Recap Episodio 6x09
Ci siamo salutati l'1 Dicembre con tante, tante incognite (e anche un po' di rabbia), ma questa puntata di The Walking Dead é valsa tutta l'attesa. Che ritorno, amici, che ritorno! In grande stile. Di episodi così non se ne vedevano da tempo. Parliamone insieme e lasciate nei commenti la vostra impressione su questa 6x09, "Nessuna Via d'Uscita", una mid-season premiere da leccarsi le dita (marce)!
Questa puntata é vista da diversi punti di vista ed in continuo movimento. Tocchiamo davvero tutti i personaggi e niente di quello che era rimasto in sospeso nella 6x08 rimane irrisolto, senza una risposta.
Dove eravamo rimasti? Ah sì: stavamo insultando quel marmocchietto di Sam che mentre si inoltrano nell'orda che aveva invaso Alexandria, tutti imbrattati di budella non morte, si mette a chiamare la mammina. In modo molto insistente. Riprendiamo da loro, cordone umano che avanza lentamente tra gli zombie, ingannati dalle loro stessa membra in decomposizione. Sembra andare tutto "bene", hanno un piano per attirarli lontano, e persino Padre Gabriel é collaborativo: si offre di portare Judith in salvo, é determinato, sembra un'altra persona. Si allontana con la piccola Grimes e quasi ci viene da dargli fiducia. In tutto questo, il piccolo Sam, insiste invece per restare con la mamma, invece che andare con il prete. "Posso continuare", assicura il ragazzino. Sappiamo tutti che non é così, ed infatti il disastro non tarda ad arrivare.
Accade tutto in pochi secondi: mentre il gruppo si muove, nella testa di Sam risuonano le parole che Carol gli aveva sussurrato tempo addietro. Il ragazzino si blocca, indietreggia, comincia a dire "Non ce la faccio, non ce la faccio", mentre visioni orrifiche di fauci che strappano carne e gli passano davanti agli occhi. Tutti, e soprattutto Jessie ed il fratello, cercano di convicerlo, di attirarlo nuovamente a loro. Niente da fare: Sam viene aggredito ad una spalla e velocemente attaccato da altri walkers mentre ancora stringeva la mano di sua madre che, straziata e boccheggiante, non riesce a lasciarlo andare. In questo status evidentemente "troppo vivo", viene riconosciuta dagli altri mostri che cominciano a mangiare anche lei. Jessie e suo figlio vengono divorati davanti agli occhi impotenti di Rick, che vede morire il suo "amore" appena sbocciato, e del figlio, rimasto attonito durante tutta la scena. Come se non bastasse, per liberare il braccio di Carl dalla stretta di Jessie, l'ex-sceriffo é costretto a mozzare a colpi di accetta il polso della donna. Questa é proprio l'ultima goccia per Ron che, raccolta la pistola caduta al coetaneo, minaccia Rick con fare deciso. Sarà Michonne a salvare la situazione, infilzando l'adolescente proprio mentre un colpo parte dalla canna. BLAM!
Genitori, sentitevi chiamati in causa. Pensate di aver difeso vostro figlio nel migliore dei modi, averlo salvato da orde di zombie che volevano solo usarlo come brunch della domenica... ma per uno stupido errore (o una serie?), fallite. Mentre ci chiediamo chi abbia colpito quel proiettile vagante, Carl si gira verso il padre, chiamandolo, mentre il foro che ha al posto dell'occhio destro sanguina copiosamente. Per chi aveva letto i fumetti, tutto questo non é una novità. La serie infatti si sta avvicinando molto a ciò che abbiamo letto nella graphic novel di Rickman. Rick prende in braccio il figlio, disperato, e mentre Michonne apre la via a colpi di katana, si dirigono come furie verso l'infermeria.
In tutto questo, vi ricordate che l'unico dottore di Alexandria era stato rapito dal Wolf che Morgan aveva tenuto in vita? Bene, il tutto viene risolto abbastanza velocemente: cercano di scappare, lui viene morso, lei prova a salvarlo, lui rimane colpito dalla sua gentilezza, Carol gli spara dall'alto e lui - ormai moribondo - aiuta lei a salvarsi facendole da scudo umano. Fine. Non servono altre parole. Denise, arrivata sana e salva all'infermeria, prende in mano la situazione e comincia ad occuparsi di Carl. Rick, sotto shock, si butta in mezzo all'orda armato solo di un'accetta. Michonne, Aaron e compagnia bella scenderanno in strada accanto a lui per aiutarlo. Qui, finalmente, comincia la rivoluzione! I cittadini di Alexandria, paurosi involucri di carne, si armano di machete e mazze ed escono dalle proprie case per aiutare gli altri e riprendersi la propria città. Onorevole, non si può negarlo, ma gli zombie sono davvero troppi... come fare?
Vi ricordate la clip bonus mostrata alla fine dello scorso episodio? In quel breve filmato vedevamo Daryl, Sasha e Abraham alle prese con un gruppo di biker dall'aria pericolosa. Sgherri di un tale Negan, a quanto pare. Proprio li ritroviamo, all'inizio dell'episodio. La situazione sembra farsi pericolosa quando quello che sembra il capo gruppo prende le pistole dei nostri Survivors e comincia a minacciarli di morte. Per fortuna si sa che i cattivi parlano troppo. Daryl si libera non senza fatica del tipaccio a cui doveva mostrare il retro del furgone (no, non é un'allusione sessuale) e BOOM! Spara un colpo di bazooka contro gli uomini di Negan proprio mentre quel tale stava per sparare. L'hanno ferito ad una spalla, ma ehi, il nostro arciere ha la pelle dura, é solo un graffio. Il trio si dirige verso Alexandria e, grazie a loro, numerose vite verranno salvate. Prima fra tutte, quella di Glenn.
Credevate che fosse spacciato eh?! Dopo il suo "geniale" tentativo di salvare Maggie, per poco non ci rimane secco e, stavolta, per davvero. Per fortuna arriva la cavalleria che a colpi di mitra comincia a sparare furiosamente sui non-morti sottostanti. Non basta, sono troppi. Serve qualcosa di grosso per liberarsi di tutti quei morti o, almeno, una bella parte, e cosa c'é di più grosso di un bel bazooka? Daryl versa così una copiosa dose della benzina del camion nel laghetto al centro della cittadina e con un missile sparato dal tetto del veicolo (coolness over 9 thousand) da fuoco all'intero specchio d'acqua. Come gli scarrafoidi di Ralph Spaccatutto, gli zombie vengono immediatente attratti dalla fonte di luce, che li inghiottirà uno ad uno, ardendoli come putridi spiedini. I nostri eroi tirano giù Maggie ed Enid dalla torre e, insieme altri, cominciano a fare secchi i restanti walkers in tutti i modi possibili. Parte una sequenza di grande impatto dove, prima sugli zombie e poi rivolti verso lo spettatore, tutti i Survivors - incluso Gabriel, protagonista finalmente di una presa di posizione intelligente - sferrano colpi, affettanno, colpiscono, tagliano, spappolano... tutti, fino ad arrivare a Rick, il leader. Il capo.
Alexandria é salva. Ma a quale prezzo? E' stato alto, certo, però i suoi cittadini si sono finalmente risvegliati dal torpore e hanno lottato. Hanno vinto. Denise (con chissà quali doti chirurgiche...), sembra aver salvato la vita di Carl. Ed é a lui che Rick confida i suoi pensieri, i suoi sogni per questa città, per la loro vita insieme. Una rinascita, una nuova speranza. La speranza di costruire un nuovo mondo, tutti insieme. Ce la faranno? La vediamo dura. Vi lasciamo al promo del prossimo episodio, intitolato "La Legge della Probabilità"!
Mamma?
Questa puntata é vista da diversi punti di vista ed in continuo movimento. Tocchiamo davvero tutti i personaggi e niente di quello che era rimasto in sospeso nella 6x08 rimane irrisolto, senza una risposta.
Dove eravamo rimasti? Ah sì: stavamo insultando quel marmocchietto di Sam che mentre si inoltrano nell'orda che aveva invaso Alexandria, tutti imbrattati di budella non morte, si mette a chiamare la mammina. In modo molto insistente. Riprendiamo da loro, cordone umano che avanza lentamente tra gli zombie, ingannati dalle loro stessa membra in decomposizione. Sembra andare tutto "bene", hanno un piano per attirarli lontano, e persino Padre Gabriel é collaborativo: si offre di portare Judith in salvo, é determinato, sembra un'altra persona. Si allontana con la piccola Grimes e quasi ci viene da dargli fiducia. In tutto questo, il piccolo Sam, insiste invece per restare con la mamma, invece che andare con il prete. "Posso continuare", assicura il ragazzino. Sappiamo tutti che non é così, ed infatti il disastro non tarda ad arrivare.
Accade tutto in pochi secondi: mentre il gruppo si muove, nella testa di Sam risuonano le parole che Carol gli aveva sussurrato tempo addietro. Il ragazzino si blocca, indietreggia, comincia a dire "Non ce la faccio, non ce la faccio", mentre visioni orrifiche di fauci che strappano carne e gli passano davanti agli occhi. Tutti, e soprattutto Jessie ed il fratello, cercano di convicerlo, di attirarlo nuovamente a loro. Niente da fare: Sam viene aggredito ad una spalla e velocemente attaccato da altri walkers mentre ancora stringeva la mano di sua madre che, straziata e boccheggiante, non riesce a lasciarlo andare. In questo status evidentemente "troppo vivo", viene riconosciuta dagli altri mostri che cominciano a mangiare anche lei. Jessie e suo figlio vengono divorati davanti agli occhi impotenti di Rick, che vede morire il suo "amore" appena sbocciato, e del figlio, rimasto attonito durante tutta la scena. Come se non bastasse, per liberare il braccio di Carl dalla stretta di Jessie, l'ex-sceriffo é costretto a mozzare a colpi di accetta il polso della donna. Questa é proprio l'ultima goccia per Ron che, raccolta la pistola caduta al coetaneo, minaccia Rick con fare deciso. Sarà Michonne a salvare la situazione, infilzando l'adolescente proprio mentre un colpo parte dalla canna. BLAM!
Papà?
Genitori, sentitevi chiamati in causa. Pensate di aver difeso vostro figlio nel migliore dei modi, averlo salvato da orde di zombie che volevano solo usarlo come brunch della domenica... ma per uno stupido errore (o una serie?), fallite. Mentre ci chiediamo chi abbia colpito quel proiettile vagante, Carl si gira verso il padre, chiamandolo, mentre il foro che ha al posto dell'occhio destro sanguina copiosamente. Per chi aveva letto i fumetti, tutto questo non é una novità. La serie infatti si sta avvicinando molto a ciò che abbiamo letto nella graphic novel di Rickman. Rick prende in braccio il figlio, disperato, e mentre Michonne apre la via a colpi di katana, si dirigono come furie verso l'infermeria.
In tutto questo, vi ricordate che l'unico dottore di Alexandria era stato rapito dal Wolf che Morgan aveva tenuto in vita? Bene, il tutto viene risolto abbastanza velocemente: cercano di scappare, lui viene morso, lei prova a salvarlo, lui rimane colpito dalla sua gentilezza, Carol gli spara dall'alto e lui - ormai moribondo - aiuta lei a salvarsi facendole da scudo umano. Fine. Non servono altre parole. Denise, arrivata sana e salva all'infermeria, prende in mano la situazione e comincia ad occuparsi di Carl. Rick, sotto shock, si butta in mezzo all'orda armato solo di un'accetta. Michonne, Aaron e compagnia bella scenderanno in strada accanto a lui per aiutarlo. Qui, finalmente, comincia la rivoluzione! I cittadini di Alexandria, paurosi involucri di carne, si armano di machete e mazze ed escono dalle proprie case per aiutare gli altri e riprendersi la propria città. Onorevole, non si può negarlo, ma gli zombie sono davvero troppi... come fare?
Quando uno é figo...
Vi ricordate la clip bonus mostrata alla fine dello scorso episodio? In quel breve filmato vedevamo Daryl, Sasha e Abraham alle prese con un gruppo di biker dall'aria pericolosa. Sgherri di un tale Negan, a quanto pare. Proprio li ritroviamo, all'inizio dell'episodio. La situazione sembra farsi pericolosa quando quello che sembra il capo gruppo prende le pistole dei nostri Survivors e comincia a minacciarli di morte. Per fortuna si sa che i cattivi parlano troppo. Daryl si libera non senza fatica del tipaccio a cui doveva mostrare il retro del furgone (no, non é un'allusione sessuale) e BOOM! Spara un colpo di bazooka contro gli uomini di Negan proprio mentre quel tale stava per sparare. L'hanno ferito ad una spalla, ma ehi, il nostro arciere ha la pelle dura, é solo un graffio. Il trio si dirige verso Alexandria e, grazie a loro, numerose vite verranno salvate. Prima fra tutte, quella di Glenn.
Credevate che fosse spacciato eh?! Dopo il suo "geniale" tentativo di salvare Maggie, per poco non ci rimane secco e, stavolta, per davvero. Per fortuna arriva la cavalleria che a colpi di mitra comincia a sparare furiosamente sui non-morti sottostanti. Non basta, sono troppi. Serve qualcosa di grosso per liberarsi di tutti quei morti o, almeno, una bella parte, e cosa c'é di più grosso di un bel bazooka? Daryl versa così una copiosa dose della benzina del camion nel laghetto al centro della cittadina e con un missile sparato dal tetto del veicolo (coolness over 9 thousand) da fuoco all'intero specchio d'acqua. Come gli scarrafoidi di Ralph Spaccatutto, gli zombie vengono immediatente attratti dalla fonte di luce, che li inghiottirà uno ad uno, ardendoli come putridi spiedini. I nostri eroi tirano giù Maggie ed Enid dalla torre e, insieme altri, cominciano a fare secchi i restanti walkers in tutti i modi possibili. Parte una sequenza di grande impatto dove, prima sugli zombie e poi rivolti verso lo spettatore, tutti i Survivors - incluso Gabriel, protagonista finalmente di una presa di posizione intelligente - sferrano colpi, affettanno, colpiscono, tagliano, spappolano... tutti, fino ad arrivare a Rick, il leader. Il capo.
Occhio per occhio
Alexandria é salva. Ma a quale prezzo? E' stato alto, certo, però i suoi cittadini si sono finalmente risvegliati dal torpore e hanno lottato. Hanno vinto. Denise (con chissà quali doti chirurgiche...), sembra aver salvato la vita di Carl. Ed é a lui che Rick confida i suoi pensieri, i suoi sogni per questa città, per la loro vita insieme. Una rinascita, una nuova speranza. La speranza di costruire un nuovo mondo, tutti insieme. Ce la faranno? La vediamo dura. Vi lasciamo al promo del prossimo episodio, intitolato "La Legge della Probabilità"!