The Serpent Queen: Liv Hill racconta la diabolica Caterina de Medici: “Nessuno si aspettava nulla da lei e li manipolò tutti”.
Nella nuova serie Starz l’attrice Liv Hill interpreta una regina nota per la sua intelligenza e tirannia e capace, senza draghi, di tener testa all’intera corte di Francia. Ci siamo fatti raccontare da lei The Serpent Queen. L’intervista.
Io non la considero una persona cattiva, ma solo una donna che da quando è nata ha fatto di tutto per sopravvivere. Le è stato detto che non valeva nulla, che sarebbe stata umiliata, picchiata e uccisa sin dalla tenera età. Quello che Caterina fa, lo fa per sopravvivere…anche se a volte ci prende gusto a essere vendicativa.
Con queste parole la giovane Liv Hill, 22enne attrice inglese al primo ruolo davvero importante in carriera, descrive il personaggio a cui ha dato corpo e carisma nella nuova serie Starz in costume. È ambientata alla corte di Francia nel 1500, ma con la sua intro rock e con il suo approccio registico iper-contemporaneo, The Serpent Queen è molto più di una serie storica: è una deliziosa gara tra donne intelligenti, astute e crudeli a mantenere la propria posizione a corte e a garantire la propria sopravvivenza e quella dei figli. Avete presente House of Dragon? Ecco: Caterina de Medici ha saputo terrorizzare e manipolare l’intera nobiltà francese, senza nemmeno l’ausilio dei draghi.
Se avete visto The Great, avete già avuto un assaggio di quanto possa essere tagliente e crudele il costume drama negli anni ‘20 del nuovo secolo. The Serpent Queen è il degno erede di queste serie in costume di successo e si concentra su una delle sovrane più temute della storia. Ce la siamo fatta raccontare da Liv Hill, che la interpreta negli anni giovanili, quando Caterina è una straniera alla corte di Francia, lontana dall’essere regina, nemmeno certo di poter sopravvivere fino al giorno e alla sfida successivi.
Conoscevi questo personaggi storico prima di leggere il copione?
No, non ne sapevo molto a riguardo. Ora invece so tantissime cose di Caterina comprensibilmente. Per esempio ho scoperto che si ritiene sia stata la sua figura storica a ispirare la regina cattiva, la matrigna della fiaba di Biancaneve.
Davvero?
Sì, pare sia andata così.
Tu pensi Caterina de Medici fosse cattiva, o quanto meno una mean girl? Che giudizio dai al personaggio che interpreti?
No, non penso assolutamente Caterina de Medici sia stata una cattiva persona. Credo che il suo comportamento sia scaturito dall’essere una giovane donna orfana fin dall’infanzia, in costante e pressante pericolo di venir abusata, picchiata, uccisa, sin da quando è una bambina. Lei cresce in un’ambiente in cui davvero nessuno si aspetta alcunché da lei o le dà alcun tipo di merito o aiuto.
Non era bella, ci dicono, ma la storia di racconta che era sagace, acuta e incredibilmente intelligente. Voglio dire: ha saputo tener testa e dare il ben servito alle persone più potenti della corte di Francia. Donna, spesso sola, straniera, senza protezione. Credo fosse una persona estremamente acuta, solo con il vizio di essere un po’ pedante, specie nel far valere le proprie opinioni o imporre il suo potere.
È questo che hai pensato quando hai letto la sceneggiatura?
No, alla prima lettura sono rimasta semplicemente impressionata e mi sono chiesta “ma come potrei interpretare il ruolo di una persona così malvagia?”. Sapevo che chiunque l’avesse interpretata avrebbe avuto una grande occasione e si sarebbe trovato davanti un personaggio davvero interessante.
Come hai ottenuto la parte?
È la classica storia del quando perdi le speranze e non ci pensi più, succede qualcosa. Mi ero registrata in un video in cui interpretavo Caterina, un provino autoprodotto, e l’avevo mandato al casting. Nessuna risposta, silenzio per oltre 2 mesi. Improvvisamente ricevo una chiamata, mi chiedono se posso fare una riunione via Zoom con creatore e produttori della serie. Io ovviamente dico di sì, facciamo questa chiacchierata amabile di una quarantina di minuti e…24 ore dopo la parte è mia.
Com’è stata questa tua esperienza su un set storico, di una produzione in costume? Ti vediamo indossare dei costumi strepitosi!
È stato incredibile. Pensa che abbiamo girato in Francia e in Italia…le scene con il Papa sono state girate nel vero Palazzo dei Papi, credo che la nostra sia stata la prima troupe in assoluto a girare lì.
Davvero?
Sì, è stato incredibile. In realtà la produzione e la regia in particolare hanno un approccio molto, molto moderno, quindi non ho trovato particolari differenze rispetto ad altri progetti in cui ho lavorato. L’esperienza di camminare e lavorare in quelle stanze storiche però è stata incredibile.
D’altronde eri affiancata da un attore con moltissima esperienza in produzioni in costume: Charles Dance interpreta lo zio di Caterina de Medici, il Papa che tenta di qualche modo di salvarla e al contempo sfruttarla politicamente.
È stato molto divertente interpretare la relazione tra Caterina e il Papa, due persone straordinarie ed estremamente schiette uno con l’altra, avendo dall’altra parte un attore come Charles. Ancor prima che cominciassimo a girare tutti erano suoi grandissimi fan sul set, l’intera troupe. Cosa posso dirti? Lui non perde un colpo, le aspettative sono sempre alte ma lui gli tiene testa senza problemi. Tra l’altro è una persona molto cordiale, deliziosa.