The Walking Dead
di
valentina.barranco
Finalmente. Questa forse é una delle puntate più attese della quinta stagione, da quando quell'auto con quella strana croce bianca aveva rapito Beth nell'episodio 4x13. Il suo ritorno colpisce con forza i numerosi fan che - come noi - si sono affezionati a lei e in tutto questo tempo si erano posti mille domande. Cosa le é successo? Morta, divorata? Chi erano quelle persone? Questa puntata risolve alcuni di questi quesiti ma, come era immaginabile, ne crea di nuovi. Vediamo cosa le é successo ed alcuni retroscena legati alle forti sequenze girate per questo capitolo!
La nostra biondina preferita si risveglia in un letto d'ospedale, il polso ingessato e una flebo nel braccio. Dalla finestra scorge la città di Atlanta, devastata dall'epidemia. In preda al panico comincia a battere sulla porta in cerca di risposte che non tardano ad arrivare. Giusto per non farsi trovare impreparata, Beth si strappa l'ago dal braccio, pronta ad usarlo come arma. Fa così la conoscenza dell'ufficiale di polizia Dawn Lerner e del Dr. Steven Edwards. Le dicono che l'hanno trovata da sola, vagante per la strada inseguita da un walker. L'hanno salvata e curata. La ragazza - che non si ricorda nulla di tutto ciò - chiede subito di Daryl, ma con lei non c'era nessuno.
Per ripagare il suo debito, diventa così infermiera/tutto fare all'interno della struttura, ed ha così modo di conoscere le persone che ci vivono e, soprattutto, coloro che comandano. Nella sua stessa condizione troviamo Noah (Tyler James Williams), un ragazzo prima soccorso e poi costretto a lavorare nell'ospedale, reparto lavanderia. I due stringono subito amicizia e lui si dimostra essere molto gentile, nascondendole un leccalecca nel cambio di vestiti che le ha lasciato sopra il letto. Ma qualcosa non va in quell'ospedale e a far crescere i dubbi di Beth é Joan, una ragazza che nel tentativo di fuggire da lì é stata morsa da un walker. Come mai questa donna voleva scappare? Perché Dawn, severa e autoritaria, non dice una parola a riguardo? Purtroppo la nostra survivor lo scopre presto a sue spese.
Tra i poliziotti che si occupano di mantenere l'ordine e dei recuperi, uno sembra essere parecchio interessato alla nostra Beth, reclamandola come di sua proprietà dopo “averla salvata”. Gorman non nasconde le sue pretese, e la scena cui dobbiamo assistere é piuttosto sconcertante. Dopo averl rubato e succhiato il leccalecca datole da Noah, il poliziotto costringe Beth a metterlo in bocca, spingendolo contro le sue labbra con insistenza.
Siamo di fronte a una vera e propria molestia sessuale che non nasconde di certo le reali intenzioni dell'uomo e che non lascia presagire nulla di buono. Per fortuna Steven, l'unico Dottore in servizio nell'ospedale, interviene e ferma questa tortura psicologica ai limiti della fisicità. Ora la giovane comincia a capire come funzionano davvero le cose in quel posto, e ne ha conferma da Dawn più avanti: “Le ragazze nell'ospedale rendono felici i miei poliziotti e, più loro sono felici, più mi aiuteranno a mandare avanti questo posto". Ok, é decisamente giunto il momento di fuggire.
Noah confida infatti a Beth il suo escape plan. Manca solo l'occasione giusta per metterlo in atto. Nel frattempo però, accade qualcosa di strano (sì, ancora!). All'ospedale é arrivato un nuovo paziente e, a giudicare dalle ferite, il Dottor Edwards dice che non può salvarlo e che anzi, accanirsi sarebbe uno spreco di risorse, una cosa cui Dawn é molto attenta nella loro struttura. Ma la poliziotta non transige: quell'uomo DEVE essere curato. Dopo alcune misure estreme, il paziete - il cui nome é Trevitt - sembra essere stabile. Steven e Beth, che sembrano aver instaurato un rapporto quanto meno umano, salgono sul tetto dove scambiano due parole, sullo sfondo di una Atlanta distrutta. Il Dottore confida a Beth di avere fiducia nell'umanità e di voler lottare perché le cose vadano per il meglio in quell'ospedale perché altrimenti al di fuori di esso sarebbero tutti carne morta.
Prima di Dawn c'era un uomo, Hanson, che li aveva messi in pericolo e a causa di alcune decisioni sbagliate delle persone erano morte. Ora la poliziotta cerca di fare il meglio che può con quello che ha ma di certo non é un compito facile. Beth non sembra del tutto convinta, ma non dice niente e decide che é meglio rientrare. Già che c'é, il Dottore le chiede se può dare una controllata a Trevitt e somministrargli della Clozapina. La ragazza obbedisce e mentre Noah arriva sul posto il paziente ha le convulsioni e muore davanti ai loro occhi. Dawn accorre come una furia e chiede il resoconto dei fatti. Il ragazzo per proteggere la nostra bionda preferita si prende la colpa e un sacco di botte, mentre il Dottore - attenzione! - accusa Beth di aver sbagliato medicina. Era Clorazepan, non Clozapina (da leggere alla Wingardium Leviosa...)! Qui le cose non tornano.
Senza più indugi, i due ragazzi decidono che é il momento di scappare. Mentre Noah é impegnato con Dawn in alcuni lavoretti, Beth si intrufola nel suo ufficio per recuperare la chiave che da accesso alla tromba dell'ascensore ormai in disuso, usata come tubo di scarico dei cadaveri che - ancora caldi - vengono gettati in quella fossa in pasto agli azzannatori che infestano i sotterranei. Mentre fruga nei cassetti dell'ufficio vuoto, scopre che tanto vuoto quel posto non é. Semi-nascosto dietro la scrivania della poliziotta c'é infatti il cadavere di Joan, con in mano un paio di forbici insanguinate. La ragazza probabilmente si é uccisa nell'unico posto in cui - almeno da morta - avrebbe potuto vendicarsi della sua aguzzina.
Beth non si lascia intimorire e dopo aver forzato uno dei cassetti, recupera la chiave tanto agognata. Mentre si dirige verso l'uscita, sulla soglia appare Gorman, un sorrisetto mellifluo stampato sul volto. “Non dirò niente a Dawn, se tu farai qualcosa per me. In questo modo ci guadagneremo entrambi.” esordisce infilandole una mano sotto la maglietta. Beth nota che Joan si sta per risvegliare e decide di sfruttare la cosa a suo vantaggio. Inizialmente accondiscendente, lascia che il poliziotto le metta la mani addosso per poi colpirlo con forza con il barattolo di lecca lecca che c'era accanto a lei. Il maniaco cade a terra e viene subito assalito dall'ormai zombie Joan. La ragazza fugge lasciando che la vittima diventi carnefice e con grande sangue freddo manda poi Dawn nella direzione del massacro. Ora che tutti sono occupati con ben altro, i due ragazzi possono fuggire.
Il piano funziona e, grazie alla pistola rubata a Gorman, Beth difende entrambi egregiamente dai mostri annidati in quel posto buio, fino all'uscita. Noah riesce a fuggire, ma lei, rallentata dagli zombie, viene poi “salvata” e nuovamente catturata. Sul suo volto, il sorriso della vittoria. Almeno uno di loro é riuscito a scappare.
Dopo la strigliata da parte di Dawn e le botte, Beth ha finalmente modo di parlare con il Dottor Steven e scoprire la verità sullo scambio di farmaci. Trevitt altri non era che un altro dottore, per questo la poliziotta teneva molto alla sua vita. Steven sapeva che se fosse sopravvissuto lui avrebbe rischiato molto, addirittura la vita, e per questo motivo aveva deciso di disfarsene. La ragazza, disgustata da questo comportamento, decide che é ora di mettere la parola fine e, mentre si dirige verso il Dottore con un paio di forbici nascoste dietro la schiena, accade quello che non ci saremmo mai (forse) aspettati: sulla barella che irrompe nel corridoio diretta verso il Dottore c'é Carol, incosciente.
Non possiamo fare altro che rimanere attoniti proprio come Beth, e aspettare con ansia il prossimo episodio!
Grady Memorial Hospital
La nostra biondina preferita si risveglia in un letto d'ospedale, il polso ingessato e una flebo nel braccio. Dalla finestra scorge la città di Atlanta, devastata dall'epidemia. In preda al panico comincia a battere sulla porta in cerca di risposte che non tardano ad arrivare. Giusto per non farsi trovare impreparata, Beth si strappa l'ago dal braccio, pronta ad usarlo come arma. Fa così la conoscenza dell'ufficiale di polizia Dawn Lerner e del Dr. Steven Edwards. Le dicono che l'hanno trovata da sola, vagante per la strada inseguita da un walker. L'hanno salvata e curata. La ragazza - che non si ricorda nulla di tutto ciò - chiede subito di Daryl, ma con lei non c'era nessuno.
Per ripagare il suo debito, diventa così infermiera/tutto fare all'interno della struttura, ed ha così modo di conoscere le persone che ci vivono e, soprattutto, coloro che comandano. Nella sua stessa condizione troviamo Noah (Tyler James Williams), un ragazzo prima soccorso e poi costretto a lavorare nell'ospedale, reparto lavanderia. I due stringono subito amicizia e lui si dimostra essere molto gentile, nascondendole un leccalecca nel cambio di vestiti che le ha lasciato sopra il letto. Ma qualcosa non va in quell'ospedale e a far crescere i dubbi di Beth é Joan, una ragazza che nel tentativo di fuggire da lì é stata morsa da un walker. Come mai questa donna voleva scappare? Perché Dawn, severa e autoritaria, non dice una parola a riguardo? Purtroppo la nostra survivor lo scopre presto a sue spese.
E' facile fare un patto con il diavolo quando non sei tu a pagarne il prezzo
Tra i poliziotti che si occupano di mantenere l'ordine e dei recuperi, uno sembra essere parecchio interessato alla nostra Beth, reclamandola come di sua proprietà dopo “averla salvata”. Gorman non nasconde le sue pretese, e la scena cui dobbiamo assistere é piuttosto sconcertante. Dopo averl rubato e succhiato il leccalecca datole da Noah, il poliziotto costringe Beth a metterlo in bocca, spingendolo contro le sue labbra con insistenza.
Siamo di fronte a una vera e propria molestia sessuale che non nasconde di certo le reali intenzioni dell'uomo e che non lascia presagire nulla di buono. Per fortuna Steven, l'unico Dottore in servizio nell'ospedale, interviene e ferma questa tortura psicologica ai limiti della fisicità. Ora la giovane comincia a capire come funzionano davvero le cose in quel posto, e ne ha conferma da Dawn più avanti: “Le ragazze nell'ospedale rendono felici i miei poliziotti e, più loro sono felici, più mi aiuteranno a mandare avanti questo posto". Ok, é decisamente giunto il momento di fuggire.
A casi estremi, estremi rimedi
Noah confida infatti a Beth il suo escape plan. Manca solo l'occasione giusta per metterlo in atto. Nel frattempo però, accade qualcosa di strano (sì, ancora!). All'ospedale é arrivato un nuovo paziente e, a giudicare dalle ferite, il Dottor Edwards dice che non può salvarlo e che anzi, accanirsi sarebbe uno spreco di risorse, una cosa cui Dawn é molto attenta nella loro struttura. Ma la poliziotta non transige: quell'uomo DEVE essere curato. Dopo alcune misure estreme, il paziete - il cui nome é Trevitt - sembra essere stabile. Steven e Beth, che sembrano aver instaurato un rapporto quanto meno umano, salgono sul tetto dove scambiano due parole, sullo sfondo di una Atlanta distrutta. Il Dottore confida a Beth di avere fiducia nell'umanità e di voler lottare perché le cose vadano per il meglio in quell'ospedale perché altrimenti al di fuori di esso sarebbero tutti carne morta.
Prima di Dawn c'era un uomo, Hanson, che li aveva messi in pericolo e a causa di alcune decisioni sbagliate delle persone erano morte. Ora la poliziotta cerca di fare il meglio che può con quello che ha ma di certo non é un compito facile. Beth non sembra del tutto convinta, ma non dice niente e decide che é meglio rientrare. Già che c'é, il Dottore le chiede se può dare una controllata a Trevitt e somministrargli della Clozapina. La ragazza obbedisce e mentre Noah arriva sul posto il paziente ha le convulsioni e muore davanti ai loro occhi. Dawn accorre come una furia e chiede il resoconto dei fatti. Il ragazzo per proteggere la nostra bionda preferita si prende la colpa e un sacco di botte, mentre il Dottore - attenzione! - accusa Beth di aver sbagliato medicina. Era Clorazepan, non Clozapina (da leggere alla Wingardium Leviosa...)! Qui le cose non tornano.
Meglio gli zombie allo stupro
Senza più indugi, i due ragazzi decidono che é il momento di scappare. Mentre Noah é impegnato con Dawn in alcuni lavoretti, Beth si intrufola nel suo ufficio per recuperare la chiave che da accesso alla tromba dell'ascensore ormai in disuso, usata come tubo di scarico dei cadaveri che - ancora caldi - vengono gettati in quella fossa in pasto agli azzannatori che infestano i sotterranei. Mentre fruga nei cassetti dell'ufficio vuoto, scopre che tanto vuoto quel posto non é. Semi-nascosto dietro la scrivania della poliziotta c'é infatti il cadavere di Joan, con in mano un paio di forbici insanguinate. La ragazza probabilmente si é uccisa nell'unico posto in cui - almeno da morta - avrebbe potuto vendicarsi della sua aguzzina.
Beth non si lascia intimorire e dopo aver forzato uno dei cassetti, recupera la chiave tanto agognata. Mentre si dirige verso l'uscita, sulla soglia appare Gorman, un sorrisetto mellifluo stampato sul volto. “Non dirò niente a Dawn, se tu farai qualcosa per me. In questo modo ci guadagneremo entrambi.” esordisce infilandole una mano sotto la maglietta. Beth nota che Joan si sta per risvegliare e decide di sfruttare la cosa a suo vantaggio. Inizialmente accondiscendente, lascia che il poliziotto le metta la mani addosso per poi colpirlo con forza con il barattolo di lecca lecca che c'era accanto a lei. Il maniaco cade a terra e viene subito assalito dall'ormai zombie Joan. La ragazza fugge lasciando che la vittima diventi carnefice e con grande sangue freddo manda poi Dawn nella direzione del massacro. Ora che tutti sono occupati con ben altro, i due ragazzi possono fuggire.
Ancora colpi di scena
Il piano funziona e, grazie alla pistola rubata a Gorman, Beth difende entrambi egregiamente dai mostri annidati in quel posto buio, fino all'uscita. Noah riesce a fuggire, ma lei, rallentata dagli zombie, viene poi “salvata” e nuovamente catturata. Sul suo volto, il sorriso della vittoria. Almeno uno di loro é riuscito a scappare.
Dopo la strigliata da parte di Dawn e le botte, Beth ha finalmente modo di parlare con il Dottor Steven e scoprire la verità sullo scambio di farmaci. Trevitt altri non era che un altro dottore, per questo la poliziotta teneva molto alla sua vita. Steven sapeva che se fosse sopravvissuto lui avrebbe rischiato molto, addirittura la vita, e per questo motivo aveva deciso di disfarsene. La ragazza, disgustata da questo comportamento, decide che é ora di mettere la parola fine e, mentre si dirige verso il Dottore con un paio di forbici nascoste dietro la schiena, accade quello che non ci saremmo mai (forse) aspettati: sulla barella che irrompe nel corridoio diretta verso il Dottore c'é Carol, incosciente.
Non possiamo fare altro che rimanere attoniti proprio come Beth, e aspettare con ansia il prossimo episodio!