Come la serie HBO ha cambiato la pop culture
George R.R. Martin ne ha di fantasia, ma l'autore dei romanzi fantasy che hanno ispirato la serie tv Game of Thrones non avrebbe mai immaginato l'impatto che questo avrebbe avuto sul mondo e sulla pop culture degli ultimi anni. Esiste qualcuno che, volente o nolente, non conosca la frase "Winter is coming/L'inverno sta arrivando"? Non importa se si sono letti i libri o meno, se si è dotati di uno schermo ed una connessione internet è impossibile sfuggire alla valanga di meme, citazioni e parodie che sono scaturiti dall'ormai iconico show targato HBO. L'ottava e ultima stagione de Il Trono di Spade, composta da 6 episodi, andrà in onda il 15 Aprile (in lingua originale sottotitolata) su Sky Atlantic e la seguiremo insieme a voi puntata dopo puntata, in streaming, su Now TV. Nel frattempo, volgiamo un occhio al passato e scopriamo come questa grande serie ha cambiato noi ed il mondo che ci circonda... televisivo e non!
Otto anni a Westeros
Mentre gran parte del cast si è riunito proprio in questi giorni a New York City per la scintillante premiere dell'ultima stagione, non possiamo fare a meno di pensare a quando, il 17 Aprile 2011, andò in onda la prima puntata in assoluto de Il Trono di Spade intitolata proprio L'Inverno sta Arrivando. Un motto, un monito, una terrificante profezia che, infine, si è avverata. Eppure, da Game of Thrones sono tantissime le frasi e le citazioni che sono ormai entrate a far parte di noi e addirittura dei nostri usi quotidiani. Non vi è mai capitato di dire "Un Lannister paga sempre i suoi debiti" restituendo del denaro ad un amico? Provate ad urlare un "Valar Morghulis" in spiaggia: nel giro di pochi secondi sentirete (oltre alle sirene della Neuro) un "Valar Dohaeris" riecheggiare in risposta.
Ma come ha fatto questa serie ad aprire una breccia così grande nel cuore di così tante persone? Oltretutto parliamo di un fantasy, un genere che in tv non ha mai riscosso tanto successo come i suoi "colleghi". Certo, direte voi, racchiudere GoT nel solo fantasy è un po' riduttivo. Probabilmente, il suo segreto è proprio questo: un meltin' pot di generi, personaggi e storie che riescono ad insinuarsi sotto la nostra pelle perché... vere. Restiamo affascinati e inorriditi proprio perché riusciamo ad empatizzare, ci riconosciamo in loro ed ognuno di questi personaggi non è sempre o buono o cattivo - come accade in certi fantasy puri - ma è un "umano" insieme delle due cose, evolve con la storia, lasciando noi spettatori basiti davanti ad una tale crescita o cambiamento. Martin, poi, ha fatto della "mortalità" la chiave delle sue narrazioni.
Ogni elemento può essere sacrificato in qualsiasi momento (ed in maniera brutale), e questo ci tiene incollati allo schermo, preoccupati che il nostro favorito possa fare una brutta fine un episodio sì e l'altro pure. Game of Thrones è un fantasy realistico, ed è questo che lo ha portato ad essere così tanto amato dalla massa. Non un sentimento, non un principio, viene lasciato inesplorato: amore, odio, tradimento, sesso, crudeltà, amicizia, famiglia... Ognuno di questi punti è stato sviscerato e approfondito. I dialoghi, spesso dei veri e propri monologhi, sono toccanti e pieni di nuda e cruda verità. La serie segue fedelmente i libri (almeno fino alla sesta stagione) e la penna di Martin si nota e apprezza in ogni forte discussione.
Eccoci quindi arrivare al concetto di SPOILER, del tutto rimodellato dopo l'avvento di GoT. Quante amicizie rovinate, quante coppie distrutte da un "tizio muore!" detto al momento sbagliato, per errore o per godere della rivelazione di trama? Ci si scherza su spesso, ma diteci che non avete mai litigato per uno (anche solo tentato) spoiler su Game of Thrones. Nel rappresentare questo dramma sono stati magistrali i The Jackal, youtubers nostrani che ormai conoscerete per i video su Sanremo e Gomorra. I meme (VINOH!) e le parodie che si sono generati attorno a questa serie sono infiniti e uno più divertente dell'altro.
Dal fanmade duro e puro - video, disegni o immagini con scritte in font Impact - a lavori di analisi e studi sullo show (come il libro scritto dalla nostra Chiara Poli) fino a partecipazioni e giochi realizzati dagli attori protagonisti, prendendo in giro loro stessi ed i loro personaggi. Vogliamo parlare di questa rap-battle e dell'impegno che è servito per realizzarla? Solo una passione esagerata può produrre simili contenuti, e solo una serie di altissimo livello può vantare fan così devoti:
Al gioco dei troni si vince o si... sostengono buone cause
Visto il vasto pubblico che gravita intorno allo show, non sono mancate le occasioni di "raduno" per cause di beneficenza come il geniale musical creato dai Coldplay per il Red Nose Day ed il simpatico set tour con Emilia Clarke per Omaze. In poche parole, grazie ad una storia fuori del comune, grazie ai media e al lavoro di tantissime persone di talento, grazie a internet e alla fantasia dei fan, Game of Thrones è diventato una pietra miliare del mondo televisivo, cambiandolo per sempre. Non solo si è insinuato nelle nostre vite, ma anche in quelle dei personaggi di finzione di altre serie tv. GoT viene citato in How I Met Your Mother, Grey's Anatomy, The Big Bang Theory, New Girl, Brooklyn 99 e persino Pretty Little Liars! È diventato così mainstream nella cultura pop mondiale che è... normale sentirne parlare all'interno di un altro contesto televisivo, e ci fa sorridere ed emozionare.
La trama intricata in chiave fantasy-politica e i mille personaggi (spesso aventi nomi simili o addirittura identici) sono gli elementi che più allontanano lo spettatore dall'iniziare questo show, ma è facile lasciarsi convincere dall'amico appassionato di turno che: "Dai, la riguardo volentieri con te e ti spiego i passaggi. Non puoi non aver visto Il Trono di Spade!". Sì, non guardare una serie di questa portata può davvero gettarvi in un abisso non da poco che porterebbe non solo all'esclusione da intere conversazioni ma ad un vero e proprio isolamento sociale. Shame!
L'impatto che questa serie ha avuto sui diversi strati della società - e sul modo di fare tv - è innegabile. Ora che volge al termine, in noi si agitano gioia e dolore, perché sappiamo che sarà a dir poco epico e che difficilmente verrà prodotto qualcosa di una bellezza e capacità comunicativa simile. Certo, l'aver superato i libri - da sempre seguiti fedelmente, essendo la spina dorsale dell'intera serie - ha portato Game of Thrones a momenti di alti e bassi, ma confidiamo che i consigli di George R.R. Martin a produttori e sceneggiatori siano stati saggi, e rimaniamo in attesa che finisca di scrivere quei benedetti romanzi...