Su Sky è arrivata Blood Detectives - Legami di sangue, il true crime in cui la realtà supera la fantasia
Blood Detectives - Legami di sangue: la scienza forense rintraccia gli assassini scampati alla giustizia
Su Sky Crime e NOW, ogni lunedì alle 22.00, la realtà supera la fantasia. Raramente i crimini frutto della fantasia degli scrittori e degli sceneggiatori eguagliano in crudeltà, orrore e malvagità quelli reali.
Blood Detectives - Legami di sangue lo dimostra con i 20 episodi della sua prima stagione, in cui detective, poliziotti e scienziati forensi ci mostrano come le nuove tecnologie possano risolvere omicidi e rapimenti rimasti senza risposte anche per decenni.
Sono i cosiddetti “cold case” che grazie all’analisi del DNA, delle tracce di sangue e di ogni elemento della scena del crimine, con i metodi moderni dà risposte che all’epoca in cui i crimini vennero commessi non era possibile avere.
Una singola goccia di sangue può fare la differenza, trovando soluzioni a casi rimasti a lungo senza risposta. Soprattutto, catturando assassini che l’avevano fatta franca, rubando la libertà dopo aver commesso atti orribili.
Blood Detectives in questo senso rappresenta il trionfo della giustizia. Tante vittime, e tante famiglie che hanno sofferto senza mai ottenere giustizia, possono finalmente sapere. Sapere chi le ha private degli affetti più cari, della serenità, delle risposte che hanno sempre cercato.
Anni di libertà rubata, poi arriva la giustizia
Scoprire che un assassino l’ha fatta franca per decenni non è rincuorante, ma riuscire finalmente a catturarlo e fare in modo che non possa più nuocere a nessuno - chi uccide una volta può farlo ancora - conta, e molto. La profilazione del DNA, la ricostruzione dei legami famigliari, le parentele anche lontane che permettono di rintracciare soggetti mai entrati nell’indagine: tutto questo, come sappiamo anche in Italia, fa la differenza. Massimo Bossetti, in carcere a scontare l’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, venne rintracciato tramite la profilazione familiare del DNA. Un suo lontano parente finì fra i moltissimi DNA prelevati e analizzati, portando all’esumazione di quello che risultò - a insaputa dei figli - essere il padre biologico di Bossetti e della sorella. Da lì, le indagini condussero all’uomo, il cui furgone si trovava fuori dalla palestra al momento del rapimento di Yara, il cui DNA venne ritrovato sugli slip della tredicenne, e le cui fibre del sedile del furgone risultarono sui vestiti della ragazzina.
Dal DNA ritrovato sul corpo, tramite una ricerca a tappeto, la profilazione del DNA ha portato in carcere l’uomo chiamato “Ignoto 1”.
In Blood Detectives assistiamo allo stesso percorso investigativo: partendo dalle tracce trovate sulla scena del crimine, si inizia una ricerca che porta alla cattura del colpevole.
Grazie alle voci degli esperti, ogni caso viene accuratamente ricostruito. Ci viene raccontato ogni dettaglio conosciuto del crimine, per poi tornare sulle prove con le tecniche moderne e scoprire informazioni inedite che portano gli investigatori alla verità.
Ogni episodio ci racconta una storia.
Storie drammatiche che ottengono finalmente risposte
Grazie alla scienza investigativa, è stata data un’identità al corpo della piccola ritrovata nel luglio del 1960 nel mezzo del deserto dell’Arizona. Un’altra bambina, di appena 7 anni, viene rapita e aggredita da un maniaco sessuale. La piccola sopravvive, ma ci vorranno vent’anni e un nuovo strumento forense per identificare il mostro che l’aveva prelevata. E ancora: Terry Wood viene sospettato dell’omicidio della moglie Roxanne, ritrovata morta nel 1987. Solo la genealogia genetica forense, quasi 35 anni dopo, darà risposte definitive sul caso.
Nel 1979, il corpo della liceale Kim Bryant viene ritrovato, tre settimane dopo l’ultimo avvistamento della ragazzina in vita, da tre adolescenti che stanno facendo un giro alla periferia della città. Oltre 40 anni dopo l’omicidio di Kim, grazie alla genealogia genetica viene dato un nome all’assassino.
Ci sono venti casi, tutti drammatici, tutti commoventi, in cui la tecnologia forense fa la differenza dopo decenni. E di tutti questi casi ci vengono mostrati i dettagli, anche quelli spaventosi, per permetterci di capire come funziona il metodo investigativo che si affida alla scienza forense. Con tanto di incursione nell'Accademia dell'FBI per assistere al lavoro dei profiler.
Non è facile assistere alla crudeltà che altre persone, esseri umani come noi, sono in grado di esercitare su vittime innocenti. Ci sono dettagli degli omicidi e delle aggressioni che fanno davvero rabbrividire. Ma per arrivare alla verità, si sa, è necessario scavare in ogni caso.
Gli appassionati di true crime troveranno in Blood Detectives una risorsa preziosa per saperne di più sulle risorse di cui la giustizia dispone. Risorse che permettono addirittura di identificare dei serial killer, mostri assassini di dodicenni, molto tempo dopo che hanno commesso i loro orrendi crimini.
In un mondo sempre più violento e pericoloso, sapere che la scienza forense non lascia impuniti nemmeno i crimini commessi decenni prima aiuta, in qualche modo, a capire che chi ha perso tutto, come succede ai genitori i cui figli vengono uccisi, può trovare conforto nel sapere finalmente la verità sul destino di chi amava.
Blood Detectives è in esclusiva su Sky Crime (canale 116 di Sky) e su NOW.