Breaking Bad

di Simone Rampazzi
Ci sono serie tv e serie tv, inutile negarlo. Alcune riescono a portare sul piccolo schermo una fetta di vita quotidiana, magari trasformandola in uno show incredibilmente appassionante, mentre altre, forse per mancanza di originalità o semplicemente di audience, finiscono prematuramente nel dimenticatoio.

Quest'oggi abbiamo il piacere di parlarvi di chimica, di drammaticità, di suspense e di attori stellari, uniti in una formula vincente da Vince Gilligan, ideatore della serie pluri-premiata (parliamo di addirittura dieci Emmy Award, nonché altri premi molto importanti) titolata Breaking Bad - Reazioni Collaterali.

Tutto ha inizio ad Albuquerque, una tranquilla cittadina americana dove vive il più anonimo dei professori di chimica, ovvero Walter White (Bryan Cranston) insieme alla moglie Skyler (Anna Gunn) ed il figlio, affetto di paresi cerebrale, Walter Junior (Roy Frank Mitte III). Dopo il compimento dei suoi cinquant'anni però, al nostro caro Walter verrà diagnosticato il cancro ai polmoni, malattia terminale che probabilmente gli lascerà solamente altri due anni di vita. L'incontro con Jesse Pinkman (Aaron Paul), ex-studente del professore, galvanizzerà una reazione a catena che porterà il semplice docente a trasformarsi nel più abile cuoco di metanfetamina dello stato, soprannominato Heisenberg.



La serie conta ben 62 episodi, divisi in cinque stagioni, che hanno portato innumerevoli profitti, nonché una cospicua community al proprio seguito, dal 2008 a meno di un anno fa. Lo scorso 4 giugno, in quel di Roma bella, si é tenuto un fan-event al cinema, in cui sono stati riprodotti i più belli episodi dell'intera serie, al fine di presentare (e promuovere) il cofanetto contenente tutte le stagioni. Noi abbiamo avuto il piacere di esserci e le sorprese sono state molte, ed emozionanti.

Partiamo dagli episodi. I fans hanno scelto non tanto quelli più emozionanti della serie, quanto più quegli in cui la trama si é sviluppata maggiormente, portando tutta la storia ad un livello più profondo, caratterizzando notevolmente il protagonista ed il suo rapporto con la vita stessa in fase terminale. La scaletta é stata:

Stagione 1: Questione di Chimica
Stagione 2: Meglio chiamare Saul
Stagione 3: Caccia Grossa (tagliato per ragioni di tempo)
Stagione 4: Nuove Identità
Stagione 5: Dì il mio nome e Felina

Tornando alle sorprese di cui vi avevamo precedentemente accennato, durante la mostra degli episodi c'é stata una piccola interruzione in cui la rappresentante della Universal ci ha riprodotto quello che inizialmente credevamo fosse un file audio, ma che si é rivelato niente meno che una diretta dimostrazione di doppiaggio del bravissimo Stefano De Sando. Noto nel panorama italiano per essere la voce di Robert De Niro, James Gandolfini, Sam Shepard ed ovviamente Bryan Cranston, il doppiatore nostrano ci ha dimostrato quanto l'impatto visivo possa essere surreale, soprattutto quando si é abituati ad associare una voce ad un volto, per poi trovarselo di fronte completamente trasformato, come avvenuto per la serata dedicata al Trono di Spade con il carissimo Edoardo Stoppacciaro.



De Sando ci ha parlato della sua esperienza di doppiatore e di come tutto é cominciato:

Lavorare con animalacci come il sottoscritto é difficile, ed ho iniziato il mestiere dell'attore quando la suora della mia scuola mi assegnò la parte del presepio vivente in prima elementare. Volevano assegnarmi la parte del bue, ma io gli dissi “O mi fate fare San Giuseppe, oppure niente”.. ecco quel giorno ho capito che volevo fare l'attore..

Ed ha poi concluso la sua performance con una citazione importante, invitando infine Alida Milana a scambiare qualche opinione per noi fans

Se devo dire qualcosa di intelligente, ammetto che la magia del doppiaggio si presenta se dietro al vetro di regia ci sta un direttore che ti sa illuminare..perché noi non vedevamo effettivamente nulla di quello che stavamo facendo..l'unica persona competente in materia era proprio il direttore del doppiaggio

Incalzando le parole di Stefano, Alida ci ha raccontato alcuni aneddoti riguardo la sua esperienza con il doppiatore stesso

Lavorare con un artista come Stefano é stato semplice, é bastato spiegargli la storia per fargli accollare da solo tutto quello che doveva fare..il mio compito era quello di vedere gli episodi prima e raccontargli gli sviluppi, ma alla fine la magia l'ha creata lui..

Lo show si é concluso con uno strip-tease (non integrale eh?!) del Walter White nostrano, che ci ha mostrato con fierezza sotto la camicia, la maglietta ufficiale di Breaking Bad con al centro il volto del protagonista. Il seguito della proiezione é inutile raccontarvelo, questi fan-event sono bellissimi poiché convogliano tante persone con un unica passione nello stesso posto e ci teniamo a concludere con la dedica alla serie di uno dei fan:

Breaking Bad é semplicemente la serie perfetta, avrei voluto vedere qualcosa di più all'evento di quest'oggi, ma la presenza incredibile della voce nostrana di Walter White ha dato una ribaltata all'intera serata. Memorabile, come una delle citazioni più belle “I'm the one who knocks!”