Black Mirror
di
valentina.barranco
Da qualunque dispositivo stiate leggendo questo articolo, vi invitiamo a spegnere lo schermo per un attimo e fissarlo attentamente. Fatto? Cosa avete visto? Ma come "niente", guardate meglio. Ora lo vedete? E' il vostro volto. Riflesso e incastonato in una fredda ma profonda cornice nera. E' questo lo specchio a cui si riferisce il titolo della serie. Quante ore passiamo davanti ad uno schermo? Troppe. L'uso - o forse abuso - che si fa oggi della tecnologia é eccessivo, disturbante, dissociante. Sempre di più smartphone, tablet e computer ci hanno allontanato da quella che é la vita al di fuori di un monitor, alterando le nostre percezioni della realtà e, soprattutto, di noi stessi. Pensate che non possa andare peggio di così? La serie tv Black Mirror é pronta a dimostrarvi il contrario, trasportandovi in un futuro distopico dove la tecnologia ha subito un notevole upgrade e, nella maggior parte dei casi, ha preso il totale controllo delle nostre vite, le vite dei protagonisti, trasformandole in veri incubi ad occhi aperti da cui é impossibile svegliarsi, proprio perché, nella maggior parte dei casi, non ci si rende nemmeno conto di star sognando.
La serie é stata scritta e prodotta nel 2011 da Charlie Brooker per Channel4. Ex giornalista videoludico per la rivista PC Zone dove appunto faceva recensioni, fumetti e teneva una rubrica, "Sick Notes", dove insultava chiunque scrivesse al magazine. Sì, avete letto bene. La rivista fu anche ritirata dagli scaffali a causa di un'immagine da lui creata, una vignetta parodistica su Tomb Raider (saga spesso criticata per la violenza sugli animali) che mostrava uno zoo appartenente alla giovane archeologa dove i bambini se la prendevano in modo un po' troppo "fisico" con gli animali.
Il suo cinismo e talento creativo si sono poi riversati nella scrittura di vari programmi televisivi e show (la sua miniserie Dead Set é stata candidata al premio BAFTA 2009) fino a dare vita a questa piccola grande perla della tv inglese che é Black Mirror. Fino ad oggi possiamo contare 12 episodi e 1 special di Natale, tutti antologici (ovvero scenari e personaggi diversi per ogni puntata) e tutti con uno stesso filo conduttore: il progredire delle nuove tecnologie, la dipendenza da esse e gli effetti collaterali che ne derivano. Ad una premessa narrativa che dire interessante é dire poco, si aggiungono una splendida colonna sonora, regie magistrali e una fotografia ancora migliore. Un vaso di pandora bellissimo, affascinante, e decorato dai più abili artigiani.
Il tipo di tecnologia usata in Black Mirror é un po' più avanzata di quella attuale, ma niente che non si possa raggiungere in una decina di anni, anche meno. Questo é il messaggio. Sta già accadendo o accadrà. Ed é per questo che la serie parla ai nostri animi alle nostre menti e, finita la visione, ci lascia quella sensazione di disagio addosso che si trascina per giorni. Ogni stagione ha il suo stile, e ve ne accorgerete, ma ogni singolo episodio punta a strappare via un determinato velo dai vostri occhi, a sbloccare una serie di pensieri e reazioni, a svegliarvi. L'abuso che si fa di social e tecnologia ci sta portando verso un abisso molto profondo, di cui ancora non si vede la fine. Un labirinto di selfie, di foto al cibo che mangiamo, ipocrisia, LOL e indifferenza verso quello che invece accade attorno a noi. Vi sembra un dipinto familiare? O che stiamo esagerando? Vi basterà qualche ora di visione per ricredervi, e, perché no, ritrovare voi stessi in certi atteggiamenti adottati dai protagonisti.
Inconteremo il vendicativo, il fanatico, il disperato, l'assassino, il social addicted, il soldato, l'innamorato... Una distopia che può aiutarci ad analizzare e comprendere meglio il presente, tramite le immagini di questo futuro distorto.
Di motivi per guardare Black Mirror ve ne abbiamo dati tanti. Motivi per non guardarla, a dirla tutta, non ce ne vengono in mente molti. Se pensate che le verità mostrate nella serie possano disturbarvi troppo, se pensate di non essere pronti a sollevare la testa dal vostro smartphone ed aprire gli occhi, allora questo non é lo show che fa per voi. Ma se gli date una possibilità, Black Mirror vi sorprenderà anche con dei lieto fine...
Per il momento, tutte e tre le stagioni (compreso lo speciale natalizio) sono presenti su Netflix. Per quanto riguarda l'home video, in Italia non é ancora disponibile, ma tramite i soliti siti di e-commerce potrete fare vostra l'edizione UK (non contenente però sottotitoli nella lingua nostrana).
Uno specchio inquietante
La serie é stata scritta e prodotta nel 2011 da Charlie Brooker per Channel4. Ex giornalista videoludico per la rivista PC Zone dove appunto faceva recensioni, fumetti e teneva una rubrica, "Sick Notes", dove insultava chiunque scrivesse al magazine. Sì, avete letto bene. La rivista fu anche ritirata dagli scaffali a causa di un'immagine da lui creata, una vignetta parodistica su Tomb Raider (saga spesso criticata per la violenza sugli animali) che mostrava uno zoo appartenente alla giovane archeologa dove i bambini se la prendevano in modo un po' troppo "fisico" con gli animali.
Il suo cinismo e talento creativo si sono poi riversati nella scrittura di vari programmi televisivi e show (la sua miniserie Dead Set é stata candidata al premio BAFTA 2009) fino a dare vita a questa piccola grande perla della tv inglese che é Black Mirror. Fino ad oggi possiamo contare 12 episodi e 1 special di Natale, tutti antologici (ovvero scenari e personaggi diversi per ogni puntata) e tutti con uno stesso filo conduttore: il progredire delle nuove tecnologie, la dipendenza da esse e gli effetti collaterali che ne derivano. Ad una premessa narrativa che dire interessante é dire poco, si aggiungono una splendida colonna sonora, regie magistrali e una fotografia ancora migliore. Un vaso di pandora bellissimo, affascinante, e decorato dai più abili artigiani.
Il futuro é dietro l'angolo
Il tipo di tecnologia usata in Black Mirror é un po' più avanzata di quella attuale, ma niente che non si possa raggiungere in una decina di anni, anche meno. Questo é il messaggio. Sta già accadendo o accadrà. Ed é per questo che la serie parla ai nostri animi alle nostre menti e, finita la visione, ci lascia quella sensazione di disagio addosso che si trascina per giorni. Ogni stagione ha il suo stile, e ve ne accorgerete, ma ogni singolo episodio punta a strappare via un determinato velo dai vostri occhi, a sbloccare una serie di pensieri e reazioni, a svegliarvi. L'abuso che si fa di social e tecnologia ci sta portando verso un abisso molto profondo, di cui ancora non si vede la fine. Un labirinto di selfie, di foto al cibo che mangiamo, ipocrisia, LOL e indifferenza verso quello che invece accade attorno a noi. Vi sembra un dipinto familiare? O che stiamo esagerando? Vi basterà qualche ora di visione per ricredervi, e, perché no, ritrovare voi stessi in certi atteggiamenti adottati dai protagonisti.
Inconteremo il vendicativo, il fanatico, il disperato, l'assassino, il social addicted, il soldato, l'innamorato... Una distopia che può aiutarci ad analizzare e comprendere meglio il presente, tramite le immagini di questo futuro distorto.
#Conclusione
Di motivi per guardare Black Mirror ve ne abbiamo dati tanti. Motivi per non guardarla, a dirla tutta, non ce ne vengono in mente molti. Se pensate che le verità mostrate nella serie possano disturbarvi troppo, se pensate di non essere pronti a sollevare la testa dal vostro smartphone ed aprire gli occhi, allora questo non é lo show che fa per voi. Ma se gli date una possibilità, Black Mirror vi sorprenderà anche con dei lieto fine...
Per il momento, tutte e tre le stagioni (compreso lo speciale natalizio) sono presenti su Netflix. Per quanto riguarda l'home video, in Italia non é ancora disponibile, ma tramite i soliti siti di e-commerce potrete fare vostra l'edizione UK (non contenente però sottotitoli nella lingua nostrana).