The Walking Dead
di
valentina.barranco
Solo 5 episodi sono andati in onda, ma sembrano già successe un mucchio di cose. Questa puntata svela un pò del passato di Abraham e non solo, eppure il pubblico é rimasto diviso: bellissima! - che schifo. Voi cosa ne pensate? Prima di esprimere il vostro parere in un commento qui sotto, viaggiate con noi attraverso i punti salienti della puntata!
Avevamo lasciato il gruppo di Abraham (composto da Tara, Maggie, Glenn, Rosita e Eugene) in viaggio verso Washington sul "church bus" datogli da padre Stokes. Le cose sembrano proseguire tranquille, c'é la radio accesa, si chiacchiera di capelli e Tara cerca invano di essere amichevole con Eugene, sempre sulle sue, che risponde come al solito in modo enigmatico anche alla richiesta di Glenn sull'essere più specifico riguardo il piano per salvare il mondo dalla piaga zombie. Neanche il tempo di dire "genoma" che il pulmino ha un guasto improvviso e fa un bel volo prima di capottarsi definitivamente su un lato. Beh, può sempre andare peggio, direte voi (potrebbe piovere, direbbe qualcun altro), ed infatti ecco arrivare i walkers evitati pochi metri più in là. Dentro sono ancora tutti interi e ci mettono poco ad uscire e difendersi. Anche Eugene fa la sua parte, spronato da Tara, e anzi, le coprirà addirittura le spalle egregiamente (e noi che la vedevamo già spacciata nella sua bella camicia a quadri). Dopo una mezza discussione sul tornare indietro o il proseguire, incitati dalla furia di Abraham il gruppo tira dritto in direzione della grande città. Non importa come ci arriveranno, l'importante é non tornare indietro.
Il gruppo raggiunge una piccola cittadina e trova rifugio in una biblioteca. Sistemati gli scaffali in modo da bloccare la porta, presa l'acqua dallo sciacquone - ricca di sali minerali - e acceso il fuoco (Eugene é uno stregone, di questo tutti sono certi ormai), ci si può concedere un pò di riposo e, perché no, un pò di sano sesso. Rosita e Abraham ci danno dentro come conigli, ma c'é qualcosa che inquieta la fanciulla: "Ci sta guardando di nuovo. Proprio lì, dalla sezione di 'auto aiuto' (da qui il nome inglese della puntata, self help). In effetti la testolina capelluta di Eugene fa capolino da sopra lo scaffale, intento a fissare l'amplesso con volto impassibile.
La coppietta se ne frega, e torna ai suoi affari, ma lo scienziato viene interrotto da Tara, che lo cercava per ringraziarlo di averla aiutata oggi durante lo scontro coi walkers. Anche la ragazza é "turbata" da ciò che accade a poca distanza da loro (una bella occhiata a fine chiacchierata ce la da anche lei, peccato abbia perso l'attimo), ma ciò che davvero la sconvolge é l'ammissione di Eugene: sono un guardone. No, ok, non quella. Ha sabotato lui il pulmino in modo da ritardare il loro arrivo a Washington DC, ma alla domanda: "Perché diavolo lo hai fatto?" Non riesce a rispondere se non con una mezza verità. Il nostro silenzioso scienziato nasconde qualcosa, questo ormai é sicuro.
Attacco Idropompa!
La mattina dopo, altra discussione. Metà gruppo vorrebbe stabilirsi nella biblioteca per un pò, racimolare provviste e cose utili, ma Abraham é irremovibile: non ci si ferma. Come muoversi però? Semplice! Con quel bel camion dei pompieri abbandonato lì fuori. Provano a farlo partire, ma l'auto rossa fa giusto un paio di metri e poi si ferma. Quei pochi metri sono abbastanza per far si che dalla porta prima bloccata dal camion fuori escano un bel pò di azzannatori affamati, pronti a fare un lauto pasto con i nostri survivors. La lotta si fa dura fino a che dall'alto non arriva un potente getto d'acqua che scioglie addirittura le facce putrefatte dei mostri, mandandoli al tappeto. Il nostro eroe dal ciuffo selvaggio é Eugene, che per una volta sembra aver fatto un'azione "eroica". Abraham ne tesse le lodi soddisfatto e si mette a ripulire il filtro dell'aria del camion intasato di resti umani. Nessuno qui ti invidia, soldato.
La strada percorsa poi é ancora poca quando il gruppo é costretto a fermarsi di nuovo. Il vento cambia e porta con sé un tanfo orripilante. Superata una piccola collina, scoprono che la strada più avanti é invasa dai non morti, un enorme gregge che pascola in quelle che paiono fattorie abbandonate. Che fare dunque? La via é chiusa, fu creata (?) da coloro che sono morti, e i morti la custodiscono. La via é chiusa.
Verità che vengono a galla
Scoppia l'ennesima lite. Passare da quella parte sarebbe un suicidio, ma Abraham é più che mai convinto e non ha intenzione di tirarsi indietro. Prende Eugene con la forza, strattonandolo verso il camion dei pompieri. Glenn e gli altri intervengono, ma vengono respinti malamente - Rosita addirittura finisce in terra - mentre mullet boy trascinato come un pacco all'improvviso impazzisce e si mette ad urlare. Tutti si bloccano, perché ciò che ha detto non può essere assolutamente vero, anche se noi telespettatori già ci aspettavamo una cosa del genere. "Non sono uno scienziato!" é quello che riecheggia nella testa dei nostri amici survivors. Sconvolti, ascoltano la spiegazione di Eugene, troppo debole ma abbastanza intelligente e bugiardo da poter ingannare qualcuno e farsi scortare fino a Washington, posto per lui più sicuro dove stabilirsi.
La reazione di Abraham é prevedibile e una scarica di pugni e gomitate si abbatte sull'ex scienziato, che rimane fermo incassando ogni colpo. Fermato dagli altri, il rosso si allontanerà dall'uomo solo dopo che questi, caduto in terra malamente, rimane incosciente mentre Maggie e Tara accorrono in suo soccorso. Abraham si fissa le mani sporche di sangue ed é in questo momento che si conclude la narrazione secondaria che é durata per tutto l'episodio, composta di flashback sul suo passato. Per difendere la sua famiglia, il soldato aveva fatto cose terribili, che avevano portato sua moglie ed i bambini ad abbandonarlo, terrorizzati da quella furia cieca che lo aveva colto. Poco dopo, Abraham aveva ritrovato i cadaveri dei suoi cari, dilaniati dai non morti. Deciso a togliersi la vita, stava per fare un servizietto alla sua beretta quando una voce in lontananza chiede soccorso. E' Eugene, inseguito da alcuni walkers. Ecco mostrato dunque il primo incontro tra i due: é vero, il capellone ha mentito per salvarsi la vita, ma in questo modo ha dato uno scopo ad Abraham, ormai diretto verso il suicidio. Lo ha salvato? Lo ha condannato ad un inferno in terra? Ai posteri l'ardua sentenza.
Un mullet non fa il monaco
Avevamo lasciato il gruppo di Abraham (composto da Tara, Maggie, Glenn, Rosita e Eugene) in viaggio verso Washington sul "church bus" datogli da padre Stokes. Le cose sembrano proseguire tranquille, c'é la radio accesa, si chiacchiera di capelli e Tara cerca invano di essere amichevole con Eugene, sempre sulle sue, che risponde come al solito in modo enigmatico anche alla richiesta di Glenn sull'essere più specifico riguardo il piano per salvare il mondo dalla piaga zombie. Neanche il tempo di dire "genoma" che il pulmino ha un guasto improvviso e fa un bel volo prima di capottarsi definitivamente su un lato. Beh, può sempre andare peggio, direte voi (potrebbe piovere, direbbe qualcun altro), ed infatti ecco arrivare i walkers evitati pochi metri più in là. Dentro sono ancora tutti interi e ci mettono poco ad uscire e difendersi. Anche Eugene fa la sua parte, spronato da Tara, e anzi, le coprirà addirittura le spalle egregiamente (e noi che la vedevamo già spacciata nella sua bella camicia a quadri). Dopo una mezza discussione sul tornare indietro o il proseguire, incitati dalla furia di Abraham il gruppo tira dritto in direzione della grande città. Non importa come ci arriveranno, l'importante é non tornare indietro.
Self Help
Il gruppo raggiunge una piccola cittadina e trova rifugio in una biblioteca. Sistemati gli scaffali in modo da bloccare la porta, presa l'acqua dallo sciacquone - ricca di sali minerali - e acceso il fuoco (Eugene é uno stregone, di questo tutti sono certi ormai), ci si può concedere un pò di riposo e, perché no, un pò di sano sesso. Rosita e Abraham ci danno dentro come conigli, ma c'é qualcosa che inquieta la fanciulla: "Ci sta guardando di nuovo. Proprio lì, dalla sezione di 'auto aiuto' (da qui il nome inglese della puntata, self help). In effetti la testolina capelluta di Eugene fa capolino da sopra lo scaffale, intento a fissare l'amplesso con volto impassibile.
La coppietta se ne frega, e torna ai suoi affari, ma lo scienziato viene interrotto da Tara, che lo cercava per ringraziarlo di averla aiutata oggi durante lo scontro coi walkers. Anche la ragazza é "turbata" da ciò che accade a poca distanza da loro (una bella occhiata a fine chiacchierata ce la da anche lei, peccato abbia perso l'attimo), ma ciò che davvero la sconvolge é l'ammissione di Eugene: sono un guardone. No, ok, non quella. Ha sabotato lui il pulmino in modo da ritardare il loro arrivo a Washington DC, ma alla domanda: "Perché diavolo lo hai fatto?" Non riesce a rispondere se non con una mezza verità. Il nostro silenzioso scienziato nasconde qualcosa, questo ormai é sicuro.
Attacco Idropompa!
La mattina dopo, altra discussione. Metà gruppo vorrebbe stabilirsi nella biblioteca per un pò, racimolare provviste e cose utili, ma Abraham é irremovibile: non ci si ferma. Come muoversi però? Semplice! Con quel bel camion dei pompieri abbandonato lì fuori. Provano a farlo partire, ma l'auto rossa fa giusto un paio di metri e poi si ferma. Quei pochi metri sono abbastanza per far si che dalla porta prima bloccata dal camion fuori escano un bel pò di azzannatori affamati, pronti a fare un lauto pasto con i nostri survivors. La lotta si fa dura fino a che dall'alto non arriva un potente getto d'acqua che scioglie addirittura le facce putrefatte dei mostri, mandandoli al tappeto. Il nostro eroe dal ciuffo selvaggio é Eugene, che per una volta sembra aver fatto un'azione "eroica". Abraham ne tesse le lodi soddisfatto e si mette a ripulire il filtro dell'aria del camion intasato di resti umani. Nessuno qui ti invidia, soldato.
La strada percorsa poi é ancora poca quando il gruppo é costretto a fermarsi di nuovo. Il vento cambia e porta con sé un tanfo orripilante. Superata una piccola collina, scoprono che la strada più avanti é invasa dai non morti, un enorme gregge che pascola in quelle che paiono fattorie abbandonate. Che fare dunque? La via é chiusa, fu creata (?) da coloro che sono morti, e i morti la custodiscono. La via é chiusa.
Verità che vengono a galla
Scoppia l'ennesima lite. Passare da quella parte sarebbe un suicidio, ma Abraham é più che mai convinto e non ha intenzione di tirarsi indietro. Prende Eugene con la forza, strattonandolo verso il camion dei pompieri. Glenn e gli altri intervengono, ma vengono respinti malamente - Rosita addirittura finisce in terra - mentre mullet boy trascinato come un pacco all'improvviso impazzisce e si mette ad urlare. Tutti si bloccano, perché ciò che ha detto non può essere assolutamente vero, anche se noi telespettatori già ci aspettavamo una cosa del genere. "Non sono uno scienziato!" é quello che riecheggia nella testa dei nostri amici survivors. Sconvolti, ascoltano la spiegazione di Eugene, troppo debole ma abbastanza intelligente e bugiardo da poter ingannare qualcuno e farsi scortare fino a Washington, posto per lui più sicuro dove stabilirsi.
Non sono uno scienziato! Non sono uno scienziato!
La reazione di Abraham é prevedibile e una scarica di pugni e gomitate si abbatte sull'ex scienziato, che rimane fermo incassando ogni colpo. Fermato dagli altri, il rosso si allontanerà dall'uomo solo dopo che questi, caduto in terra malamente, rimane incosciente mentre Maggie e Tara accorrono in suo soccorso. Abraham si fissa le mani sporche di sangue ed é in questo momento che si conclude la narrazione secondaria che é durata per tutto l'episodio, composta di flashback sul suo passato. Per difendere la sua famiglia, il soldato aveva fatto cose terribili, che avevano portato sua moglie ed i bambini ad abbandonarlo, terrorizzati da quella furia cieca che lo aveva colto. Poco dopo, Abraham aveva ritrovato i cadaveri dei suoi cari, dilaniati dai non morti. Deciso a togliersi la vita, stava per fare un servizietto alla sua beretta quando una voce in lontananza chiede soccorso. E' Eugene, inseguito da alcuni walkers. Ecco mostrato dunque il primo incontro tra i due: é vero, il capellone ha mentito per salvarsi la vita, ma in questo modo ha dato uno scopo ad Abraham, ormai diretto verso il suicidio. Lo ha salvato? Lo ha condannato ad un inferno in terra? Ai posteri l'ardua sentenza.