Love Boat: di nuovo a bordo della Pacific Princess grazie a Pluto TV

Una parata di star e 10 fortunate stagioni, a dispetto dei critici scettici: ecco la storia di Love Boat

di Chiara Poli

Pluto TV a giugno dedica un canale a uno dei telefilm - allora si chiamavano così - più popolari di sempre.

Love Boat, icona della televisione degli anni ’70 e ’80, era ambientata a bordo di una nave da crociera, la Pacific Princess, e raccontava le storie del personale e dei passeggeri con una particolare attenzione al tema del romanticismo. Una sorta di Fantasilandia in crociera, insomma.

Incredibile, ma vero, proprio questo portò una parte della critica americana ad attaccare il programma firmato da Wilford Lloyd Baumes a partire dal romanzo di Jeraldine Saunders The Love Boats, scritto in base alla sua esperienza di hostess a bordo di una nave da crociera. Lo show prodotto da Aaron Spelling, produttore esecutivo insieme a Douglas S. Cramer fin dal 1977, l’anno del debutto, venne infatti criticato per la qualità dello storytelling, la scrittura e la coerenza del tono del programma.

Molti critici osservarono che la serie tendeva a ripetere lo stesso schema di episodio, con storie di amore e romanticismo, che poteva risultare monotono per alcuni spettatori. Probabilmente, tutti questi acuti osservatore della narrazione, avevano dimenticato di partire dal titolo stesso della serie: la nave dell'amore.

Anche Gavin MacLeod, storico interprete del capitano Merrill Stubing, ha ricordato che i critici non amavano molto la serie. Un altro punto di critica riguardava la struttura dell’episodio, dove ciascun segmento aveva il proprio sceneggiatore e regista, il che potrebbe aver portato a una certa mancanza di coerenza nell’esecuzione. Questo approccio potrebbe aver contribuito a rendere alcuni episodi meno fluidi e coerenti rispetto.

Ma eravamo negli anni ’70 e i poco lungimiranti critici dell’epoca non avevano capito una cosa: fu proprio la struttura ripetitiva, rassicurante e rasserenante, a conquistare gran parte del pubblico internazionale.

In Italia, la sigla Profumo di mare cantata da Little Tony divenne la colonna sonora di un momento di spensieratezza, in cui storie a lieto fine - ma non per questo banali - tenevano compagnia ai telespettatori stemperando le tensioni politico-sociali dell’epoca.

L’impatto di Love Boat sulla cultura popolare


Nonostante le critiche ricevute in patria, la serie ha continuato a essere popolare tra i telespettatori, dimostrando che Love Boat ha raggiunto un pubblico significativo e ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare.

I protagonisti principali erano il capitano Merrill Stubing (Gavin MacLeod), il suo assistente di bordo Burl "Gopher" Smith (Fred Grandy), lo steward Isaac Washington (Ted Lange), il dottor Adam Bricker (Bernie Kopell) e la direttrice di crociera Julie McCoy (Lauren Tewes). Questi personaggi formavano il cuore dell'equipaggio originario della nave, offrendo supporto e consigli ai passeggeri che attraversavano vari momenti di vita, spesso legati all’amore e alle relazioni personali.

Le trame degli episodi ruotavano intorno a gruppi di passeggeri che avevano problemi o desideri legati all'amore, alla famiglia o alla carriera. Ogni episodio presentava una serie di storie interconnesse che si svolgevano durante un viaggio, con ogni storia culminante in un lieto fine che lasciava i personaggi pronti per nuovi avventure.

La colonna sonora, composta da Charles Fox e Jack Urbont, è diventata un classico della musica per la televisione. Il tema principale, The Love Boat Theme, è diventato così popolare che è stato registrato da numerosi artisti, inclusi The Carpenters e Frank Sinatra. Della sigla italiana del suo strepitoso successo abbiamo già parlato. Oltre al rassicurante e immancabile lieto fine, alle destinazioni esotiche da sogno e al tema stesso della crociera, all’epoca preclusa a un gran numero di persone comuni, Love Boat ha lasciato il segno sulla cultura popolare grazie al suo mix fra una struttura narrativa tradizionale e una antologica, cioè basata su storie e personaggi sempre diversi.

Insieme al cast fisso a bordo della Pacific Princess, al quale già dalla seconda stagione, nel 1978, si aggiunge Vicky Stubing, la figlia del capitano interpretata da Jill Whelan, sono sfilati decine di volti noti, attori di primo piano che accettavano di vivere un'avventura romantica a bordo della nave più amata dei telespettatori.

Farrah Fawcett, Mickey Rooney, Zsa Zsa Gabor, Gina Lollobrigida, Lana Turner, Leslie Caron, Joan Collins, Ernest Borgnine, Douglas Fairbanks Jr., Gene Kelly, Ginger Rogers, Michael J. Fox, Tom Hanks, Courteney Cox, Billy Crystal, Jamie Lee Curtis e persino figure culturali come Andy Warhol hanno contribuito a fare di Love Boat quel punto di riferimento universale in cui chiunque, dalla nobildonna al più umile degli impiegati, viveva le stesse opportunità di trovare finalmente la vera felicità, da portare con sé una volta lasciata la Pacific Princess.

Love Boat offriva ai telespettatori un'opportunità di fuga dalla realtà, trasportandoli in luoghi esotici e romantici con bellezze naturali e località turistiche determinanti nel creare un'atmosfera di avventura e scoperta, rendendo ogni episodio un viaggio visivo ed emozionale.

La serie ha inoltre saputo mantenere un equilibrio tra dramma, commedia e romance, permettendo a Love Boat di connettersi con un vasto pubblico e rendendola un punto di riferimento per coloro che cercavano intrattenimento leggero.

La storia di Love Boat


Wilford Lloyd Baumes, il creatore della serie, è stato al timone della Pacific Princess per 10 stagioni, con un totale di 250 episodi trasmessi fra il 1977 e il 1987.

Con il passare delle stagioni, replicando ciò che normalmente accade a bordo di una nave da crociera, ci sono stati dei cambiamenti del cast. Per esempio abbiamo conosciuto il personaggio di Ashley “Ice” Covington Evans, interpretato da Ted McGinley, il fotografo di bordo, mentre la direttrice di crociera Julie McCoy ha visto un cambio di attrice nel 1982 con l’introduzione nel cast di Pat Klous.

All’epoca, l'immediato e improvviso licenziamento dal cast di Lauren Sewes, l’interprete di Julie McCoy, fece scandalo. L’attrice lottava infatti da tempo contro la dipendenza da cocaina, che portò la produzione a eliminare la sua presenza dal casta di una serie che promuoveva valori sani, principi di onestà e coraggio, ma soprattutto uno spettacolo per famiglie. Love Boat era infatti adatto ai telespettatori di tutte le età. Spesso nel cast comparivano bambini, impegnati nelle storie che riguardavano i figli dei passeggeri o del personale. Ecco quindi spiegata la sostituzione nel cast dell'interprete ma non del personaggio che, come si usava spesso all'epoca - soprattutto nelle soap opera - era stato mantenuto e semplicemente rinnovato con una nuova attrice.

A dispetto delle molte critiche rivolte alla serie, Love Boat è rimasta a galla per 10 anni e, non paga, ha visto anche un sequel.

Love Boat: The Next Wave, creato da Brenda Hampton, futura creatrice di Settimo cielo (e già questo lascia intuire la qualità del sequel con cui hai esordito), insieme a Catherine Leopard ha in qualche modo rovinato, fortunatamente per appena due stagioni e 25 soli episodi, il nome di Love Boat.

Il sequel era infatti cheap, banale, prevedibile e fondato su quegli stessi stereotipi che i critici avevano contestato, senza fondamento, alla serie originale. Insomma: un fallimento totale.

Per fortuna, Love Boat: The Next Wave, ha avuto una vita breve e molti fan della serie degli anni ’70 nemmeno la ricordano.

La storia produttiva di Love Boat ha visto la cancellazione dopo un numero di episodi sufficiente, questo sì dopo la bellezza di 200 storie, a iniziare ad annoiare i telespettatori. Non tanto per la struttura ripetitiva della narrazione, quanto per la stanchezza del cast fisso.

Il fisiologico calo degli ascolti ha portato alla chiusura, ma non senza far sì che Love Boat lasciasse il segno nella storia del piccolo schermo, per tanti motivi.

Per esempio, per la reunion di gran parte del cast della serie di culto Mary Tyler Moore avvenuta a bordo della Pacific Princess: gli interpreti della serie, i grandi Betty White, Valerie Harper, Cloris Leachman (la mitica Frau Blucher di Frankenstein Junior), Georgia Engel e Ted Knight si sono ritrovati sul ponte della nave per vivere insieme nuove avventure.

Gavin MacLeod, Bernie Kopell e Ted Lange sono gli unici tre attori che compaiono in ciascuno dei 250 episodi della serie. E hanno lasciato il segno nei nostri cuori di appassionati di “telefilm”…