Xbox360 ci siamo quasi
di
Redazione
Poco meno di 7 giorni separano il momento in cui le mani di milioni di videogiocatori potranno avidamente afferrare il controller di Xbox360, etichetta profumata per definire la xbox 2, la "next gen" consolle targata Microsoft.
Gamesurf e Federico Bavastro non potevano mancare, il 20 settembre scorso a Milano, quando Microsoft ha sollevato il velo di segretezza organizzando un pubblico strip-tease della sua nuova consolle, finalmente esposta agli ingordi occhi di centinaia di osservatori. 7 giorni per l'Europa, 70 centimetri per noi: queste le misure che ancora ci impediscono di mettere le mani sul più succulento feticcio videoludico. Nell'attesa non resta che ammirarne il corpo estetico e sperimentarne l'anima elettronica. Non c'è bisogno di essere artisti o dotati di poteri sopranaturali: basta amare i videogiochi e xbox!
UN LANCIO PLANETARIO
I primi ad essere colpiti saranno gli americani. Il D-day per lo sbarco di xbox 360 sull' Omaha Beach dei videogiochi è previsto per martedì 22 novembre 2005 dopo Cristo. Gli altri bersagli saranno l'Europa (venerdì 2 dicembre) e il Giappone (sabato 10 dicembre). Non si era mai assistito prima d'ora ad un attacco simultaneo su scala globale. Microsoft intende sfondare il mercato occupando un posto al sole con la sua prima consolle di seconda generazione. Gioco di parole? Aspettate.
LA LINEA E IL SIMBOLO
Non più uno squadrato monolite verde-scuro orizzontale, xbox360 sarà una sinuosa figura concava naturalmente disposta in senso verticale. Già questa innovativa impostazione stilistica denuncia il cambio di mentalità rispetto a xbox. Non più uno strumento rigorosamente tecnologico da "usare" e basta, ma un oggetto poliedrico da esibire anzitutto per la sua bellezza fisica, per le linee che indicano quel respiro trattenuto per sprigionare potenza. Poi il colore: bianco perla con immancabili led illuminati di verde che continua ad essere il simbolo di xbox, tanto che l'accoppiata bianco-verde disegna il "ring of light", quell'anello di luce che è il vero simbolo-logo della nuova consolle.
GLI ORGANI
Faceplates, joypad, hard disk estraibile, memory unit, telecomando multimediale, headset per live experience, rappresentano lo scheletro del sistema xbox360. non solo tecnologia, come si intuisce dall'elenco, in cima alla quale spiccano le "faceplates" ovvero le mascherine, delle tonalità più svariate, da applicare alla consolle per personalizzarla. Il collegamento tra utente e consolle è uno dei temi dominanti di xbox360: come ogni possessore di telefono cellulare lo personalizza con suonerie, immagini e cover, così ogni videogiocatore è in grado di personalizzare la propria xbox360 a partire dall'aspetto esteriore. La scelta tra un joypad con o senza filo sviluppa questo tipo di discorso, parallelamente alla possibilità di connettere la consolle ad un televisore ad alta definizione (720p/1080i) per godere di uno spazio visuale in 16:9. L'headset collegato al joypad rappresenta poi la chiave d'accesso ad una dimensione online che supera l'attività ludica in senso stretto per coinvolgere gli utenti in scambi, acquisti, comunicazioni e informazioni. Ma ormai siamo al di fuori dell'orbita del videogioco.
L'ANIMA
Sciorinare i dati tecnici stampati sui documenti dei press-kit sarebbe come pretendere di convertire un ateo mostrandogli la copertina del vangelo. Ci vogliono prove, prodigi e miracoli, e xbox360 si rivela un grande profeta.
Per tutti gli incalliti amanti dei numeri, è impressionante il confronto con la "vecchia" xbox: da un'unica cpu Intel a 733 Mhz ad una basata su IBM PowerPc con tre core simmetriche a 3,2 Ghz; da un processore grafico Nvidia con 64 Mb di memoria ad uno ATI con 512 Mb di memoria e anti-aliasing full screen, oltre ad una connettività basata su USB, Ethernet e sistema wireless.
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E IL LIVE?
Il live di xbox360 non è più un accessorio ma una proprietà essenziale su cui s'incardina ogni gioco. Il nuovo xbox live sarà presente in due formule, Silver e Gold: la differenza sta nelle chance offerte al di là del puro gioco multiplayer per inserire XLM (Xbox Live Marketplace) dove vendere e acquistare salvataggi (Micro$oft!), scaricare contenuti (demo, trailer,...) raffinare il matchmaking e mandare commenti di feedback. Tutto questo per 59,99 euro all'anno.
xbox live sfonda le barriere del multiplayer per coinvolgere il giocatore nella creazione di una propria identità "live" che riceverà commenti, messaggi, apprezzamenti (implementato il feedback, cioè il giudizio di altri utenti sullo stile di gioco e sull'"onestà" ludica del giocatore) e l'automatica memorizzazione dei progressi raggiunti nei vari giochi, che andranno a comporre una classifica mondiale in continuo aggiornamento. Niente paura per i pargoletti e per i riottosi ad usare le carte di credito: è possibile acquistare una tessera di abbonamento valido per 12 mesi (disponibili anche per uno o tre mesi).
IL VERO CORE
Dalle entusiastiche parole del top-management di Microsoft trasuda l'assoluta convinzione che xbox360 stia per innescare una rivoluzione nell'universo videoludico, così potente da scardinare i vecchi teoremi e spazzare i vecchi concetti. Dal videogioco basato sul rapporto chiuso uomo-macchina, all' "entertainment" in cui una molteplicità aperta di uomini interagiscono tra loro con la mediazione di una consolle su cui scorrono foto, video, audio, news, oltre che giochi. Queste scarne righe basterebbero a riempire ore e ore di dibattito. In salsa concentrata, i nodi sono questi. Anzitutto xbox360 espande il concetto di gioco pompando sugli schermi quantità esorbitanti di tecnologia. Basta un cannone per fare una rivoluzione? Oltre alla polvere da sparo serve anche la la competenza e l'esperienza, cioè il know-how nella programmazione di un hardware che soltanto dopo anni raggiunge livelli medio-alti. Vedere la povertà dei primi titoli usciti per la PS2. Insomma: anche accesa la miccia, ci vuole molto tempo prima che il cannone faccia esplodere il suo colpo. Inoltre le nuove energie investite per iniziare a sfruttare xbox360 si accavallano al già notevole impegno che per spremere xbox.
Poi c'è il concetto di divertimento che sta sormontando quello di videogioco. Xbox360 ambisce a posizionarsi come "il" sistema audio-video-ludico integrato che permetta di vedere film, scaricare foto e video, ascoltare musica, condividere contenuti via internet e, naturalmente, giocare sempre via internet. E' un passo avanti da gigante per Microsoft e il marchio xbox, che ridefinisce il videogioco, affiancandolo ad altre forme di intrattenimento. E' un'ipotesi pessimista, degna dei peggiori romanzi sulle apocalissi tecnologiche. L'opposto sarebbe quello di un videogioco talmente espanso nelle sue forme e nei suoi contenuti da invadere anche il cinema e la musica, da monopolizzare gli scambi su internet, concentrando su di sé la tecnologia. Usare xbox360 ed altri sistemi analoghi sarebbe come giocare un videogioco continuo; continuamente in transito da un supporto all'altro. Entrambe le ipotesi rappresentano comunque un inno cantato in onore della tecnologia, sempre più penetrante e dirompente nella vita quotidiana, che ormai è un guscio (quasi) vuoto riempito da consolle, telecomandi e joypad.
Cosa resta in fondo a quest'orgia tecnologica? Il videogioco il solito, vecchio videogioco. E vi pare poco? Certo che no. Eppure in questo tripudio di hardware sembra scomparire l'incanto del gioco, come se la vera magia fosse soltanto la bacchetta di Merlino. In attesa della discesa tra noi mortali, confidiamo nell'abilità del nostro Mago Merlino (quelle "M" ripetute...)
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A cura di Federico Bavastro
Gamesurf e Federico Bavastro non potevano mancare, il 20 settembre scorso a Milano, quando Microsoft ha sollevato il velo di segretezza organizzando un pubblico strip-tease della sua nuova consolle, finalmente esposta agli ingordi occhi di centinaia di osservatori. 7 giorni per l'Europa, 70 centimetri per noi: queste le misure che ancora ci impediscono di mettere le mani sul più succulento feticcio videoludico. Nell'attesa non resta che ammirarne il corpo estetico e sperimentarne l'anima elettronica. Non c'è bisogno di essere artisti o dotati di poteri sopranaturali: basta amare i videogiochi e xbox!
UN LANCIO PLANETARIO
I primi ad essere colpiti saranno gli americani. Il D-day per lo sbarco di xbox 360 sull' Omaha Beach dei videogiochi è previsto per martedì 22 novembre 2005 dopo Cristo. Gli altri bersagli saranno l'Europa (venerdì 2 dicembre) e il Giappone (sabato 10 dicembre). Non si era mai assistito prima d'ora ad un attacco simultaneo su scala globale. Microsoft intende sfondare il mercato occupando un posto al sole con la sua prima consolle di seconda generazione. Gioco di parole? Aspettate.
LA LINEA E IL SIMBOLO
Non più uno squadrato monolite verde-scuro orizzontale, xbox360 sarà una sinuosa figura concava naturalmente disposta in senso verticale. Già questa innovativa impostazione stilistica denuncia il cambio di mentalità rispetto a xbox. Non più uno strumento rigorosamente tecnologico da "usare" e basta, ma un oggetto poliedrico da esibire anzitutto per la sua bellezza fisica, per le linee che indicano quel respiro trattenuto per sprigionare potenza. Poi il colore: bianco perla con immancabili led illuminati di verde che continua ad essere il simbolo di xbox, tanto che l'accoppiata bianco-verde disegna il "ring of light", quell'anello di luce che è il vero simbolo-logo della nuova consolle.
GLI ORGANI
Faceplates, joypad, hard disk estraibile, memory unit, telecomando multimediale, headset per live experience, rappresentano lo scheletro del sistema xbox360. non solo tecnologia, come si intuisce dall'elenco, in cima alla quale spiccano le "faceplates" ovvero le mascherine, delle tonalità più svariate, da applicare alla consolle per personalizzarla. Il collegamento tra utente e consolle è uno dei temi dominanti di xbox360: come ogni possessore di telefono cellulare lo personalizza con suonerie, immagini e cover, così ogni videogiocatore è in grado di personalizzare la propria xbox360 a partire dall'aspetto esteriore. La scelta tra un joypad con o senza filo sviluppa questo tipo di discorso, parallelamente alla possibilità di connettere la consolle ad un televisore ad alta definizione (720p/1080i) per godere di uno spazio visuale in 16:9. L'headset collegato al joypad rappresenta poi la chiave d'accesso ad una dimensione online che supera l'attività ludica in senso stretto per coinvolgere gli utenti in scambi, acquisti, comunicazioni e informazioni. Ma ormai siamo al di fuori dell'orbita del videogioco.
L'ANIMA
Sciorinare i dati tecnici stampati sui documenti dei press-kit sarebbe come pretendere di convertire un ateo mostrandogli la copertina del vangelo. Ci vogliono prove, prodigi e miracoli, e xbox360 si rivela un grande profeta.
Per tutti gli incalliti amanti dei numeri, è impressionante il confronto con la "vecchia" xbox: da un'unica cpu Intel a 733 Mhz ad una basata su IBM PowerPc con tre core simmetriche a 3,2 Ghz; da un processore grafico Nvidia con 64 Mb di memoria ad uno ATI con 512 Mb di memoria e anti-aliasing full screen, oltre ad una connettività basata su USB, Ethernet e sistema wireless.
E IL LIVE?
Il live di xbox360 non è più un accessorio ma una proprietà essenziale su cui s'incardina ogni gioco. Il nuovo xbox live sarà presente in due formule, Silver e Gold: la differenza sta nelle chance offerte al di là del puro gioco multiplayer per inserire XLM (Xbox Live Marketplace) dove vendere e acquistare salvataggi (Micro$oft!), scaricare contenuti (demo, trailer,...) raffinare il matchmaking e mandare commenti di feedback. Tutto questo per 59,99 euro all'anno.
xbox live sfonda le barriere del multiplayer per coinvolgere il giocatore nella creazione di una propria identità "live" che riceverà commenti, messaggi, apprezzamenti (implementato il feedback, cioè il giudizio di altri utenti sullo stile di gioco e sull'"onestà" ludica del giocatore) e l'automatica memorizzazione dei progressi raggiunti nei vari giochi, che andranno a comporre una classifica mondiale in continuo aggiornamento. Niente paura per i pargoletti e per i riottosi ad usare le carte di credito: è possibile acquistare una tessera di abbonamento valido per 12 mesi (disponibili anche per uno o tre mesi).
IL VERO CORE
Dalle entusiastiche parole del top-management di Microsoft trasuda l'assoluta convinzione che xbox360 stia per innescare una rivoluzione nell'universo videoludico, così potente da scardinare i vecchi teoremi e spazzare i vecchi concetti. Dal videogioco basato sul rapporto chiuso uomo-macchina, all' "entertainment" in cui una molteplicità aperta di uomini interagiscono tra loro con la mediazione di una consolle su cui scorrono foto, video, audio, news, oltre che giochi. Queste scarne righe basterebbero a riempire ore e ore di dibattito. In salsa concentrata, i nodi sono questi. Anzitutto xbox360 espande il concetto di gioco pompando sugli schermi quantità esorbitanti di tecnologia. Basta un cannone per fare una rivoluzione? Oltre alla polvere da sparo serve anche la la competenza e l'esperienza, cioè il know-how nella programmazione di un hardware che soltanto dopo anni raggiunge livelli medio-alti. Vedere la povertà dei primi titoli usciti per la PS2. Insomma: anche accesa la miccia, ci vuole molto tempo prima che il cannone faccia esplodere il suo colpo. Inoltre le nuove energie investite per iniziare a sfruttare xbox360 si accavallano al già notevole impegno che per spremere xbox.
Poi c'è il concetto di divertimento che sta sormontando quello di videogioco. Xbox360 ambisce a posizionarsi come "il" sistema audio-video-ludico integrato che permetta di vedere film, scaricare foto e video, ascoltare musica, condividere contenuti via internet e, naturalmente, giocare sempre via internet. E' un passo avanti da gigante per Microsoft e il marchio xbox, che ridefinisce il videogioco, affiancandolo ad altre forme di intrattenimento. E' un'ipotesi pessimista, degna dei peggiori romanzi sulle apocalissi tecnologiche. L'opposto sarebbe quello di un videogioco talmente espanso nelle sue forme e nei suoi contenuti da invadere anche il cinema e la musica, da monopolizzare gli scambi su internet, concentrando su di sé la tecnologia. Usare xbox360 ed altri sistemi analoghi sarebbe come giocare un videogioco continuo; continuamente in transito da un supporto all'altro. Entrambe le ipotesi rappresentano comunque un inno cantato in onore della tecnologia, sempre più penetrante e dirompente nella vita quotidiana, che ormai è un guscio (quasi) vuoto riempito da consolle, telecomandi e joypad.
Cosa resta in fondo a quest'orgia tecnologica? Il videogioco il solito, vecchio videogioco. E vi pare poco? Certo che no. Eppure in questo tripudio di hardware sembra scomparire l'incanto del gioco, come se la vera magia fosse soltanto la bacchetta di Merlino. In attesa della discesa tra noi mortali, confidiamo nell'abilità del nostro Mago Merlino (quelle "M" ripetute...)
A cura di Federico Bavastro