Intervista a Clinton Liberty di House of the Dragon: “come Addam, anche la mia vita è stata cambiata da un drago”

Clinton Liberty sognava di entrare a far parte del mondo di House of the Dragon ben prima di partecipare alle audizioni e, da grande fan dei draghi, è entusiasta di come Seasmoke gli abbia cambiato la vita.

Intervista a Clinton Liberty di House of the Dragon come Addam anche la mia vita è stata cambiata da un drago

È il momento ideale per scambiare quattro chiacchiere con Clinton Liberty, dopo che l’episodio 6 e 7 della seconda stagione di House of the Dragon lo hanno consacrato come segreto meglio custodito e colpo di scena più azzeccato della stagione in corso di trasmissione negli Stati Uniti (e disponibile in esclusiva su Sky e NOW).

Nel giro di due settimane il 26enne attore irlandese di origini nigeriano-jamaicane è passato dall’essere poco più di una comparsa all’interpretare il cavaliere del drago Seasmoke, da cui è stato reclamato. Il tutto prendendo in contropiede anche i lettori del libro da cui è tratta la serie, dato che George R.R. Martin aveva affidato un destino differente al giovane Addam, figlio illegittimo e non riconosciuto di Corlys Velaryon.

Mi sono fatta raccontare da Clinton Liberty come è entrato in questo progetto, capendo soprattutto questo: da attore, da lettore e da spettatore, è davvero un grande appassionato dei draghi della serie, che cita continuamente e con grande entusiasmo. Seasmoke e la produzione sembrano aver scelto davvero bene il proprio cavaliere.

Intervista a Clinton Liberty di House of the Dragon: “come Addam, anche la mia vita è stata cambiata da un drago”

Il tuo personaggio, Addam di Hull, è ancora abbastanza misterioso, l’abbiamo visto poco finora, anche se d’ora in avanti diventerà ovviamente centrale negli equilibri tra neri e verdi. Come hai costruito il personaggio? Come lo descriveresti?

Inizialmente lui si fa i fatti suoi e pensa solo a fare il suo lavoro. Allo stesso tempo, vuole di più dalla vita, non si accontenta dell’esistenza da marinaio, aspira agli onori e alla gloria. Solo, non sa come ottenerle, perché farlo attraverso il potere del padre (che non lo riconosce come figlio) non è un’opzione.

Per me Addam è una persona che lotta con tutta una serie di domande a cui non ha risposta, almeno finché un drago appare al suo orizzonte, gli cambia la vita e lo aiuta a fare chiarezza anche su chi è.

Cosa hai in comune con Addam?

Sicuramente sono entrambi impazienti di cavalcare un drago. Quello che invece mi ha aiutato a sentire il personaggio mio è capire cosa provi nei confronti del padre che non lo riconosce come erede legittimo. Il rapporto conflittuale con il padre è al centro dell’identità del personaggio.

Hai preso parte alla creazione dell’immagine di Addam?

Sì, soprattutto per quanto riguarda il suo taglio di capelli. Volevo che avesse i capelli lunghi, con i rasta, esattamente come suo padre. Volevo che la sua acconciatura fosse un segno tangibile del desiderio profondo di questo giovane uomo di venire riconosciuto dal padre, di creare un legame con lui.

Addam sembra stabilmente entrato nelle fila dei neri. Tu invece, da spettatore, per quale fazione parteggi?

Per i neri, senza dubbio. La penso proprio come Addam, siamo allineati anche su questo. Sono loro ad avere una legittima rivendicazione al trono.

Come attore, cosa ti ha convinto a entrare nel casti di una serie come House of the Dragon?

Mh…i draghi? (ride) Non voglio mentire: i draghi. Volevo avere la possibilità di interagire con draghi, di vederli in azione, di capire come sono al tatto, che odore hanno, se sono o no pericolosi. Qualsiasi domanda riguardante i draghi ti venga in mente, me la sono posta e volevo una risposta in merito.

Ovviamente poi sognavo di poter lavorare con persone come il nostro showrunner Ryan Condal, i registi dei singoli episodi…una produzione come questa ti mette a contatto con i migliori professionisti del settore. Quando sei un attore giovane, è tutto quello che vorresti fare.

Com’è da attore girare le scene con i draghi? Il rapporto con Seasmoke rende Addam di Hull un personaggio centrale, ma sul set non c’è nulla con cui interagire…

È stato un sogno diventato realtà per me, sia come attore sia come fan di Game of Thrones. Davvero, sul set continuavo a pizzicarmi perché non ero sicuro che fosse più di un sogno. Parte della mia fascinazione per questo mondo narrativo deriva proprio dalla presenza dei draghi, per cui poter interagire con loro nei panni di Addam è stato fantastico.

Il mestiere dell’attore richiede sempre una certa dose d’immaginazione, la capacità di immaginare ciò che non c’è e interagirci. E stato fantastico, anche perché la troupe ha fatto tutto il possibile per rendere tangibile la presenza dei draghi mentre giravamo.

Perché pensi che Seasmoke abbia scelto proprio Addam?

Penso che lo abbia scelto perché ha lo stesso sangue di Laenor Velaryon, suo precedente cavaliere, dato che sono fratellastri. Forse percepisce anche che proprio come Leanor, in un mondo pieno di persone che hanno indurito il proprio cuore per sopravvivere alla guerra, Addam ha ancora un animo buono, gentile. Credo che il legame con un drago vada oltre il semplice appartenere a una famiglia, credo che i draghi vedano nell’animo delle persone.

Immagino sia difficile parlarne senza anticipare troppo, ma cosa ci puoi dire del futuro di Addam come cavaliere di un drago che non ha nobili natali?

Penso sarà un leader e un guerriero molto cauto. Quella che ha ricevuto è una possibilità incredibile di entrare in un mondo per lui nuovo e sconosciuto. Addam rifletterà su ogni sua azione, anche rispetto al fatto di appartenere alla fazione dei neri.

Intervista a Clinton Liberty di House of the Dragon: “come Addam, anche la mia vita è stata cambiata da un drago”

Da attore, come hai reagito quando hai avuto la parte?

Quando mi ha chiamato il mio agente e mi ha detto che avevo ottenuto il ruolo, ho cominciato a correre su e giù per la strada. Mi sarei anche buttato per terra rotolando di qua e di là, ma avevo un po’ paura che i passanti pensassero: “ma chi è questo pazzo?”

Per me che poi sono un fan della serie, sapere di farne parte con un ruolo così rilevante…era incredibilmente felice.

**Avevi già letto il libro da cui è tratta la serie quando hai fatto l’audizione? ****

Sì, l’avevo già letto perché sono un appassionato del lavoro di George R. R. Martin. Sia per l’audizione sia per il lavoro sul set mi sono molto preparato, ma sapevo che l’importanza del libro era relativa, perché lo show ha una sua visione abbastanza differente e, come attore, mi sarebbe stato chiesto di seguire quella.

Anni fa Steve Toussaint, l’interprete di Corlys Velaryon, ha rilevato di aver ricevuto insulti razzisti da alcuni appassionati perché gli era stato affidato quel ruolo. Quando sei stato scelto come Addam temevi qualche reazione simile?

Come attore sai che ci saranno critiche, fondate o cattive e senza fondamento, ma questo è fuori dal tuo controllo. Non puoi lavorare preoccupandoti della reazione degli altri, devi metterci il 100%. Quando lavori poi in qualche modo sei isolato, non hai modo di sapere quale sarà la reazione del pubblico. Per il momento posso dire che i fan sono stati tutti molto positivi.

Dopo l’episodio 6 il tuo personaggio è diventato improvvisamente molto importante. Qual è stata la reazione del pubblico? Hai avuto modo d’interagire con i fan dopo la rivelazione del tuo destino di cavaliere?

Non appena è stato trasmesso l’episodio, c’è stato un grande momento di shock collettivo perché gli spettatori non sapevano cosa aspettarsi per il futuro di Addam. Non solo: è anche la prima volta in cui un drago reclama il suo cavaliere e non viceversa, quindi è stato un avvenimento senza precedenti, sotto molti aspetti.

Sono andato subito su Twitter, TikTok e Instagram e la reazione era davvero molto, molto positiva. Mi sono arrivati messaggi dai fan dai quattro angoli del mondo ed erano tutti entusiasti.

Come è stato essere il fratello fittizio di un attore con tanta esperienza come Abubakar Salim?

Mi ha aiutato tantissimo passare gran parte del tempo sul set con lui. Sai, quando sei un giovane attore prendere parte a un progetto di questo tipo può diventare una sfida. Tutto ha delle dimensioni enormi e avere qualcuno con con condividere questo tipo di esperienza aiuta molto. Abubakar Salim è stato davvero il compagno ideale con cui affrontare l’enormità di questa avventura.

Cosa pensi trasmetterà il tuo personaggio al pubblico?

Spero che Addam sia un portatore di speranza per il pubblico: lui ha origini umili, lavora duro e all’improvviso un drago lo sceglie e gli cambia la vita. Mi rivedo molto in questo: fare parte di questa serie era un mio sogno, ho lavorato tanto ed è diventato realtà. Spero che la mia storia e quella di Addam provino al pubblico che è possibile realizzare i propri sogni.