Tulsa King: la stagione 2 su Paramount+ sarà ancora meglio della prima

Dal 15 settembre su Paramount+ torna Sylvester Stallone in Tulsa King

di Chiara Poli

Dal 15 settembre arriva la nuova stagione di Tulsa King, la serie di Paramount+ con Sylvester Stallone firmata da Taylor Sheridan (Yellowstone, 1923, Mayor of Kingstown, Hell or High Water - che gli è valso una nomination agli Oscar).

Abbiamo visto in anteprima i primi episodi e possiamo dire con certezza che sono la promessa di un grande seguito per la storia di Dwight Manfredi, il gangster che da New York si è trasferito a Tulsa per diventare il Re (criminale) della città.

Ma non finisce qui.

Dov’eravamo rimasti, da dove ripartiamo e perché


Dwight Manfredi (Sylvester Stallone) dopo aver scontato 25 anni di carcere non aveva perso tempo. Appena uscito, si era dato da fare per rientrare subito nel giro, ed era stato mandato a Tulsa. Una volta in città, però, aveva subito capito di non potersi più fidare della “famiglia” criminale a cui era affiliato, decidendo quindi di affidarsi a persone locali e nuovi soci per prendere il controllo della città.

Alla fine della prima stagione, come ricorderete, era stato arrestato davanti allo sguardo incredulo della figlia Tina (Tatiana Zappardino, The Consultant).

La sua vicinanza con l’agente dell’ATF Stacy Beale (Andrea Savage, Veep - Vicepresidente incompetente), dopo il loro incontro casuale e romantico che li ha legati prima che conoscessero le rispettive identità, l’ha messo nei guai.

La stagione 2 riparte esattamente da quel momento, dall’arresto di Manfredi.

Come nella migliore tradizione televisiva, ricominciamo senza salti temporali. Tornando lì dov’eravamo stati lasciati, con la confortante sensazione di non esserci persi nulla.

Quando trascorre del tempo, magari anche molto, fra la fine di una stagione e l’inizio della successiva, abbiamo un po’ l’impressione di essere stati tagliati fuori.

Come se gli eventi a cui non abbiamo assistito ci fossero stati preclusi (e in certi casi è proprio così, per poi farci tornare indietro con dei flashback a recuperare ciò che ci siamo persi).

Taylor Sheridan per Tulsa King ha scelto di mostrarci tutto; in questo modo ci sentiamo ancora più vicini al personaggio del protagonista, che è di fatto uno spietato criminale e per affezionarci al quale abbiamo bisogno di vecchi “trucchi” di sceneggiatura come questo. Che, per inciso, funzionano alla perfezione.

Cosa ci aspetta: un nuovo inizio


Svelato il trucco, ci immergiamo immediatamente di nuovo nel nostro rapporto con Mr. Manfredi e fin dal suo arresto otteniamo conferme: in meno di un minuto, Dwight Manfredi ha già messo al tappeto qualcuno e si è già fatto un nuovo amico. Perché Dwight Manfredi non si smentisce: ovunque si trovi, galera inclusa, le regole le stabilisce lui.

Nella stagione 2, per Dwight e la sua famiglia (e la “famiglia”) ci sarà un nuovo inizio. Una nuova dimora, un nuovo business, nuovi alleati e soprattutto nuovi nemici, le persone che prima dell’arrivo di Manfredi gestivano il crimine locale, dominando il mercato, e che ora hanno trovato un osso duro sulle loro strade.

Mentre Charles “Chickie" Invernizzi (Domenick Lombardozzi, The Wire, Reacher), ora a capo della famiglia mafiosa per la quale Manfredi si è fatto 25 anni di galera senza fiatare, continua da New York a prendere decisioni sul suo destino, il nuovo scenario legale e criminale di Tulsa ci farà conoscere nuovi personaggi.

Il cast di Tulsa King 2


Ritroveremo la sorella di Dwight, Joanne (Annabella Sciorra, Jungle Fever) e l’affascinante Margaret Devereaux (Dana Delany, Desperate Housewives), il fedele autista e collaboratore Tyson (Jay Will, La fantastica Signora Maisel) e gli altri membri della nuova banda di Dwight. Il quale, per inciso, attirerà con il suo arresto l’attenzione della stampa, concentrata sull’arrivo a Tulsa di un uomo noto per i suoi legami con “il sindacato”, ovvero la criminalità organizzata italo-americana.

Fra i nuovi arrivi, primeggiano Neal McDonough (Minority Report, Boomtown) nei panni dell’imprenditore Cal Thresher e Frank Grillo (Anarchia - La notte del giudizio) in quelli di Frank Bevilaqua (sì, senza la “c”), l’italo-americano che credeva che Tulsa, insieme al resto delle città vicine, fosse di sua “competenza”.

Fra minacce, ricatti e nuove pericolose sfide, Manfredi dovrà affrontare una serie di eventi che lo metteranno a dura prova.

Dopo aver messo le carte in tavola e averci illustrato l’universo narrativo con le sue regole, Tulsa King con questa seconda stagione promette di fare faville. Entriamo subito nel vivo dell’azione e siamo destinati a restarci a lungo.

Tulsa King 2 intrattiene a dovere ed è divertente, alterna tensione e leggerezza mentre mette al centro i piani per il futuro elaborati da Manfredi. Che includono, per inciso, anche la pazienza necessaria per gestire certi nuovi arrivati…