Agents of S.H.I.E.L.D.

E' dura essere il capo. Coulson lo sa bene, ora che é la testa dello SHIELD, un'organizzazione più che mai allo sbaraglio, separata e fatta in frantumi dall'HYDRA, infiltratosi ovunque lasciandosi alle spalle dubbi, sfiducia e distruzione.
Il nostro Phil non demorde però, e ce la sta mettendo tutta per riportare tutto al suo antico splendore. Tassello su tassello. A cominciare dal jet invisibile acquisito nello scorso episodio: di sicuro sarà molto utile non appena riuscirà a replicare la sua tecnologia, ma non é solo di questo che é fatta una squadra, e le vittime in questa guerra sono tante.

Ultima fra i deceduti é l'agente Isabelle Hartley, interpretata da Lucy Lawless. Ad essere onesti, non riusciamo ancora a capacitarci di questo fatto, anche se la sua scomparsa sembra essere più che mai certa, visti la storia e i funerali che il suo partner, Lance Hunter, é riuscito ad ottenere non dopo tanta fatica in questo episodio. Confidiamo però che questa sia tutta una trovata dei writers della serie, e che la nostra Xena possa nuovamente resuscitare al momento più opportuno, forse grazie al fatto che aveva stretto in mano l'Obelisco. A proposito dell'oggetto 0-8-4, Skye rivela a Coulson quello che già avevamo osservato dal primo episodio: sulla sua superficie erano presenti gli strani simboli che lui e Garrett disegnavano come in preda ad una trance mistica.



La notizia non viene accolta nel modo in cui la giovane hacker si aspettava. Non sono queste le priorità, le risponde lui, ora che Hunter é stato catturato da quel tontolone di Talbot - tronfio del nuovo titolo che si é praticamente auto-assegnato, brigadiere generale - potrebbe venderci e rivelare a tutti la nostra posizione. Coulson ci vede molto lungo, e lo sappiamo bene! Talbot infatti costringe/convince Hunter a stipulare un patto: in cambio del compenso suo e di Hartley e di un funerale degno dell'agente che era, consegnerà Coulson a loro, tradendolo. Non appena si sono stretti la mano, Lance corre praticamente in braccio a Phil, seminando i soldati che il brigadier generale gli aveva messo alle calcagna, e rovescia il patto contro di lui, facendo così il doppio gioco. Ovviamente in cambio delle stesse cose. Manterrà la parola o si tratta di un ulteriore inganno? Lo scopriremo presto.

Friend or Foe



Nel frattempo, il povero Fitz continua a vedere la donna di cui é innamorato, Simmons che però rimane tristemente un'allucinazione creata dal suo cervello. Cervello che sembra più che mai compromesso, fino a che una delle nuove entrate nel team non riuscirà a fare breccia nel suo nuovo “sistema di comunicazione” riuscendo così a decifrare le parole che la mente di Fitz non riesce ad esporre in modo coerente ed ordinato, penetrando nel muro di pena e gentilezza dietro cui gli altri membri della squadra lo hanno nascosto, evitando di parlargli in modo diretto e franco. Questa situazione é quella che più ci spezza il cuore e costringe a sospiri e tristi mugolii: quando tornerà la parte femminile di quel binomio che sembrava indissolubile?

I didn't solve this today!

Riuscirà Fitz a ristabilire le sue sinapsi e sconfiggere la temibile friendzone? Per ora non si sa, ma per lo meno grazie all'aiuto del suo nuovo amico ha potuto completare l'arma che fermerà il grosso e assorbente Creel, infettato anche lui dallo strano potere dell'Obelisco.
Eh già, foderarsi il braccio di gomma non é bastato a proteggerlo dal mortale oggetto e Crusher é ora una mina vagante pronta ad esplodere. In suo soccorso arriva una nostra vecchia conoscenza, Raina. Nel suo immancabile abito a fiori, offre all'Uomo Assorbente il suo aiuto, dato che i capi di lui si sono rivelati molto vaghi a riguardo. Da a Creel un anello che gli permette di ristabilire il controllo sulle sue capacità, messe a rischio dall'aver assorbito il potere dell'Obelisco.
Adesso non resta che chiamare quei bravi ragazzi dello SHIELD e lasciare a loro “l'onore” di occuparsi del lavoro sporco. Basterà seguire il segnalatore piazzato nell'anello e via, Mister Creel servito su un piatto d'argento. Uff, una ragazza non é mai al sicuro di questi tempi! Meno male che ci sono dei baldi giovani che l'aiutano a portare a compimento i suoi diabolici piani!


Sono stato un Lupetto, fidatevi di me!



Quando qualcuno ti dice così, non puoi non fidarti. Il codice d'onore degli scout é ben conosciuto anche da Coulson, che manda in barba il suo istinto e, ascoltando anche il parere di May, decide di mandare Hunter sul campo, dopo che questi gli ha giurato fedeltà - “parola di scout”. Come no.
In ogni caso, la missione é semplice: tenere d'occhio Creel mentre consegna l'obelisco all'HYDRA e successivamente seguirli senza aprire il fuoco per nessun motivo. Secondo voi come va a finire? Beh, semplicissimo. Hunter mette fuori gioco Skye e May da dentro il furgoncino dei gelati in cui spiavano lo scambio, e dopo aver preso il fucilazzo da Trip - appostato in un edificio per ogni evenienza - decide di sparare all'Uomo Assorbente proprio quando, grazie ad un trucco di meditazione zen made in HYDRA, il tipo si é appena ripreso il pieno controllo delle sue capacità e non solo: ora può usare il potere dell'Obelisco a suo piacimento.



Bella mossa, Lance! Sì, adesso correre mi sembra la cosa più indicata. Ovviamente intorno a loro si é generato il panico, e nel caos la valigetta con lo 0-8-4 sparisce da sotto il naso del mellifluo scagnozzo dell'HYDRA. Raina ha ottenuto quello che voleva, senza troppi sforzi, mentre Hunter sta per essere ridotto in cenere da Creel. Per sua fortuna Coulson non é uno che mette il broncio, e al tradimento di lui risponde infilzando il destabilizzatore molecolare nella schiena del gigante, che viene subito sopraffatto dal potere dell'Obelisco e trasformato in roccia nera. Et-voilà, tutto risolto! Il megafusto di pietra viene consegnato a Talbot - magari questa volta lo metteranno in una cella migliore -, Isabelle Hartley ha il funerale che si merita, e i soldi... beh, per quei due milioni non si può proprio fare niente. A malapena riescono ad avere l'assicurazione medica, figuriamoci pagare due mercenari.
Ma non é finita qui.

#damngoodcoffee



Skye é preoccupata per Coulson, é convinta ci sia qualcosa che non va in lui. Tutti i torti non li ha, ma May la rassicura. Quello che Skye non sa é che May é complice di Phil e lo aiuta ed asseconda quando é preso da quelle... trance. Questa é una di quelle volte. Come un tossicodipendente in astinenza da troppi mesi, Coulson si toglie le scarpe, prende il coltello e comincia ad incidere quegli strani simboli sulla parete del suo ufficio, mentre la Cavalleria documenta tutto scattandogli delle foto. Questa situazione é vagamente inquietante e non può che farci pensare che qualcosa di alieno e potente si é insinuato nella mente dell'agente capo, e il non sapere cosa sia é da brivido. Ma ehi, pensavate che i colpi di scena fossero finiti qui? Figuriamoci! Raggiungiamo Raina e l'Obelisco in un angusto appartamento thorsolosadove. Ovviamente il suo piano era molto più ampio, ed infatti il recupero dell'oggetto non identificato le era stato commissionato da qualcuno.

vimager2, 3, 4

Da chi se non il misterioso uomo con le mani insanguinate e gocciolanti che si era visto alla fine della prima stagione? Per non lasciare proprio alcun dubbio, costui entra pulendosi le dita in uno strofinaccio. Con tutta probabilità stiamo parlando del papino di Skye che - ta-da! - altri non é che Kyle Maclachlan, l'agente Cooper della tanto chiacchierata Twin Peaks. L'uomo - se tale possiamo definirlo, visto che come minimo viene da un altro pianeta - obbliga Raina a prendere in mano l'Obelisco. “Sei scemo forte?!” gli risponde lei, ma é chiaro che non può disobbedire a questo strano personaggio. Sembra si tratti di un test, una prova che la donna supera brillantemente senza tramutarsi in roccia nera. L'Obelisco si accende come un albero di Natale e la lascia vivere. Dunque non é solo un fermacarte letale, ha una mente senziente! Questo peggiora le cose. Presto ci sarà una rimpatriata familiare, e sarà Raina ad occuparsene. Skye e suo padre saranno di nuovo insieme, anche se forse non era proprio la festicciuola che si era immaginata da ragazzina.