Episodio 5x06 Unbowed, Unbent, Unbroken

Anche questa puntata é suddivisa matematicamente in tot storyline che si dividono equamente il tempo a disposizione sul nostro piccolo schermo. Questa volta avremo a che fare con Sansa e i Bolton, Jorah e Tyrion, le vicende di Approdo del Re e, finalmente, Dorne. Ci avviciniamo via via verso la fine di questa quinta stagione ma alcuni tasselli del puzzle invece che andare al loro posto sembrano impazzire lasciandoci sbigottiti a fissare i titoli di coda.


Uno, nessuno e centomila


Cominciamo con Arya Stark, di cui tanto sentivamo la mancanza. La ragazzina prosegue il suo “addestramento” nella Casa del Bianco e del Nero, ripulendo i cadaveri di coloro che sono venuti a morire tra quelle mura. Dopo diversi tentennamenti e l'ammissione da parte di lei nell'essere ancora “Arya di Grande Inverno”, pian piano la giovane lady si renderà conto di come le bugie siano necessarie per il cambiamento, e di come possano aiutare nell'alleviare la sofferenza altrui. Jaqen, maestro silenzioso, finalmente decide che é tempo per Arya non di diventare nessuno, ma di diventare qualcun altro. Le mostra così il tempio dei Mille Volti in tutta la sua magnificenza, lasciando anche noi sbigottiti nell'osservare tutte quelle facce incastonate nelle grandi e scure colonne di pietra.

Le cose non vanno altrettanto bene alla sua dolce ma sfigata sorellona, Sansa, che a Grande Inverno dimostra nuovamente di avere una forza nascosta che nessuno sospettava. Dopo aver risposto per le rime a Myranda, l'amante del giovane Bolton pazza di gelosia, si prepara a convolare a nozze con lui, in una splendida notte d'inverno. La neve cade soffice intorno a loro, muovendosi in dolci turbini e posandosi sui loro neri mantelli. La lady non vuole farsi accompagnare a braccetto dal giovane Greyjoy, ma viene comunque da lui presentata al suo futuro marito davanti agli Alberi Diga di Grande Inverno. Siamo rimasti stupiti dal fatto che abbia annunciato sé stesso come Theon Greyjoy e non come Reek, ma forse si trattava di una pura formalit… chissà. Nonostante lo splendore della notte, l'oscurità non tarda ad arrivare anche nella stanza di Sansa e Ramsay dove, davanti ad un impietrito “Reek”, viene consumata con crudeltà la prima notte di nozze. Sansa viene spinta a diventare donna con violenza e ferocia, mentre il suo vecchio “fratellastro” é obbligato a guardare. Nulla ci viene mostrato, ma negli occhi di lui e nelle sue lacrime leggiamo la brutalità di quel gesto, mentre le urla di dolore di Sansa riecheggiano per Grande Inverno.


Timon e Pumba dei poveri


Nel frattempo, a Dorne, Jamie e Bronn fanno il loro ingresso a palazzo, mascherati da guardie reali. A dir poco ridicoli, sembrano un duo comico riuscito male, ma non possiamo fare a meno di adorarli. Trovano Myrcella famelicamente attaccata alle labbra del principe Trystane. Male di certo non se la passava! Il padre/zio prova a portarla via, ma ecco che intervengono le Vipere di Sabbia, figlie di Oberyn Martell. Armate di lancia, frusta e pugnali mettono in scena il combattimento peggio orchestrato di tutto Game of Thrones, interrotto poi dal braccio destro di Doran. In tutto questo svolazzare di fruste, pugnali e spade, Bronn viene ferito al braccio da una delle vipere. Speriamo che la lama non fosse avvelenata… Ad ogni modo, una sequenza che ci ha molto delusi, dopo tutte le aspettative poste su questa bellissima location ed i suoi protagonisti, per noi piatti e senza una storia. Speriamo in un approfondimento nel prossimo episodio!


Mai ‘na Jorah


Un altro incredibile duo é formato da Jorah e Tyrion, in viaggio verso Mereen dopo essere stati attaccati dagli Uomini di Pietra in quel di Valyria. Tra chiacchiere tenerelle e alcune confessioni, i due sembrano finalmente aver raggiunto un giusto equilibrio ma non hanno neanche il tempo di dividersi due marshmellow arrostiti che vengono catturati da alcuni schiavisti. A riportarli sulla retta via (quella che va dritta verso Daenerys) é di nuovo il folletto, che grazie alle sue abilità oratorie riesce a salvarsi il pene e la gola. Insomma, non ci stupiamo più né delle sfighe di questi due né delle doti di Tyrion (parliamo di quelle sopra la cintura). Piuttosto, ad Essos ci sono davvero mercanti per tutti i gusti…


Concludiamo infine con gli eventi di Approdo del Re. Ditocorto si rigira Cersei come un calzino, essendo la Regina Madre troppo “focosa” e troppo poco come suo padre, fredda e calcolatrice. Basa i suoi piani in base ad orgoglio e sentimenti di vendetta e onore, non per forza necessari per regnare o vivere a lungo quanto basta per finire in una vecchia pensione a gustarsi del buon vino dell'estate. Cosa avrà in mente però il proprietario di bordelli? Vendere Sansa o fregare la Corte? Non lo sappiamo ancora. Quel che é certo é che gli importa solo di sé stesso.
La leonessa di casa Lannister riesce però ad avere la meglio su casa Tyrell con una svolta a sorpresa. Non solo risponde per le rime a Olenna, Regina di Spine della casa “rivale”, ma mette anche nel sacco la nipote nonché nuova regina Margaery al processo fatto a suo fratello dai Passeri. Era chiaro come il sole di Dorne che far giurare il giovane fiore su tutti i Sette Dei era una super mega trappola ordita per incastrarla, ma può davvero la testimonianza di uno scudiero mettere in ginocchio una Regina? L'Alto Passero può questo e molto altro, a quanto pare, affamato e mai sazio del potere che sta ricevendo da Cersei. Cersei che però farebbe meglio a smettere di ridere: quanto pensa ci metterò il suo caro cuginetto Lancel a spifferare le sue attività sotto le lenzuola ai quattro venti? Restiamo imbambolati come Tommen e attendiamo con ansia il prossimo episodio.