of War. Da non escludere infine l'arrivo di Fortnite, nuova IP al momento prevista solo su PC, anche su Xbox One.

KINECT SI, MA CON MODERAZIONE...

I videogiocatori appassionati, quando si parla di motion control, si dividono in due categorie: gli “integralisti” e i “sognatori”.

I primi, quando accendono la propria console, non accettano l'idea di muovere nemmeno un muscolo oltre le sei dita necessarie, gli altri invece si rifugiano dietro un “peccato, se solo fosse stato più preciso, veloce, reattivo”; insomma: se solo non si fosse chiamato Kinect verrebbe da dire.

L'idea di entrambi si basa fortemente su un dato di fatto: la tecnologia alla base del sensore Microsoft, nonostante le dichiarazioni entusiastiche di sviluppatori e publisher, si é rivelata acerba e assolutamente inadatta a replicare l'esperienza core dei titoli “da pad”.

L'arrivo di Kinect 2.0 però, grazie al notevole upgrade tecnologico, potrebbe dar vita a una serie di esperienze che il primo modello non ha permesso di realizzare.

All'E3 ci aspettiamo quindi una dimostrazione in grado di convincere anche i più scettici; sperando che l'intregrazione pad-kinect 2.0 accennata da Microsoft si riveli interessante ai fini del gameplay.

QUELL'IMMAGINE "SFUGGITA" A MICROSOFT...

Se gli ingenti investimenti di Microsoft, l'apertura-acquisizione di nuovi studi interni, le promesse di nuove esclusive e la nostra analisi dei team (first e second party) a lavoro su Xbox One, fanno ben sperare in vista della conferenza del 10 giugno, un'immagine “sfuggita” a Microsoft merita di essere analizzata.

La sezione games della nuova dashboard di Xbox One, oltre ai già visti Quantum Break e Forza Motorsport 5, ci consente infatti di fare alcune ipotesi (alcune fin troppo facili) su una parte dei titoli che vedremo tra pochi giorni.

Analizzando i singoli riquadri (ognuno di questi corrisponde ad un singolo gioco) é possibile notare:

  • L'orb di uno dei poteri di Crackdown

  • La misteriosa isola fluttuante, mostrata in una tech demo durante l'evento, é probabilmente la stessa di “Project Dakota”, nuova IP di cui vi abbiamo parlato in una nostra recente news.

  • Il logo di Halo (da escludere, trovandosi in sezione “games”, il riferimento alla serie tv di Spielberg) si riferisce certamente ad un nuovo capitolo della celebre serie.
  • Una misteriosa immagine di una grande porta che, considerando lo stile non proprio occidentale, potrebbe riferisci ad un progetto di un team giapponese; magari in sviluppo presso il nuovo studio di Osaka. Il personaggio, con spada e scudo, più che a confermare un genere preciso serve invece ad escluderne tanti altri.

  • Un tempio romano che certamente si riferisce a Ryse, esclusiva di Crytek ambientata nell'epoca storica di Roma antica.

  • Un personaggio non conosciuto e non facilmente definibile che, considerando il logo di Rare, certamente fa parte del nuovo gioco in sviluppo presso il team inglese.

“Xbox: A new Generation of Games Revealed”

Il 10 giugno, dopo un primo evento non certo esaltante per i videogiocatori, Microsoft si gioca una fetta importantissima della propria credibilità. Gli elementi raccolti in questo articolo, nonostante le ipotesi più pessimistiche di alcuni fan, sono (almeno sulla carta) tutti a favore della società di Redmond.

L'immagine del dispositivo “tuttofare”, trasmessa con orgoglio solo pochi giorni fa, é paradossalmente la prima da smontare; in quanto, é inutile girarci intorno, non piace ai fan storici di Xbox ne, a maggior ragione, ai videogiocatori che Microsoft non é riuscita ancora a conquistare.

Un ruolo importantissimo lo giocheranno infine la questione online e il blocco usato, argomenti che Microsoft non può nuovamente prendersi il lusso di affrontare nuovamente con superficialità.

L'appuntamento con “Xbox: A new Generation of Games Revealed” é fissato per il 10 giugno alle ore 18: 30. E diciamolo pure: il nome promette decisamente bene...
Xbox One

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Il 10 giugno, dopo un primo evento non certo esaltante per i videogiocatori, Microsoft si gioca una fetta importantissima della propria credibilità. Gli elementi raccolti in questo articolo, nonostante le ipotesi più pessimistiche di alcuni fan, sono (almeno sulla carta) tutti a favore della società di Redmond.
L'immagine del dispositivo “tuttofare”, trasmessa con orgoglio solo pochi giorni fa, é paradossalmente la prima da smontare; in quanto, é inutile girarci intorno, non piace ai fan storici di Xbox né, a maggior ragione, ai videogiocatori che Microsoft non é riuscita ancora a conquistare. Un ruolo importantissimo lo giocheranno infine la questione online e il blocco usato, argomenti che Microsoft non può nuovamente prendersi il lusso di affrontare nuovamente con superficialità. L'appuntamento con “Xbox: A new Generation of Games Revealed” é fissato per il 10 giugno alle ore 18: 30. E diciamolo pure: il nome promette decisamente bene...