Sherlock
di
valentina.barranco
Dopo un anno di attesa dall'ultima sua apparizione in stile vittoriano nello speciale nataliazio "L'Abominevole Sposa", ritornano le avventure del moderno Sherlock Holmes e il Dottor Watson interpretati da Benedict Cumberbatch e Martin Freeman. Grazie a Netflix possiamo gustare i nuovi episodi quasi in contemporanea, e così eccoci qui per parlare di ciò che é avvenuto nella prima delle tre puntate che comporranno questa quarta stagione, intitolata "Le Sei Tatcher". La sceneggiatura é ora in mano a Mark Gatiss (che interpreta Mycroft nella serie), co-autore e produttore insieme a Steven Moffat e grande amante di Conan Doyle e degli easter egg (la puntata ne é piena). Quali sono stati i punti forti e quali sono invece le critiche mosse a questa tanto agognata premiére?
Eravamo stati avvisati, e così é stato. Lo Sherlock che abbiamo davanti non ha più l'animo scanzonato e sfacciato che contraddistingueva le prime stagioni. Beh, oddio, sfacciato e arrogante lo é sempre, ma in lui c'é qualcosa di oscuro, pesante, come un fardello che si trascina dietro completo di catena arrugginita. Questa sensazione aumenterà man mano fino a giungere al tragico finale, che renderà il nostro protagonista ancora più afflitto. Continua a suggerire a tutti di usare l'istinto, ma é il primo a non seguire il suo stesso consiglio. E così, accecato dalla sua caccia a Moriarty, finirà per non intravedere la verità nascosta dietro la faccia gessata di Margaret Tatcher e che porterà alla morte di Mary Watson. Per i fan di più vecchia data questa dipartita non é una sorpresa, dato che anche nel romanzo Watson diviene vedovo, anche se la scomparsa della moglie non viene mai classificata come un effettivo decesso. Una premiére che parte subito con il botto, lasciando i più increduli davanti allo schermo. "Sarà un trucco", "Figurati se muore così". E invece la cara Mary se n'é proprio andata, a confermarlo é lo stesso Steven Moffat: "Sherlock Holmes é la storia di Sherlock e del Dottor Watson, e si ritornerà sempre a quella situazione – sempre, sempre e sempre. Si sono divertiti nell'essere un trio ma non funziona a lungo termine. Mary era da sempre destinata ad andarsene e noi saremmo sempre ritornati ai due protagonisti".
La rottura tra Watson e Holmes é inevitabile: il voto fatto da Sherlock di proteggerli non é stato rispettato e sembra che nulla potrà rimettere a posto le cose tra di loro. Mary é morta a causa sua, della sua cecità, della sua euforica distrazione. Non vede l'ora che il gioco cominci, e lui stesso si vanta di quanto sia bravo a giocare. Ma non é più un gioco, oramai. L'ultimo ad accorgersene é proprio Sherlock Holmes. Con un video postumo, Mary chiede ad Holmes di salvare John. Anche se la scena dopo i titoli di coda e le parole sul DVD (miss me?) fanno pensare che ci sia qualcosa di più. Qualcosa che sfugge alla nostra comprensione, per ora. Un male, in parte oscuro in parte con le sembianze di Moriarty, si annida in ogni fotogramma di questa premiére, facendoci aspettare e temere con il fiato sospeso l'inizio di questo sciagurato "gioco".
Una delle critiche mosse al ritorno di Sherlock é stata la vena action data ad alcune scene ed al suo personaggio (in particolare per lo scontro avuto con Ajay nella stanza con la piscina), che lo hanno reso molto simile ad un altro grande nome inglese: James Bond. Colpa della scrittura di Gatiss? Non siamo molto d'accordo. Certo, lo stile é differente ma Sherlock - soprattutto sulla carta - é sempre stato un uomo d'azione. In generale, se ci avete fatto caso, tutti i personaggi in questo episodio vengono destrutturati e stravolti, messi a nudo in ogni loro debolezza, persino Sherlock Holmes che, sconvolto, dice alla signora Hudson: "Se io cominciassi a sembrarle pieno di me, arrogante, troppo sicuro di me, direbbe la parola Norbury?". Un nome a cui probabilmente alcuni hanno già dato risposta. Sherlock si accorge di aver sorpassato una linea e si assicura che questo non debba più accadere. Quello che ha sconvolto la maggior parte delle persone é stato proprio questo, trovarsi davanti uno show un po' diverso da quello che avevano lasciato un anno fa. Ma il cambiamento é inevitabile, visti i tempi e i tragici avvenimenti, per non parlare del nuovo villain in arrivo già dall'episodio 2, il più "oscuro" che abbiano mai girato (parola di Moffat e Gatiss).
Alle critiche, il buon Gatiss risponde "per le rime", con un poema scritto di suo pugno:
"Here is a critic who says with low blowSherlock's no brain-box but become double-O.
Says the Baker St boy is no man of action -
whilst ignoring the stories that could have put him in traction.
The Solitary Cyclist sees boxing on show,
The Gloria Scott and The Sign of the Fo'
The Empty House too sees a mention, in time, of Mathews,
who knocked out poor Sherlock's canine.
As for arts martial, there's surely a clue
in the misspelled wrestle Doyle called baritsu.
In hurling Moriarty over the torrent
did Sherlock find violence strange and abhorrent?
In shooting down pygmies and Hounds from hell
Did Sherlock on Victorian niceties dwell?
When Gruner's men got him was Holmes quite compliant
Or did he give good account for The Illustrious Client?
There's no need to invoke in yarns that still thrill,
Her Majesty's Secret Servant with licence to kill
From Rathbone through Brett to Cumberbatch dandy
With his fists Mr Holmes has always been handy."
Abbiamo cominiciato con il botto e preseguiremo in costante tensione fino all'esplosione finale che, ci aspettiamo, sarà ancora più tragica. Non siamo rimasti delusi da questo nuovo Sherlock, e siamo curiosi di vederlo in azione per sbrogliare la matassa chiamata Moriarty, riconquistare il suo (praticamente) unico amico e far fronte alle minacce di un nuovo villain, il tutto creando "disagio" e ammirazione attorno a lui. Nel frattempo, speriamo che il buon Dottor Watson riprenda ad aggiornare il suo blog, che potete leggere QUI, ma la vediamo dura...
Inoltre non disperate, il Doctor Strange potrebbe non portare via del tutto il nostro Cumberbatch dall'indossare i panni di Sherlock Holmes. Sempre Moffat, commentando la dipartita di Mary, potrebbe essersi lasciato sfuggire la data della quinta stagione... "Abbiamo discusso a lungo sull'uccidere [Mary] nel primo episodio, invece nel terzo alla fine della stagione, come si fa di solito. Ma non volevamo che passassero due anni, e che ci dimenticassimo di quanto sono arrabbiati l'uno con l'altro". Capito, no?
Darker Sherlock
Eravamo stati avvisati, e così é stato. Lo Sherlock che abbiamo davanti non ha più l'animo scanzonato e sfacciato che contraddistingueva le prime stagioni. Beh, oddio, sfacciato e arrogante lo é sempre, ma in lui c'é qualcosa di oscuro, pesante, come un fardello che si trascina dietro completo di catena arrugginita. Questa sensazione aumenterà man mano fino a giungere al tragico finale, che renderà il nostro protagonista ancora più afflitto. Continua a suggerire a tutti di usare l'istinto, ma é il primo a non seguire il suo stesso consiglio. E così, accecato dalla sua caccia a Moriarty, finirà per non intravedere la verità nascosta dietro la faccia gessata di Margaret Tatcher e che porterà alla morte di Mary Watson. Per i fan di più vecchia data questa dipartita non é una sorpresa, dato che anche nel romanzo Watson diviene vedovo, anche se la scomparsa della moglie non viene mai classificata come un effettivo decesso. Una premiére che parte subito con il botto, lasciando i più increduli davanti allo schermo. "Sarà un trucco", "Figurati se muore così". E invece la cara Mary se n'é proprio andata, a confermarlo é lo stesso Steven Moffat: "Sherlock Holmes é la storia di Sherlock e del Dottor Watson, e si ritornerà sempre a quella situazione – sempre, sempre e sempre. Si sono divertiti nell'essere un trio ma non funziona a lungo termine. Mary era da sempre destinata ad andarsene e noi saremmo sempre ritornati ai due protagonisti".
Lo straniero di Samarra
La rottura tra Watson e Holmes é inevitabile: il voto fatto da Sherlock di proteggerli non é stato rispettato e sembra che nulla potrà rimettere a posto le cose tra di loro. Mary é morta a causa sua, della sua cecità, della sua euforica distrazione. Non vede l'ora che il gioco cominci, e lui stesso si vanta di quanto sia bravo a giocare. Ma non é più un gioco, oramai. L'ultimo ad accorgersene é proprio Sherlock Holmes. Con un video postumo, Mary chiede ad Holmes di salvare John. Anche se la scena dopo i titoli di coda e le parole sul DVD (miss me?) fanno pensare che ci sia qualcosa di più. Qualcosa che sfugge alla nostra comprensione, per ora. Un male, in parte oscuro in parte con le sembianze di Moriarty, si annida in ogni fotogramma di questa premiére, facendoci aspettare e temere con il fiato sospeso l'inizio di questo sciagurato "gioco".
Sono Bond, Sherlock Bond
Una delle critiche mosse al ritorno di Sherlock é stata la vena action data ad alcune scene ed al suo personaggio (in particolare per lo scontro avuto con Ajay nella stanza con la piscina), che lo hanno reso molto simile ad un altro grande nome inglese: James Bond. Colpa della scrittura di Gatiss? Non siamo molto d'accordo. Certo, lo stile é differente ma Sherlock - soprattutto sulla carta - é sempre stato un uomo d'azione. In generale, se ci avete fatto caso, tutti i personaggi in questo episodio vengono destrutturati e stravolti, messi a nudo in ogni loro debolezza, persino Sherlock Holmes che, sconvolto, dice alla signora Hudson: "Se io cominciassi a sembrarle pieno di me, arrogante, troppo sicuro di me, direbbe la parola Norbury?". Un nome a cui probabilmente alcuni hanno già dato risposta. Sherlock si accorge di aver sorpassato una linea e si assicura che questo non debba più accadere. Quello che ha sconvolto la maggior parte delle persone é stato proprio questo, trovarsi davanti uno show un po' diverso da quello che avevano lasciato un anno fa. Ma il cambiamento é inevitabile, visti i tempi e i tragici avvenimenti, per non parlare del nuovo villain in arrivo già dall'episodio 2, il più "oscuro" che abbiano mai girato (parola di Moffat e Gatiss).
Alle critiche, il buon Gatiss risponde "per le rime", con un poema scritto di suo pugno:
"Here is a critic who says with low blowSherlock's no brain-box but become double-O.
Says the Baker St boy is no man of action -
whilst ignoring the stories that could have put him in traction.
The Solitary Cyclist sees boxing on show,
The Gloria Scott and The Sign of the Fo'
The Empty House too sees a mention, in time, of Mathews,
who knocked out poor Sherlock's canine.
As for arts martial, there's surely a clue
in the misspelled wrestle Doyle called baritsu.
In hurling Moriarty over the torrent
did Sherlock find violence strange and abhorrent?
In shooting down pygmies and Hounds from hell
Did Sherlock on Victorian niceties dwell?
When Gruner's men got him was Holmes quite compliant
Or did he give good account for The Illustrious Client?
There's no need to invoke in yarns that still thrill,
Her Majesty's Secret Servant with licence to kill
From Rathbone through Brett to Cumberbatch dandy
With his fists Mr Holmes has always been handy."
Miss me?
Abbiamo cominiciato con il botto e preseguiremo in costante tensione fino all'esplosione finale che, ci aspettiamo, sarà ancora più tragica. Non siamo rimasti delusi da questo nuovo Sherlock, e siamo curiosi di vederlo in azione per sbrogliare la matassa chiamata Moriarty, riconquistare il suo (praticamente) unico amico e far fronte alle minacce di un nuovo villain, il tutto creando "disagio" e ammirazione attorno a lui. Nel frattempo, speriamo che il buon Dottor Watson riprenda ad aggiornare il suo blog, che potete leggere QUI, ma la vediamo dura...
Inoltre non disperate, il Doctor Strange potrebbe non portare via del tutto il nostro Cumberbatch dall'indossare i panni di Sherlock Holmes. Sempre Moffat, commentando la dipartita di Mary, potrebbe essersi lasciato sfuggire la data della quinta stagione... "Abbiamo discusso a lungo sull'uccidere [Mary] nel primo episodio, invece nel terzo alla fine della stagione, come si fa di solito. Ma non volevamo che passassero due anni, e che ci dimenticassimo di quanto sono arrabbiati l'uno con l'altro". Capito, no?