22.11.63: la miniserie da (ri)vedere per l'anniversario dell'omicidio di JFK

Un viaggio nel passato e nella storia

di Chiara Poli

Ci sono date che entrano nella storia, lasciando impronte indelebili. E ci sono scrittori che fanno la stessa cosa. Quando questi due elementi si uniscono, è facile che sia memorabile anche ciò che ne deriva.

Come il romanzo di Stephen King il cui titolo è una data: 22.11.63. La data dell’omicidio di John Fitzgerald Kennedy, il Presidente degli Stati Uniti più amato di tutti i tempi.

Un altro straordinario romanzo con cui il Re dell’horror ha dimostrato di non poter essere etichettato. Perché come L’ombra dello scorpione e It anche 22.11.63 è una prova di quanto grande sia la capacità di Stephen King di tratteggiare un mondo e dei personaggi che non ti abbandoneranno mai più. Non necessariamente perché ti spaventino, anzi: semplicemente perché una volta che li avrai scoperti non potrai dimenticarli.

A maggior ragione se sei un fan di Stephen King, compri 22.11.63 il giorno dell’uscita in libreria, inizi a leggere e scopri che c’è un crossover con It.

Sarebbe bastato anche solo questo per entrare nella leggenda. Ma a rafforzare il senso di questa grande opera è arrivata anche un’ottima serie TV. Pardon: miniserie.

22.11.63: la miniserie


La ragione per cui non è stato tratto un film - com’è stato fatto con tante altre opere di King - è una sola: 22.11.63 è un romanzo troppo complesso e troppo esteso per essere “ridotto” nello spazio di un film. Se ci pensate anche per It sono state realizzate due trasposizioni, una da 3 ore e rotte e un doppio film. Non è un caso. 8 episodi sono il numero perfetto per mostrarci James Franco indossare i panni di Jake Epping, il protagonista del romanzo.

Un romanzo che, come la miniserie, ruota attorno alla domanda che tutti ci facciamo almeno una volta nella vita: se potessi tornare indietro nel tempo per cambiare la storia, cosa faresti?

La miniserie prodotta da J.J. Abrams e firmata da Bridget Carpenter (Friday Night Lights) è piena di attenzione e cura per i dettagli. La sigla, per esempio, si modifica a ogni episodio man mano che Jake si addentra nel passato e acquisisce importanza per il corso della storia.

Girata in Canada e realizzata nel 2016, 22.11.63 ha scelto un’ottima via per adattare un romanzo di grande successo: pur con le inevitabili differenze (in sceneggiatura si chiamano, fra le altre, “condensazioni”) è stata mantenuta l’atmosfera del lavoro di King. E la magia è rimasta.

La trama di 22.11.63


Jake Epping (James Franco, 127 ore) è un professore d’inglese. Vive nel Maine ed è un cliente abituale di Al Templeton (Chris Cooper, American Beauty) alla sua tavola calda. Jake è diventato amico di Al e quando Al, gravemente malato, teme che non gli resti molto tempo, decide di confidare a Jake il suo segreto: sul retro del locale c’è uno stanzino la cui porta, per motivi inspiegabili, apre una finestra temporale sul passato. In un momento preciso del passato: l’ottobre del 1960. Jake decide quindi di elaborare un piano: impedire l’omicidio di JFK il 22 novembre del ’63. Per farlo, dovrà vivere nel passato fino al giorno fatidico ed entrare in contatto con Lee Harvey Oswald (Daniel Webber, The Punisher). Ma solo quando sarà tardi scoprirà che l’opportunità di cambiare la storia comporta un alto prezzo da pagare…

Un grande cast 


Il protagonista è perfetto: James Franco, stregato dal romanzo di King, aveva contattato lo scrittore per acquistarne i diritti e portarlo al cinema o in TV. Ma contattando il Re, scoprì che qualcuno era arrivato prima di lui: J.J. Abrams. Ecco quindi che Franco si è unito ad Abrams per produrre la serie, dirigendo anche un episodio e lavorando finemente sul personaggio di un uomo d’altri tempi, un mite e gentile professore d’inglese che negli anni ’60 sembra essere perfettamente a suo agio. Fino al momento in cui scopre dentro di sé un lato inedito, sconosciuto, che gli fa anche un po’ paura: il lato che lo trasforma in un uomo capace di compiere azioni irreversibili.

Una parte del merito di aver saputo restituire l’atmosfera del romanzo, oltre che a sceneggiatura e regia, va quindi anche al cast. Cherry Jones (24) nei panni della madre di Oswald, Lucy Fry (Godfather of Harlem) in quelli della moglie Marina, Sarah Gadon (La ragazza del dipinto) nel ruolo di Sadie, una collega di Jake vittima di violenza domestica… Sono tutti bravissimi e perfettamente calati nei panni dei personaggi. L’ex George di Grey’s Anatomy, l’attore T.R. Knight, si unisce a Josh Duhamel (Las Vegas) nel recitare in panni inediti: quelli di due uomini malvagi.

Fra presente e passato, al fianco di Jake ci caleremo nell’America degli anni ’60 per rivivere insieme a lui un pezzo di storia e per sperare, sempre al suo fianco, di poter cambiare il mondo del presente tramite il passato. Ma mai in modo facile: 22.11.63 in tv, esattamente come nel romanzo di Stephen King, ci pone una serie di dubbi e quesiti morali, mettendoci continuamente alla prova.

Trasmessa in prima visione in Italia su FOX, 22.11.63 è oggi disponibile su Prime Video: un’ottima occasione per (ri)vedere la serie nell’anniversario dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. L’omicidio che ha cambiato il mondo.