Billions: ecco dov’eravamo rimasti e cosa ci aspetta nell’ultima stagione, in arrivo il 12 agosto

Alla scoperta di cosa ci aspetta nell’ultima stagione di Billions, facendo il punto della situazione per ricordare dov’eravamo rimasti. Ecco tutto ciò che dovete sapere!

di Chiara Poli

In principio erano nemici. Nemici giurati. Il procuratore di New York, Chuck Rhoades (Paul Giamatti, candidato agli Oscar per Cinderella Man), e il milionario Bobby Axelrod (Damian Lewis, Homeland). 

L’uomo della legge - con i suoi metodi poco ortodossi, al limite ma anche oltre i confini della legalità - e l’uomo che ha fatto miliardi di dollari grazie alla sua società d’investimenti. Nonché il miliardario che ha uno strettissimo rapporto di lavoro, e d’amicizia, con Wendy (Maggie Siff, Sons of Anarchy), la moglie di Chuck.

Nemici giurati, poi alleati, poi di nuovo su schieramenti opposti e infine con lo stesso intento, ma per ragioni diverse.

Sono sempre stati loro a dominare la scena, con altri grandi personaggi che non sono mai stati in grado di oscurarli. E nemmeno la new entry delle ultime stagioni, Mike Prince (Corey Stoll, The Strain) sarà in grado di farlo. Perché Bobby Axelrod tornerà in scena… E noi non aspettavamo altro.

Nelle prime stagioni di Billions, l’eccezionale serie che sta per tornare per l’ultima volta dal 12 agosto su SKY e in streaming su NOW e su Paramount+, la guerra fra Chuck e Axe si è disputata su vari livelli. Primo fra tutti, quello dell’astuzia.

Negli episodi dell’ultima stagione, 12 in totale, astuzia, strategia e intelligenza saranno di nuovo protagoniste. Ma sarà un gioco a 3.

 

Billions: Dove eravamo rimasti

Bobby era dovuto fuggire all’estero, come ricorderete, abbandonando la sua casa, la sua azienda - i cui locali sono stati acquisiti dal miliardario rivale Mike Prince - e la sua Wendy.

L’abbiamo visto atterrare in Svizzera, dopo aver deciso di partire lasciandosi tutto alle spalle per non essere arrestato.

E per un po’ l’abbiamo lasciato là fuori, in Europa, da qualche parte, mentre Chuck se la vedeva col nuovo miliardario assetato di potere: Mike Prince, addirittura pronto a candidarsi alla Presidenza degli Stati Uniti d’America.

Era stato l’annuncio che aveva chiuso la stagione precedente, mentre Chuck affrontava - di nuovo - guai giudiziari e Wendy cercava di rifarsi una vita, accettando di lavorare per Prince per uno sproposito di denaro e cercando di mantenere rapporti civili con Chuck, dopo la separazione che è ormai definitiva da qualche tempo.

Ma non era tutto. C’era molta altra carne al fuoco, incluso l’accordo del nuovo procuratore di New York, Daevisha Mahar (Sakina Jaffrey, Snowpiercer), con Chuck. Un accordo per incastrare Mike Prince e spazzarlo via dalla scena politica prima ancora che vi si affacci.

Cosa non facile, dal punto d vista legale, perché a proteggere Prince c'è il suo nuovo avvocato: la pupilla di Chuck, personalmente addestrata da lui, Kate Sacker (Dola Rashad, Smash).

La prima parte del piano di Chuck contro Prince, fargli perdere l’appalto per le prossime Olimpiadi, bocciate grazie all'intervento dell'ex procuratore, aveva avuto successo. A quel punto Prince, senza più un obiettivo così ambizioso e così dispendioso, aveva rivolto altrove il suo sguardo: allo studio ovale.

Billions: cosa ci aspetta nei nuovi episodi della stagione 7


L’ultima stagione di Billions, come largamente anticipato da un po’ tutti i siti specializzati, vedrà il ritorno di Axe fra i protagonisti. Una presenza doverosa per chiudere come si deve tutti i conti in sospeso di una serie che ha sempre messo al centro non solo la guerra fra denaro e potere, fra economia e politica, ma anche e soprattutto lo scontro fra i migliori dei rispettivi campi. Non arrivi in alto se non sei abbastanza intelligente per farlo - e di questi tempi, l’assunto alla base di Billions consola - né riesci a rimanerci se non sei abbastanza intelligente per affrontare tutti i nemici che inevitabilmente vorranno ciò che è tuo.

Ecco quindi che la partita si gioca in un nuovo schieramento a tre: Chuck, Prince, Axe. Con relativi comprimari, s’intende. Tanto che ci sarà modo di rimettere in campo anche Dollar Bill (Kelly AuCoin, The Americans).

Ancora una volta, Chuck e il suo vecchio nemico si troveranno ad avere un obiettivo comune: impedire a Mike Prince di vincere le elezioni presidenziali. Mike intende correre da indipendente, si avvale della consulenza del miglior direttore di campagna su piazza, e ha idee che definire retrograde è un complimento.

Mike Prince è un uomo pericoloso. Con idee pericolose (ogni riferimento a Donald Trump è voluto dai creatori Brian Koppelman, David Levien e Andrew Ross Sorkin). Chuck ha il dovere di fermarlo mentre organizza un’astuta campagna mediatica per scagionare se stesso e riottenere il potere di cui ha bisogno per combattere un gigante come Prince.

Al tempo stesso, Taylor (Asia Kate Dillon, Orange is the New Black), Wendy e Wags (David Costabile, Breaking Bad), l’ex braccio destro di Axe, chiedono l’aiuto del miliardario per fermare la corsa di Prince alla Casa Bianca. Sanno che si trovano di fronte a un nemico molto potente e influente, oltre che pericoloso. E sanno che l’unica persona al mondo che gli si può opporre è il loro ex capo. Bobby Axelrod.

Mentre Mike Prince compra favori e orchestra una crescita della propria popolarità, Chuck fa in modo di riabilitare il proprio nome e dichiarargli guerra, inizialmente inconsapevole che la sua ex moglie ha chiesto l’aiuto di Axe e sta “complottando” con Taylor e Wags nella regale dimora europea di Axe per pianificare la guerra a Prince.

Tutta la settima stagione di Billions, la stagione finale, si giocherà sui nuovi equilibri di potere. Dalla Casa Bianca ai vertici di Wall Street.

L’eterna lotta fra il Bene e il Male, qui, non esiste. Non è mai esistita. Si tratta di scegliere il meno peggio. Bisogna accontentarsi, perché Billions ce l’ha sempre detto esplicitamente: non si arriva in cima senza essere intelligenti, ma nemmeno senza essere disposti a sporcarsi le mani.

Dimenticate l’immagine di bravo ragazzo e filantropo su cui Mike Prince - che forse prima poteva anche averci convinto di essere davvero così - ha costruito il suo impero e la sua popolarità. Perché quando ti trovi alle calcagna due mastini come Chuck Rhoades e Bobby Axelrod, o getti la maschera, tiri fuori gli artigli e fai vedere fino a che punto puoi spingerti, o è finita.

Le tematiche di Billions 7


Nella sua stagione finale, Billions si è ripromessa di amplificare le tematiche trattate in tutte le stagioni precedenti.

Il legame indissolubile fra denaro e potere, i “giochetti” al limite (oppure oltre) i limiti della legge per accumulare altro denaro e conquistare altro potere, la consapevolezza che al mondo non esistono persone totalmente oneste. Perché perfino chi è animato dalle migliori intenzioni finisce per entrare a far parte di quel sistema, marcio e corrotto, di cui ha bisogno per combattere il sistema stesso.

Si tratta del proverbiale cane che si morde la coda, solo che in questo caso lo fa con protagonisti eccezionali, personalità complesse, personaggi affascinanti in ogni ruolo e posizione di grande potere.

Billions ha scelto di affrontare nella sua stagione conclusiva il tema della politica, e della pericolosità del miliardario di turno pronto a conquistare la poltrona più importante del mondo, per riallacciarsi all’attualità. Non solo con i riferimenti già citati alla reale politica americana, ma anche con i drammi che il mondo ha vissuto dall’ultima stagione a oggi. A cominciare dalla guerra fra Russia e Ucraina, di cui Axe - ora di stanza in Europa - si occupa in modo attivo. Come, naturalmente, lo scoprirete vedendo i nuovi episodi.

Il legame di Billions 7 con il mondo di oggi, con le sue dinamiche di potere, con l’economia al centro di ogni scelta politica, guerre incluse, è il cuore pulsante di una serie che si avvia a conclusione dopo averci svelato quanto siano orrende, ma al tempo stesso affascinanti, le vite di chi ha conquistato il mondo.

Arrivare ad avere il denaro e i conseguenti privilegi di Mike Prince o Bobby Axelrod comporta inevitabilmente la necessità di tenersi in equilibrio su molti diversi fronti. Incluso quello che li porta a scontrarsi con i Chuck Rhoades del mondo: persone dotate di grande talento - Chuck resta il più astuto di tutti, nella serie, fino alla fine - e magari anche di eredità cospicue (il padre di Chuck, come sappiamo, possiede molto denaro e ha molta influenza), che devono battersi con chi avrà sempre più mezzi e più influenza di loro.

Come ci si comporta, allora? Cosa si deve fare per sconfiggere i giganti? Chuck ce lo racconta fin dalla prima stagione: essere più furbi di loro. Prevedere le loro mosse o addirittura indurle, in uno schema di scacchi in cui si è avanti di un paio di mosse in ogni partita.

Wendy, personaggio affascinante sotto molti punti di vista, a cominciare dalla sua capacità di comprendere le persone e di farle aprire - del resto è il suo lavoro di psicologa - non aveva  sposato una persona a caso. Aveva scelto qualcuno che fosse non al suo livello ma certamente alla sua altezza, un’altezza di tutto rispetto, in fatto di comprensione delle persone. Della loro psicologia. Delle loro tattiche.

Chuck Rhoades all’inizio ci viene presentato come il buono della situazione, mentre il riccone Bobby è il cattivo di turno… Ma la cosa dura meno di tre episodi. Gli altarini di ciascun personaggi vengono esposti presto, i compromessi ci vengono svelati, i meccanismi segreti vengono esposti ai nostri occhi. E la nostra percezione della realtà, di conseguenza, cambia.

Nessuno è perfetto. Nessuno è solo buono o solo cattivo. Tutto convive in noi, ed emerge a seconda del contesto in cui ci troviamo e del livello delle persone che ci circondano. Livello economico, politico, sociale.

Billions ci ha voluto mostrare la bella vita dei giovani miliardari che si sono costruiti un impero ma anche i retroscena di quella vita. Mostrandoci il contraltare - i Chuck Rhoades del mondo - e ciò che sono costretti, e disposti, a fare per far luce sugli aspetti oscuri della ricchezza. Perché - questo Billions ce lo racconta dal primo all’ultimo episodio - non esistono patrimoni miliardari “puliti”. Se avremo capito questo, seguendo le imprese di un gruppo di personaggi memorabili interpretati da attori straordinari, avremo raggiunto lo scopo designato dai creatori della serie. E scusate se è poco…