Orange is the New Black
In ritardo di quasi due mesi sulla consueta tabella di marcia, il 27 Luglio Netflix rilascerà la sesta stagione del dramedy Orange is the New Black, serie tv apprezzatissima da pubblico e critica ispirata al libro autobiografico di Piper Kellerman. Trapiantate nel carcere di Massima Sicurezza di Litchfield, di cui abbiamo pochi terrificanti ricordi grazie alle passate stagioni, Piper e le altre dovranno affrontare un nuovo pericoloso ambiente ed adattarsi altri mostri e impossibili alleati. Ma bando alle ciance, abbiamo visto per voi i primi 7 episodi in anteprima e, senza spoiler, vogliamo raccontarvi le nostre impressioni!
Prima di buttarvi in un binge watching sfrenato però, di quelli che solo OITNB può istigare, facciamo un passo indietro e ricapitoliamo la situazione: dove avevamo lasciato le nostre amate detenute?
La sete di giustizia per la morte di Poussey si era tradotta in una sola parola: ribellione. Nel caos che si era generato, la situazione è andata subito fuori controllo. Daya aveva sparato ad una guardia, deceduta durante il corso della serie. La accuseranno di omicidio? Dogget aveva approfittato della confusione per evadere. Incontrata la guardia Coates in uno degli alloggi vicino il carcere, i due si erano messi a guardare la tv sul divano. Il loro rapporto sembra tutto tranne che qualcosa di sano. Come andrà a finire? Morello è incinta del marito Vinny e, grazie ai consigli di Nicky, riesce a non farsi coinvolgere troppo nella rivolta. Forse questo le garantirà dei vantaggi una volta giunta al carcere di Massima Sicurezza. Big Boo ha sabotato il tentativo di Linda di farsi riconoscere come dipendente dell'MCC e sarà costretta a trascorrere altro tempo in prigione... sempre che Caputo non si decida ad intervenire in suo favore. Ruiz, per poter vedere sua figlia, ha mandato all'aria l'accordo di Gloria con l'MCC liberando le guardie tenute in ostaggio. Le due cercheranno di uccidersi a vicenda? Sophia Burset era già in SHU, in una cella d'isolamento, a ridere. La vedremo ancora nella sesta stagione? Passeremo molto tempo anche all'esterno della prigione, insieme ad Aleida, in cerca di lavoro (chi assumerebbe mai un ex galeotta?) e di un posto in cui vivere, in perenne lotta contro lo Stato per l'affidamento dei suoi figli.
Le 10 del Bunker
Le ricordiamo così. Frieda, Nicky, Alex, Piper, Gloria, Blanca, Red, Cindy, Suzanne e Taystee, in piedi in quella piscina vuota, mano nella mano, pronte ad affrontare l'arrivo dei corpi speciali mandati appositamente per sedare la rivolta. Gli stessi corpi speciali che uccideranno per errore il loro aguzzino, l'agente Desi Piscatella. In piedi, il cuore pieno di terrore, ma unite. Un insieme di donne di diversa età, etnia, religione... Del tutto ignare dell'accaduto e delle terribili conseguenze che saranno costrette ad affrontare. Saranno in grado di restare unite quando l'FBI cercherà di metterle una contro l'altra ed accusarle per un omicidio che non hanno commesso? Senza trascurare un altro piccolo dettaglio: solo 9 di loro appaiono nel trailer ufficiale... che fine avrà fatto Alex? Futura sposa di Piper dopo una proposta di matrimonio strappa lacrime, la sua assenza da video e immagini promozionali ha fatto preoccupare non poco i fan.
Dopo cinque stagioni e 52 episodi, alcune un po' altalenanti e non sempre perfette, Orange is the New Black offre un nuovo inizio a tutti noi, personaggi compresi. Il nuovo ambiente, i ritorni e le new entry, cambiano totalmente le carte in tavola e sconvolgono il fragile equilibrio che si era creato dopo 5 anni di... convivenza forzata. Non bisogna dare nulla per scontato qui: un giorno siamo come una famiglia, il giorno dopo potrei pugnalarti alle spalle con uno spazzolino affilato.
Al centro di tutto, la ricerca di giustizia. Giustizia per chi è innocente, per una volta, e giustizia contro chi invece si approfitta di un sistema marcio e corrotto che vuole solamente gettare in pasto ai media i soliti capri espiatori, fregandosene delle loro vite e della verità. Verità che due detenute conoscono... testimoni loro malgrado di qualcosa che potrebbe ribaltare completamente la situazione.
Le interpretazioni attoriali sono, come sempre, sublimi. Una spanna sopra a tutte troviamo Uzo Aduba, che con la sua Suzanne/Crazy Eyes ci regala sorrisi e lacrime. Il tutto sorretto da una regia e sceneggiatura brillanti e incalzanti. Senza peli sulla lingua, senza filtri. Ah, da guardare rigorosamente in lingua originale, mi raccomando!
In conclusione, OITNB torna a raccontare con maestria e incredibile tatto la violenza e l'immoralità che le detenute di Litchfield devono affrontare. La guerra tra bande, lo spaccio di droga, i tradimenti, gli abusi delle guardie... Beh, si tratta pur sempre di fiction, certo, un prodotto creato per intrattenerci, divertirci ma anche farci riflettere. E non possiamo non domandarci quanto tutto ciò che vediamo riprodotto sia veramente distante dalla realtà.