AI-ENTR4YOUTH - Scuola e studio dell'Intelligenza Artificiale

Nel recente incontro milanese Intel ha approfondito il programma di digital readiness “AI-ENTR4YOUTH”, evento che ha visto la partecipazione anche di rappresentanti del mondo accademico.

AI-ENTR4YOUTH è acronimo di "Artificial Intelligence Entrepreneurship for Youth" - "Imprenditorialità dell’Intelligenza Artificiale per i giovani". Questa iniziativa unisce sinergicamente l'educazione all'intelligenza artificiale con uno specifico programma di formazione: l'obiettivo quello di fornire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado le competenze tecniche e sociali necessarie per innovare e sviluppare le proprie idee nel contesto del progresso tecnologico. Un'iniziativa che mira a preparare i giovani a diventare la prossima generazione di innovatori nel campo dell'IA.

Intel ha collaborato con Junior Achievement Italia, organizzazione non profit focalizzata sull'educazione economica e imprenditoriale nelle scuole, al fine di integrare i moduli per l'insegnamento dell'Intelligenza Artificiale nelle scuole. Tra i relatori erano presenti Agostino Melillo, Communications Manager Italy di Intel, Miriam Cresta, CEO di Junior Achievement Italia, Giorgia Martina, Docente presso l'ITST Enrico Fermi di Francavilla Fontana (BR), Stefano Sconfietti, Docente presso l'IS "Taramelli – Foscolo" di Pavia e certo non ultimo Walter Riviera, AI Specialist EMEA di Intel. Ciascuno ha portato il proprio contributo e la propria prospettiva sull'importanza dell'Intelligenza Artificiale nell'istruzione e nel futuro del lavoro.

Il programma si prefigge di sviluppare una conoscenza approfondita dell'intelligenza artificiale, fornendo agli studenti le competenze e la forma mentis necessari per essere preparati all'applicazione e allo sviluppo dell'IA verso una professione. Dando accesso agli strumenti dell'IA si rendono accessibili a tutti gli strumenti di sviluppo dell'intelligenza artificiale, creando le competenze per utilizzarli con efficacia. 

Tramite l'IA si rendono così possibili soluzioni che potrebbero arrivare ad avere un significativo impatto sociale, oltre che dimostrare i risultati del percorso di studio e sviluppo. Con la recente rivoluzione innescata dall'avvento nel 2023 di ChatGPT assieme ad alcuni altri strumenti di intelligenza artificiale si è riconfermata la necessità di formare un maggior numero di professionisti in materia, con percorsi lavorativi dall'elevato potenziale volti a migliorare sempre più l'IA e gli algoritmi di deep learning.

Non ci sono magie o trucchi quando ci si relaziona con un sistema dotato di intelligenza artificiale, che in realtà si “ciba” di conoscenza sotto forma di dati. Il mondo stesso è in una fase di cambiamento, con l'IA che sarà sempre più automatizzata, come ha eloquentemente spiegato Walter Riviera attraverso l'esempio dei tanti wearable già in circolazione: dal più “semplice” smartwatch fino a terminali più complessi utili al mondo della terza età dove il materasso integra sensori, il frigorifero consente di seguire la giusta dieta. Una scuola capace di sviluppare grazie all'IA un incredibile livello di personalizzazione dell'insegnamento, più a misura di studente come nessun professore potrebbe attuare.

Sistemi in grado di interpretare i dati facendo eventualmente scattare il controllo medico preventivo a distanza. Più ci sono dispositivi, più ci sono sensori e più occorre processare questo patrimonio di informazioni digitali. Certo la comunità europea è più isola felice di altri luoghi della Terra, dove non esiste condivisione dei dati e c'è già chi ha principalmente se non esclusivamente alzato “barriere”. Quanto alla produzione dei dati sono proprio le generazioni più giovani e inclini a relazionarsi con la tecnologia, la fonte primaria di generazione di tali informazioni. Un volume di dati che resta allo studio, dove occorre ulteriormente approfondirne potenziale e miglior utilizzo.

Nel corso dell'incontro è stata organizzata una sessione di showcase con demo di alcuni recenti computer col “cuore” Intel e modulo NPU integrato, mostrando alcune delle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale sfruttando risorse integrate nel computer, senza accedere a servizi da remoto in cloud.

“In un mondo pieno di numeri, se lo puoi misurare lo puoi migliorare”, ha affermato Riviera, migliorare i metodi scolastici di apprendimento. ChatGPT potrebbe assumere il ruolo di "macchina di sostegno" per lo studente che volesse mettersi alla prova per capire quanto abbia compreso un determinato argomento. Migliorare il disegno a partire da quello tecnico tramite il “Visual GPT”, test più dinamici capaci di comprendere il reale livello di conoscenza. Colossi come Intel si occupano di integrare l'IA nel proprio hardware in commercio, sarà poi responsabilità di tutti il miglior impiego, anche da parte di coloro che masticano poca informatica.

Analogia calzante quella dell'invenzione dell'elettricità, che in primis ha consentito di illuminare la notte aprendo le porte al lavoro anche nelle ore che erano più buie. “L'IA è una sorta di lampadina che si accende sulla vita di ciascuna persona, sbloccando scenari che ci sono sempre stati ma prima non erano percorribili”. Molte scoperte vengono pubblicate open-source, quindi pubbliche, perché si è già andati oltre il noto ChatGPT con una sua variante, ovvero LlamaGPT: chatbot privato, offline e self-hosted che offre un'esperienza simile a quella di ChatGPT, senza che però i dati lascino il dispositivo. 

C'è poi il Llama “multimodale”, dove alla capacità di leggere e scrivere si aggiungono immagini e audio. Sistema che come da esempio di Riviera potrebbe suggerire un capo di abbigliamento sulla scorta di una foto del soggetto. Con l'evoluzione aumenterà anche la probabilità che l'IA colga correttamente la richiesta, perché la risposta è data da una macchina che non va dimenticato quanto non sappia cosa stia dicendo e per questo soggetta a errore.