Prison Break

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Dopo quattro stagioni dalle alterne fortune e un film, Prison Break è pronto per il grande rientro. Un rientro che sembrava impossibile, dato l’epilogo dell’ultima stagione e la morte del protagonista principale. Ma in Prison Break, lo sappiamo benissimo, le sorprese sono dietro l’angolo e quindi eccoci nuovamente a parlare delle vicende di Lincoln, Sara, T-Bag e, ovviamente, Michael. Dopo la (presunta) morte di quest’ultimo i nostri protagonisti sono andati avanti con le proprie vite. C’è chi è rimasto al palo, come Lincoln e chi invece ha abbracciato nuovi orizzonti, come la dottoressa Sara Tancredi ha trovato un nuovo amore e cresce il figlio avuto da Michael. Ci sono addirittura delle svolte clamorose per T-Bag, che potrebbe ritrovare l’uso della mano amputata durante la rocambolesca fuga dalla prigione di Fox River.

Prison Break

Ed è proprio T-Bag a ricevere una busta contente una confusa foto di Michael e il classico messaggio in codice che Lincoln riesce a decifrare dopo solo qualche secondo e che dà il “la” alle vicende di questa quinta stagione di otto puntate che Fox trasmetterà a partire dal prossimo 11 Settembre e che ci faranno compagnia fino a Novembre. Un progetto che spera di far ripartire il progetto, inserendo nuove insidie e complotti, tra cui anche l’ISIS, e che porteranno i nostri protagonisti in differenti location in giro per il mondo.

Abbiamo avuto la possibilità di poter vedere in anteprima italiana le prime due puntate della serie e abbiamo ritrovato tutto il buono, ma anche il meno buono, visto soprattutto nelle ultime due stagioni. Il ritmo è veloce e gli sceneggiatori iniziano a piazzare sullo scenario tutti gli elementi che troveranno risposta nel corso di nove episodi che si preannunciano davvero ricchi di eventi e che, a quanto di dice troveranno seguito in una possibile sesta stagione. Insomma, se avete amato la serie originale, non ci sono motivi per cui non dovete piazzarvi davanti alla TV e godervi questa nuova avventura, nella speranza che produzione e sceneggiatori abbiano imparato dagli errori già commessi. E, si, c’è anche Sucre…

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