Domina: dov'eravamo rimasti e cosa ci aspetta nella stagione 2
Su Sky sta per arrivare la stagione 2 di Domina, dall'8 settembre: ecco cosa ci aspetta
Domina: la signora della casa. Così i servitori chiamano ogni signora romana. Inclusa Livia Drusilla (Kasia Smutniak), la protagonista della serie di Simon Burke che torna su Sky Atlantic dall'8 settembre con la seconda stagione.
Domina non fa giri di parole, fin dal principio: descrive l’omicidio di Giulio Cesare come l’assassinio di un tiranno. Prende posizione, subito. Facilitandoci le cose, divide i romani in repubblicani e sostenitori dei tiranni. E ci racconta, a cominciare dall’episodio pilota, la storia di Roma dopo la morte di colui che il popolo amava. Il tiranno, il cui omicidio lascia Roma sull’orlo di una guerra civile per scegliere cosa fare del potere.
La storia di Domina ci parla sì della storia dell’antica Roma, ma anche della ragazza al centro della narrazione. La ragazza destinata a sposare Nerone, che il padre di lei definisce “un brav’uomo”. Con queste premesse, possiamo immaginare cosa ci aspetta… E cos’aspetta Livia.
Nei primi episodi conosciamo i protagonisti quando sono appena adolescenti. E poi veniamo invitati a seguirne le vite da adulti, con un cambio di cast che ci porta nell’età matura della vita di Livia, della sua famiglia e delle persone che la circondano.
- Dov’eravamo rimasti
- La condizione della donna: Domina
- L’omicidio, strumento politico
- Domina: la stagione 2
- Domina 2: i nuovi personaggi
Dov’eravamo rimasti
Gallery
Nel primo finale di stagione, su istigazione di Scribonia (Christine Bottomley), Ottavia (Claire Forlani) aveva ricostruito le vicende che portarono all’avvelenamento di suo figlio Marcello, morto per ordine di Livia. A sua volta, Livia aveva svelato ai figli Tiberio (Benjamin Isaac) e Druso (Ewan Horrocks) il suo piano di sempre: restaurare la Repubblica, restituendo il potere al Senato dopo la morte del marito Gaio (Matthew McNulty). Druso aveva accettato, ma Tiberio no: secondo lui, la Repubblica era morta e sepolta. E le sue parole avevano portato Livia a disconoscerlo, considerandolo morto.
Antigone aveva deciso di restare a Roma, mentre Livia prevede di partire, stando lontana per anni, insieme al marito. Ma le cose non vanno mai come previsto… Tiberio, perso il controllo, aveva ucciso una prostituta chiamandola “madre”.
Scribonia e Ottavia organizzano un’accusa pubblica (in famiglia) contro Livia per l’omicidio di Marcello (Finn Bennett), ma per provare la sua responsabilità devono trovare la schiava che era al corrente dei piani. La schiava che Scribonia aveva venduto, e che a sua insaputa Antigone (Colette Dalla Tchantcho) ha salvato e messo al sicuro.
Tiberio finge di voler partecipare al piano di Livia, ma noi sappiamo che è uno squilibrato e che odia sua madre. A maggior ragione dopo le confessioni di Livia e Antigone per le morti di Marcello e Nerone.
La stagione terminava con la tensione per l’incertezza sul destino di Livia: perfino suo marito, forse, potrebbe tramare contro di lei…
La condizione della donna: Domina
In ogni episodio, avendo per protagonista una donna - in quanto tale tagliata fuori dalla politica e da qualsiasi attività che non venga approvata dal marito o dal padre - ci parla dell’antica Roma e del ruolo femminile nella società.
Le famiglie patrizie riservano alle giovani donne matrimoni che rappresentano sempre e solo contratti d’affari o di politica. Esistono solo matrimoni di convenienza, ma di fatto in ogni matrimonio ci sono amanti più o meno stabili… Solo che le donne devono nascondere i loro. Come dice Scribonia, la prima moglie di Gaio, alla figlia Giulia (Liah O’Prey):
Tu puoi avere tutto, eccetto la liberà. Ma finche fai il tuo gioco e dai dei figli a tuo marito puoi fare quello che vuoi. Con un po’ di discrezione.
La vita stessa delle donne è nelle mani degli uomini: quando nasce una femmina, è il padre a decidere se vivrà o verrà eliminata. I figli maschi, invece, sono sempre i benvenuti.
Le donne vengono escluse dalla vita politica, ma alcune di fatto vi partecipano influendo sui mariti e gli amanti. Sono considerate “utili” solo finché sono fertili e donano almeno un maschio al marito, un erede. In caso contrario, vengono ripudiate. O semplicemente abbandonate. Il divorzio viene sempre deciso dal marito, la moglie non può divorziare di sua iniziativa.
In caso di divorzio, inoltre, i figli vengono lasciati sempre al padre: le madri non hanno alcun diritto, mai. Come nel caso di Livia. La quale riprende con sé i propri figli solamente alla morte di Nerone, a dimostrazione di come le madri riacquisiscano i loro diritti, prima inesistenti, solo quando i padri non ci sono più. Che muoiano di morte naturale o avvelenati da qualcuno…
L’omicidio, strumento politico
La complessità di Domina sta soprattutto nei rapporti - di parentela e non - fra i personaggi. Giulia chiama Livia “zia”, sebbene sia di fatto la nuova moglie del padre.
Le rivalità fra uomini, fratelli, cugini, e naturalmente anche fra le donne - le mogli vengono decise, le amanti non sempre la prendono bene, sebbene possano di fatto continuare a vedere i loro uomini anche dopo il matrimonio - e tutti cercano sempre e solo il proprio tornaconto.
Si uccide per convenienza, gelosia, antipatia, rivalità, denaro, potere… Ogni scusa è buona. Vendetta inclusa. Ma alla fine, in Domina, tutti gli omicidi sono omicidi politici. Sempre, in un modo o nell’altro. Direttamente o indirettamente.
Normalmente sono gli uomini a decidere del destino delle vite di chicchessia. Ma in Domina, Antigone (la ex schiava e amica fin dall’infanzia di Livia) e Livia prendono più volte iniziative in questo senso. Talvolta anche senza consultarsi.
Gli uomini uccidono con la spada, o spingono al suicidio “per onore”, le donne usano il veleno.
La sostanza, comunque, non cambia: nell’antica Roma ogni ostacolo, anche quando si tratta di qualcuno a cui vuoi bene, può sparire solo in un modo. E la prima volta in cui Livia si fa scrupoli, risparmiando la vita a qualcuno che deve essere allontanato da Roma, finirà per pagarne amaramente le conseguenze.
Ma con questo evento siamo già entrati nella seconda stagione. Vediamo dunque cosa ci aspetta.
Domina: la stagione 2
Il primo episodio della seconda stagione, in arrivo l'8 settembre su Sky Atlantic, s’intitola “Congiura” e si chiude con un importante colpo di scena. Non c’è bisogno di raccontare di cosa si tratti, è sufficiente sottolineare perché sia così importante: per la prima volta da quando l’ha sposato, Livia non ha più il controllo sulle azioni del marito. Non è più a conoscenza dei suoi segreti. Il suo matrimoni non è più la solida unione che era sempre stata.
Nella nuova stagione ci aspetta un lungo salto temporale. Livia e Gaio - ora noto come Augusto (da Cesare Augusto, di cui ha di fatto preso il posto) - sono lontani da Roma da alcuni anni, come avevano anticipato nel finale di stagione. Hanno viaggiato, hanno condotto affari e si sono occupati di tutto fuorché di Roma e dei figli che vi hanno lasciato.
Anche Antigone e Ticone, oltre a Pisone, sono rimasti a Roma: Livia è quindi tranquilla, sa che qualcuno si prenderebbe cura di Tiberio e Druso in caso di bisogno.
La città versa in drammatiche condizioni: in Senato ci sono consoli deboli e Roma finisce nel caos. La fame attanaglia il popolo, la carestia impera e le esecuzioni aumentano per cercare di mantenere l’ordine, apparentemente senza riuscirci.
Il popolo odia Livia e Gaio, e aspetta che tornino per ottenere vendetta per le condizioni in cui la città è ridotta.
Ma non tutto è come sembra: la città è stata affamata di proposito, da qualcuno che complotta per prendere il potere, destituire Augusto e controllare il popolo a proprio piacimento.
Quando finalmente tornano a casa, Livia e Augusto finiscono in mezzo a una rissa e la donna scompare, mentre Augusto torna a casa, da Tiberio e Druso. Livia, catturata e imprigionata, rischia di essere venduta come schiava ma Pisone la trova e la salva.
Così Livia potrà fare finalmente ritorno a casa sua, dove qualcuno non ci sarà e qualcun altro - non gradito - sarà invece presente.
Fra matrimoni combinati, relazioni inopportune, nuove nomine di prefetti e giochi politici, la seconda stagione di Domina vedrà Livia al centro di nuovi intrighi e di una famiglia che è profondamente cambiata mentre lei era via.
Scribonia continua a fare di tutto perché Livia soffra, e avrà soddisfazione. Ottavia non perdona la congiura per la morte di Marcello e cerca le prove della responsabilità di Livia nella morte dell’amato figlio.
I due figli di Livia sono entrambi problematici: uno la odia e tutti lo sanno, l’altro ostenta pubblicamente ciò che dovrebbe tenere segreto.
Tiberio, in particolare, parlando con la moglie definisce la madre “un mostro”. Ma il vero mostro, a Roma, è un altro…
Domina 2: i nuovi personaggi
Il mostro in questione si chiama Domitio (David Avery) ed è il nuovo genero di Ottavia. Ambizioso, ambiguo e spietato, sarà il nuovo nemico numero 1 di Livia, spiccando per astuzia nel non farsi riconoscere come parte dei congiurati che agiscono contro gli interessi di Livia e Augusto.
Fra relazioni clandestine e segreti che nessuno avrebbe mai dovuto conoscere, Domitio sarà al centro degli eventi più drammatici dei nuovi episodi, manovrando i fili invisibili che potrebbero mettere fine ai piani di Livia.
Nei nuovi episodi conosceremo anche Antonina (Hannah Chinn), promessa sposa di Druso, ormai adulto, in un matrimonio fortemente osteggiato da Ottavia: la donna, infatti, non vuole che la figlia sposi uno dei figli di Livia, che ormai odia apertamente e con la quale non ci sono praticamente più rapporti famigliari.
Antonina è spigliata, curiosa, ribelle quanto basta. E fa di tutto per impedire alla madre di determinare il suo destino.
Ursa (Mia Jenkins) è la ragazza che aiuta Livia mentre entrambe si trovano in prigione e finiscono al mercato degli schiavi. Grata delle informazioni che le ha dato, Livia decide di mandare Ticone (Alex Lanipekun) a prenderla per tenerla con sé e offrirle una vita migliore.
Infine, fra i volti nuovi che impareremo a conoscere, va assolutamente segnalata Gemina (Yuliia Sobol). Giovane, bellissima e spregiudicata, era una schiava e lavorava in un bordello romano. Druso s’innamora di lei e la libera, facendone una liberta e portandola a vivere in casa sua. Ma Livia, naturalmente, non gradirà. Così come Ottavia, madre della fidanzata di Druso - sebbene sia contraria al matrimonio, per la donna l’onore della famiglia è troppo importante.
Gemina avrà un ruolo chiave nei nuovi episodi, e sarà al centro di quel colpo di scena di cui vi parlavo prima.
Le cose, a Roma, stanno per cambiare davvero. Riuscirà Livia, dopo aver convinto anche il figlio Tiberio - per davvero? Non sembra… - a collaborare al suo piano per restaurare la Repubblica dopo la morte di Augusto, a trionfare nel progetto di tutta una vita?
Lo scopriremo su Sky Atlantic nella seconda stagione di Domina, dall’8 settembre in prima visione su Sky e NOW.